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CFS
=
Chronic Fatigue Syndrome =
Sindrome da
fatica (o da stanchezza) cronica =
ME
=
Encefalomielite Mialgica
CFIDS =
Chronic Fatigue Immunedisfunction Syndrome
Sindrome da
fatica cronica immunodisfunzionale.
Tante parole e
sigle per dire la stessa cosa, in Italia è stato
adottato il termine Sindrome da stanchezza
cronica o Sindrome da fatica cronica.
Gia a chiamarla Sindrome da fatica cronica,CFS,
viene da ridere, non certo a noi, ma alle
persone a cui tentiamo di spiegare il nostro
"disagio",
il temine fatica andrebbe abolito,
fatica è uno stato fisico che subentra dopo uno
sforzo, e che passa dopo un riposo, cosa che NON
avviene nel nostro caso.
Infatti sarebbe meglio chiamarla
ME,
Encefalomielite Mialgica, almeno non
susciteremmo ilarità, anzi forse creeremmo una
certa confusione o interesse nei dottori al
nostro cospetto.
Prendo in "prestito" uno scritto di Gevi che
spiega meglio il perchè si è decisa di chiamarla
CFS:
"Il nome, coniato dalla CDC qui negli Usa prima
nell’88 -CFS -e poi nel 94 -CFIDS -,e’ stato
dato avendo pochi dati e poca conoscenza della
malattia. Si doveva pur dare un nome a questa
sindrome e per nostra sfortuna veniva inserito
la parola Fatigue “Affaticamento”. Non avendo
nozioni sui meccanismi di come la sindrome
veniva in essere e come si sviluppava nel nostro
organismo si e’ dato piu’ importanza a dare un
nome in relazione al maggiore Sintomo che la
sindrome stessa implicava. E per nostra sfortuna
e’ venuta fuori la parola Fatica. Ormai mi
diceva Dr. Lapp si aspettano piu’ dati certi e
meccanismi scientifici piu’ evidenti e poi in
base a quelli si arrivera’ ad un nome
definitivo. E’ logico non cambiare il nome oggi
e poi fra sei mesi dargliene un’altro verrebbe
ridicolizzata la serieta' di questa malattia.
Fanno bene in Inghilterra a chiamarla ME ed in
Giappone “NK cell dysfunction syndrome”. Anche
se rispecchiano solo aspetti della sindrome ma
suonano come termini piu’ medici e meno bizzarri
e generici che CFS.
Pensate che gia'dargli un nome voleva dire dare
una ufficialita' ed una collocazione alla
malattia nell'elenco generale delle malattie con
un proprio codice"
Ecco alcune definizioni di CFS, leggete sempre
la data e la fonte citata e riportatele nel
documento che eventualmente stamperete, queste
sono importantissime ai fini di un
"riconoscimento" del materiale informativo che
presenterete ai Medici interessati.
A fondo pagina troverete anche documenti da
scaricare.
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CDC di Atlanta
I più importanti
Criteri di riconoscimento stabiliti dai
Centers of Disease Control
(CDC) di Atlanta, i centri che hanno definito, già dal
1994, i sintomi della malattia. Le info sono in inglese e
i loro protocolli di diagnosi e cura
sono adottati dalla maggior parte dei centri Mondiali.
http://www.cdc.gov/ncidod/diseases/cfs/index.htm
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Da "SAPERE E
SALUTE" 20/07/2004
di Mariangela Masino
Una fatica che non passa mai
Affaticamento, perdita di concentrazione, sonno
inquieto. A essere colpiti dalla sindrome di
stanchezza cronica sono soprattutto i giovani e
le donne tra i 35 e i 40 anni. L'errore da non
fare? Sottovalutare i sintomi
A chi non succede di sentirsi stanco, di cattivo
umore e con un senso di debolezza generale?
