Sono stato in ospedale quasi due settimane e mi hanno fatto parecchi esami, tra questi gli unici che sono risultati positivi sono alcuni anticorpi anti-gangliosidi (anti-GM1 IgG e anti-GD1b IgG), anticorpi che caratterizzano la pericolosa sindrome di Guillain-Barré. Dato questo risultato sono stato trattato per cinque giorni con immunoglobuline endovena (ivig), ovvero la stessa terapia che funziona con la suddetta sindrome. La terapia mi ha dato qualche effetto collaterale durante i giorni di infusione, ha esacerbato la stanchezza e le difficoltà cognitive nei primi giorni, mi ha abbassato un po' la pressione causandomi un episodio di svenimento. Nonostante ciò ero eccitato all'idea di provare questa terapia che si è rivelata molto efficace in alcuni casi di CFS e quindi ho voluto terminare la terapia. Ormai è passato qualche giorno da quando l'ho terminata e gli effetti si sarebbero dovuti vedere, purtroppo mi sento esattamente uguale a prima.
Tra l'altro ho letto qualche studio sugli anticorpi anti-gangliosidi ed è riportato che sono presenti nel 27% dei donatori sani, per cui neanche sono un marker troppo affidabile per circoscrivere la mia patologia come autoimmune.
Insomma nulla di fatto. Unica nota positiva, di non poco conto, è che questo ricovero e la terapia hanno convinto i miei familiari del fatto che ho una patologia seria e che non sono affatto "pazzo"
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