Riceviamo da Giada Da Ros, Presidente CFS/ME Associazione italiana O.d.V. e pubblichiamo:
"Due sintomi possono identificare con precisione il malessere post-sforzo nell'encefalomielite mialgica/sindrome da fatica cronica (Davenport et al, 2023)
https://pubmed.ncbi....h.gov/36938769/
Abstract tradotto
Premessa: Il malessere post-forzo (PEM) è il sintomo caratteristico dell'encefalomielite mialgica/sindrome da fatica cronica (ME/CFS), ma le sue diverse manifestazioni lo rendono difficile da riconoscere. Strumenti brevi per rilevare la PEM sono fondamentali per il progresso clinico e scientifico.
Obiettivo: Sviluppare una regola di previsione clinica per la PEM.
Metodo: 49 soggetti affetti da ME/CFS e 10 soggetti sani e sedentari reclutati nella comunità hanno completato due test da sforzo cardiopolmonare massimale (CPET) separati da 24 ore. In cinque momenti diversi, i soggetti hanno riferito i sintomi che sono stati poi classificati in 19 categorie. La frequenza di segnalazione dei sintomi tra i gruppi in ciascun punto temporale è stata confrontata utilizzando il test esatto di Fisher. L'analisi delle caratteristiche operative del ricevitore (ROC) con il calcolo dell'area sotto la curva è stata utilizzata per determinare il numero di diversi tipi di segnalazioni di sintomi sufficienti a differenziare i gruppi ME/CFS e sedentari. È stato determinato il numero ottimale di sintomi in cui la sensibilità e la specificità dei tipi di segnalazione dei sintomi erano bilanciate.
Risultati: In tutti i momenti, un massimo di due sintomi era ottimale per determinare le differenze tra i gruppi. Solo un sintomo era necessario per differenziare in modo ottimale i gruppi a una settimana dalla seconda CPET. Affaticamento, disfunzione cognitiva, mancanza di sentimenti/umore positivi e diminuzione della funzionalità sono stati predittori coerenti dell'appartenenza al gruppo ME/CFS nei vari momenti.
Conclusioni: La richiesta di informazioni sulla disfunzione cognitiva post-sforzo, sul declino della funzionalità e sulla mancanza di sentimenti/umore positivi può aiutare a identificare la ME in modo rapido e accurato. Questi risultati dovrebbero essere convalidati con un campione più ampio di pazienti."