Praticamente a nessuno, anche se il più delle
volte si tratta di disturbi passeggeri
risolvibili con un po' di riposo, una breve
vacanza e qualche passeggiata divertente. A
volte, però, la stanchezza non passa, anzi, è
talmente forte da impedire lo svolgimento delle
attività quotidiane e da determinare un
desiderio di dormire superiore alla media cui
siamo normalmente abituati. Non solo: in alcuni
casi perdura anche se riposiamo e miglioriamo la
qualità dell'alimentazione introducendo dosi
adeguate di minerali e vitamine. Allora, è
meglio rivolgersi al medico, perché i sintomi si
possono ricondurre a una sindrome precisa: la
stanchezza cronica. Nel linguaggio medico si
parla di CFS (Chronic Fatigue Syndrome) o ME
(Encefalomielite Mialgica) una sindrome che
colpisce 400mila italiani. Più nel dettaglio, di
cosa si tratta?
'Di una patologia dalle origini ancora poco
chiare, caratterizzata da un senso di
affaticamento prolungato, accompagnato da scarsa
capacità di concentrazione, perdita di memoria,
mal di gola, dolori ai muscoli e alle
articolazioni, mal di testa, sonno inquieto',
dice il professor Umberto Tirelli, primario
della divisione di oncologia medica del centro
di Aviano, primo in Italia a occuparsi di questa
malattia.
'Bisogna stare attenti, però - mette in guardia
il professore - a non confondere un senso di
stanchezza causato da super lavoro, eccesso di
impegni, con la CFS i cui sintomi continuano per
diversi mesi e, spesso, anche per anni'.
Che cos'è la CFS
Si parla di sindrome da Stanchezza Cronica
quando sono presenti contemporaneamente almeno
quattro delle seguenti condizioni per sei mesi
di seguito:
- una fatica persistente non alleviata da alcun
riposo e che aumenta dopo ogni piccolo sforzo;
- riduzione dell'attività lavorativa e della
vita sociale;
- perdita di memoria e di concentrazione;
- faringite;
- dolori ai linfonodi cervicali e ascellari;
-l dolori muscolari e delle articolazioni senza
infiammazione ;
- cefalea;
- sonni inquieti e non ristoratori;
- debolezza dopo un'attività fisica che dura per
almeno 24 ore.
Se compaiono questi disturbi bisogna rivolgersi
al proprio medico che prescriverà alcuni esami
per controllare lo stato di salute
dell'organismo ed escludere che la causa vada
ricercata in altre malattie.
Le cause
Il concetto di stanchezza cronica è ancora poco
chiaro. I medici parlano di una spossatezza
della mente e del corpo che si determina anche
in seguito a uno sforzo minimo, come una nuotata
o una corsa. In Australia, i ricercatori
dell'Istituto di Medicina nucleare dell'ospedale
Queen Elizabeth di Adelaide, ritengono che a
causare questa patologia sia un difetto del
metabolismo che riduce l'afflusso di sangue al
cervello.
Anche gli studi del centro di Aviano sono
concordi con la ricerca australiana e hanno
rilevato, fra i pazienti affetti da questa
sindrome, un'irrorazione sanguigna ridotta nella
parte destra della corteccia cerebrale.
L'origine esatta della patologia è però ancora
allo studio: si ritiene che alla base di questo
disturbo possa esserci un'intossicazione
alimentare o una risposta scorretta del sistema
immunitario. A confermare quest'ultima ipotesi
c'è uno studio dell'Istituto delle Malattie
Infettive di Atlanta che evidenzia come le
difese, in chi è affetto da CFS, siano alterate,
tanto che il senso di affaticamento è spesso
accompagnato da svariate sensibilità:
intolleranze alimentari, allergie, difficoltà
del sistema immunitario
I più colpiti
Secondo uno studio americano condotto a Seattle
e a Boston, i malati arrivano addirittura a 276
ogni 100 mila persone.
In Germania si contano 300 mila casi, in
Australia 126 mila.
I pazienti sono in genere giovani, le donne
hanno intorno ai 35-40 anni. Come segnala
l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), la
patologia è particolarmente diffusa fra le madri
impegnate nel doppio ruolo casa-famiglia. Sono
loro a essere due o tre volte più esposte
rispetto agli uomini.
La stanchezza cronica è praticamente assente fra
le persone che superano i 65 anni, ed è
rarissima fra i bambini. Colpisce maggiormente
le donne e i giovani perché il loro sistema
immunitario è più reattivo ed esposto agli
scompensi che sono alla base della patologia.
