Un numero considerevole di pazienti che hanno contratto SARS-CoV-2 sono affetti da sintomi multi-sistemici persistenti, noti come Post-COVID Condition (PCC). Il malessere post-sforzo (PEM) è stato riconosciuto come una delle manifestazioni più frequenti del PCC ed è un criterio diagnostico di encefalomielite mialgica/sindrome da affaticamento cronico (ME/CFS). Tuttavia, i suoi tenaformemente peccaminosi rimangono mal chiariti.
Finalità e metodiIn questa revisione, descriviamo le prove attuali che indicano che le caratteristiche principali del cardiofisiolologico di PCC e ME / CFS sono coinvolte nella PEM indotta dall'attività fisica.
Dopo l'attività fisica, i pazienti colpiti mostrano una ridotta estrazione sistemica dell'ossigeno e capacità di fosforilazione ossidativa. L’accumulo di prove suggerisce che queste sono mediate da disfunzioni nelle capacità mitocondriali e dalla microcircolazione che vengono mantenute dall’attivazione immunitaria latente, compromettendo congiuntamente la bioenergetica periferica. I deficit aggravanti nella perfusione dei tessuti e nell'utilizzo dell'ossigeno durante le attività causano intolleranza esercitazionale che sono frequentemente accompagnati da tachicardia, dispnea, cessazione precoce dell'attività e effetti metabolici a valle. L’accumulo di molecole come lattato, le specie reattive dell’ossigeno o le prostaglandine potrebbero innescare l’attivazione immunitaria locale e sistemica. La successiva intensificazione delle inflessibilità bioenergetiche, disturbi inotici muscolari e la modulazione delle funzioni del sistema nervoso centrale possono portare ad un’esacerbazione di patologie e sintomi esistenti."
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