Le cure
Purtroppo non c'è un farmaco in grado di guarire
definitivamente la malattia, anche se spesso i
pazienti possono trarre benefici utilizzando
antivirali, cortisonici, modulatori del sistema
immunitario, integratori.
Discreti risultati si osservano quando il
paziente riesce a modificare il suo stile di
vita
cercando di evitare gli stress 'cattivi'come i
cambiamenti di casa, di lavoro, le attività
professionali poco gratificanti. 'Spontaneamente
o con l'intervento farmacologico, la sindrome
tende a migliorare nel tempo e addirittura a
regredire completamente. A volte si assiste a
una guarigione definitiva e un discreto numero
di persone va incontro a miglioramenti
significativi grazie ad un pronta terapia agli
inizi della malattia. Con un relax adeguato ci
può essere un miglioramento della sintomatologia
del tutto spontaneo. Come consiglio preventivo,
va ricordato che in presenza di infezioni, anche
banali (influenza, raffreddore) il riposo
assoluto è la prima regola da seguire. Oggi,
invece, soprattutto le donne troppo impegnate su
più fronti lavorativi, a casa e fuori, sono
costrette a venir meno ai consigli del medico.
La diagnosi
La presenza di una fatica cronica prolungata
richiede una valutazione clinica che deve
escludere la presenza dei seguenti problemi:
- epatite B o C non risolte
- abuso di alcol e droghe
- anoressia o bulimia
- obesità
- depressione
- disturbi del sonno e del sistema nervoso
- alterazioni al cuore, reni e infezioni
epatiche
- disturbi alla tiroide
- infezioni croniche
- diabete
- forme tumorali
Non esistono esami
specifici per confermare la diagnosi di CFS, ma
sono usualmente effettuati per escludere altre
possibili cause.
Test:
soffri di stanchezza cronica?
Non sempre è facile capire se stiamo soffrendo
di stanchezza cronica oppure no. Proviamo a
chiarirci le idee con questo semplice test
elaborato con il dottor Carlo Lazzari, medico e
psicoterapeuta a Roma.
1. Tutte le mattine da svariati mesi ti svegli
affaticato?
2. La stanchezza aumenta e non riesci a lavorare
con il tuo solito ritmo?
3. Sei sotto i trenta, oppure di età compresa
tra i 35 ed i 40 anni?
4. Da almeno sei mesi hai disturbi di memoria:
dimentichi le chiavi, l'agenda, devi pensare a
lungo per capire che giorno è e che ora è?
5. Soffri di dolori alle ossa e alle
articolazioni simili a quelli del periodo
influenzale, ma non hai i reumatismi?
6. Se fai uno sforzo, pur modesto, sei spossato
per tutta la giornata?
7. Provi dolori alle ghiandole del collo o delle
ascelle?
8. Soffri spesso di forti mal di testa?
9. Sei soggetto a continue faringiti?
10. Hai sempre la sensazione di aver dormito
poco e male?
11. Ti irriti per un nonnulla e ti senti ansioso
di fronte a qualsiasi piccola difficoltà?
12. Ti senti giù di tono e triste senza avere
particolari motivi d'insoddisfazione?
13. Hai strani disturbi alla vista: immagini
confuse e difficoltà a mettere a fuoco?
14. Soffri spesso di febbricole che vanno e
vengono?
Se hai risposto
almeno 8 volte sì alle domande del test,
rivolgiti al tuo medico di fiducia per
approfondire se stai attraversando un momento di
fatica passeggera oppure sei affetto da
stanchezza cronica.
Criteri di DIAGNOSI: la diagnosi si basa
sul protocollo di Atlanta, stilato nel 1994 dal
""Center For Disease Control" e quindi chiamato
CDC Protocol, ma che da molti è stato messo in
discussione, poichè non tiene conto di una
svariata serie di sintomi, lamentati dai malati
di CFS:
una fatica cronica persistente per almeno 6 mesi
che non è alleviata da riposo, che si esacerba
con piccoli sforzi e che provoca una sostanziale
riduzione dei livelli precedenti delle attività
occupazionali, sociali o personali;
ed inoltre devono essere presenti QUATTRO O PIU'
dei seguenti sintomi, anche questi presenti per
almeno 6 mesi:
disturbi della memoria e della concentrazione
tali da ridurre i precedenti livelli di attività
occupazionale e personale;
faringite;
dolori delle ghiandole linfonodali cervicali e
ascellari;
dolori muscolari e delle articolazioni senza
infiammazioni o rigonfiamento delle stesse;
cefalea di tipo diverso da quella presente
eventualmente in passato:
sonno non ristoratore;
debolezza post esercizio fisico che perdura per
almeno 24 ore
Dopo quello di Atlanta, nel 2004 4 dieci arriva
dal Canada un altro protocollo più completo,
secondo il quale un malato di CFS deve
presentare i primi 3 criteri + il settimo +
almeno 2 dei sintomi annoverati nella categoria
Neurologico-cognitiva + 1 dei sintomi in almeno
2 tra le categorie al punto 6(Sistema nervoso
autonomo, Manifestazioni neuroendocrine,
Manifestazioni immunologiche)
1. Fatica manifestatasi improvvisamente,
inspiegabile e persistente e/o fatica mentale e
fisica ricorrente che riduca significativamente
i livelli normali di attività
2. Malessere post-esercizio fisico con
dispendio non giustificabile di stamina mentale
e fisica, rapida faticabilità muscolare e
mentale, malessere/fatica/dolore in seguito ad
esercizio fisico con tendenza all' acuirsi di
tutti i sintomi associati tra quelli che il
paziente solitamente accusa. Un periodo di
recupero patologicamente lungo, generalmente 24
ore o più
3. Disfunzioni del ritmo del sonno, sonno
non ristoratore o variazioni nella quantità e
qualità del sonno come ritmi invertiti e caotici
di sonno diurno
4. Dolori muscolari di vario grado. Il
dolore si può verificare in muscoli e/o
articolazioni ed è spesso esteso e di natura
migrante, spesso vi sono mal di testa di nuovo
esordio e di diverso grado di severità
5. Manifestazioni Neurologico-Cognitive
(2 o più) confusione mentale, difficoltà di
concentrazione e di fissazione della memoria a
breve termine, disorientamento, difficoltà nel
processare informazioni, nell' associare,
categorizzare o ricercare parole; disturbi
percettivi quali instabilità spaziale,
disorientamento e difficoltà di messa a fuoco.
Atassia, fascicolazioni muscolari. Possono
verificarsi fenomeni di "sovraccarico
sensoriale": fotofobia, ipersensibilità ai
rumori o "emozionale": ansia, panico...
6. Almeno 1 sintomo in 2 dell categorie
seguenti:
a. Disturbi del
sistema nervoso autonomo: Ipotensione mediata
neurologicamente (ipotensione ortostatica NMH)
Tachicardia posturale ortostatica (POTS),
Ipotensione posturale ritardata, sensazione di
"testa leggera", pallore estremo, nausea, colon
irritabile, frequenza della minzione aumentata,
disfunzioni della vescica, palpitazioni con o
senza aritmie, mancanza di fiato sotto sforzo.
b. Disturbi
Neuro-endocrini: Mancanza di stabilità nella
temperatura corporea, sotto la norma con ampie
fluttuazioni durante l'arco della giornata,
episodi di sudori freddi, sensazione ricorrente
di febbricola ed estremità fredde, intolleranza
agli estremi del caldo e del freddo, variazioni
di peso marcate, anoressia o appetito anomalo,
mancanza di adattabilità e peggioramento dei
sintomi sotto stress
c.
Manifestazioni Immunologiche: Gonfiore dei
linfonodi, mal di gola ricorrenti, malessere
generale, nuove allergie a cibi, medicinali o
sostanze chimiche
7. Il quadro
deve persistere per almeno 6 mesi, solitamente
con un inizio improvviso e ben distinguibile ma
talvolta anche graduale. Una diagnosi
preliminare può comunque essere stilata prima.
Per i bambini sono da considerarsi 3 mesi
Approfondita
analisi sulla CFS

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