Posted 24 September 2015 - 20:34:06
Grazie per il benvenuto. Non volevo inondarvi di informazioni su di me. Allora entro più nel dettaglio della mia vita con la malattia. A 12 anni mi ammalo di una brutta influenza (ricordo ancora il dolore delle iniezioni di penicillina) e dopo essere guarita rimango con dei sintomi che il medico di famiglia imputa alla convalescenza, ma con il passare del tempo non accennano a sparire e quindi vengo ricoverata al Bambin Gesù (sono di Roma). Lì i medici dicono che ho bisogno della terapia psicologica perchè i miei problemi sono psicosomatici nonostante ci sia evidenza empirica della febbriciattola che mi perseguita e del mal di testa.
Il sintomo che più mi disturba è però l'infinita stanchezza (tanto da trovare pesante anche solo alzare la forchetta per mangiare).
Solo dopo qualche anno vedendo il tg salute apprendo di una malattia che un professore ad Aviano stava iniziando a studiare.
In pratica ho sofferto della CFS ma nessuno l'ha diagnosticata e fortunatamente verso i 15 anni sono guarita. Almeno così credevo. Quando avevo la CFS avevo qualche dolore muscolare, ma il sintomo principale era la stanchezza. Dopo la stanchezza è diminuita moltissimo (anche se continuo a stancarmi molto più facilmente di una persona sana) ma i dolori sono aumentati sempre di più.
Ora sono più di 20 anni che ci convivo con alti e bassi, ma nell'ultimo anno sono peggiorati tantissimo. Mi sveglio la mattina piena di dolori e durante la giornata arrivo a piangere dal dolore, ho un bimbo di quasi tre anni che mi fa urlare dal dolore se mi stringe un po' di più la mano. Inoltre ho scoperto che tanti altri sintomi che avevo e non avevo mai collegato tra loro sono tutti imputabili alla fibromialgia.
Confusione mentale, mal di testa ricorrenti, dita che mi si addormentano, palpebra che "batte" ecc...
La terapia che il reumatologo mi ha dato consiste in 20 gocce di Oki la mattina e la sera e 2 gocce di Laroxyl la mattina e 3 la sera. Eventualmente dovrò inserire anche il Gabapentin quando lo sentirò tra una settimana.
Mi sembra sia tutto, se volete saperne di più chiedete pure.
Livia,in effetti appartieni alla famiglia a pieno titolo,il peggioramento negli anni e la traslazione più accentuata verso la fibro è tipica dell'emisfero femminile.Non ti crucciare se non hai iniziato le cure a tempo debito,guarda a cio' come ad un vantaggio,con questa sindrome e le sue varie sfaccettature siamo a livello di terapie nel campo del palliativo selvaggio,per cui auguri ed assapora il sicuro miglioramento a cui andrai incontro con la tua terapia,che prende di mira il miglioramento del tuo sonno ed in parte anche il dolore,con il minimo della spesa.Se posso darti un consiglio,da riferire al tuo medico,chiedi se non è il caso di sfruttare anche Palmitoylethanolamide (PEA) nel tuo caso?.Romy
Ne abbiamo parlato quì ma c'è un mare d'informazione per i dolori si internet.
http://www.cfsitalia...hanolamide-pea/
Quì il tuo medico ci trova di tutto e di più su PEA.
http://translate.goo...ji/2013/151028/
Conclusioni e prospettive terapeutiche
Oltre 350 documenti sono stati riferimento in PubMed negli ultimi 50 anni, che descrivono le proprietà fisiologiche della PEA e il suo profilo farmacologico e terapeutico. PEA ha un ampio spettro di bersagli biologici e molecole bersaglio, tra i quali PPAR-alfa, TRPV1 e recettori orfani, come GPR-55.
Questa recensione sul ruolo di PEA come agente anti-infiammatorio e come agente terapeutico per l'influenza e il raffreddore comune discute 6 studi clinici in un totale di quasi 4000 pazienti e volontari dove è stato mostrato l'efficacia di PEA e sicurezza per il trattamento in queste indicazioni . Inoltre, dal momento che l'attenzione per l'infiammazione delle vie respiratorie e influenza tra il 1971 e il 1980, PEA è anche stato ampiamente testato in una grande varietà di modelli animali per un certo numero di altre indicazioni, come il dolore neuropatico centrale e periferico, dolore in osteoartrite, trauma cranico , sclerosi multipla, sclerosi laterale amiotrofica, il morbo di Alzheimer, malattia del colon irritabile, cistite interstiziale, e altri stati del dolore viscerale. Coerentemente, l'effettivo dosaggio è tra 10 e 30 mg PEA / kg di peso corporeo. Dal momento che l'opera di Levi-Montalcini negli anni '90 del XX secolo, sono stati riportati i risultati di circa 40 studi clinici in dolore cronico. Tuttavia, la maggior parte di questi risultati sono stati riportati in riviste mediche italiane e spagnole . Dal 2008, un numero crescente di dati clinici sono stati riportati in letteratura inglese e risultati consentono l'utilizzo in indicazioni come il dolore sciatico e dei relativi disturbi dolore neuropatico. Come PEA gioca chiaramente un ruolo fondamentale come modulante lipidi precursore protettivo e rigenerante, il suo ruolo clinico è attualmente ulteriormente valutata in una varietà di disturbi come il disturbo intestinale infiammatoria, dolore centrale neuropatico nei disturbi del midollo spinale, i vari disturbi oculari come il glaucoma e degenerative retina disorders, multiple sclerosis, amyotrophic lateral sclerosis, and Alzheimer's disease.
Edited by romy, 24 September 2015 - 20:49:03.

Iosto'conChiara
Quando le voci in te parlano di fine;
quando la mente dice che hai perduto;
quando credi che sia impossibile;
eppure prosegui,ti sollevi sulla tua Spada;
e fai ancora un altro passo;
Lì è dove termina l'Uomo;
Lì è dove comincia Dio.
Mentre si aspettano future ricerche è importante per prima cosa non
nuocere.
Non è vero che i giorni di pioggia sono i più brutti, sono gli unici in cui puoi camminare a testa alta anche se stai piangendo.
"Nessun Medico può dire che una malattia é Incurabile.
Affermarlo é come offendere Dio, la Natura e disprezzare il Creato.
Non esiste malattia, per quanto terribile possa essere,
per la quale Dio non abbia una cura corrispondente".
Paracelso
“Questa realtà è solo un sogno di cui siamo convinti!”

Mio collegamento
Per quanto riguarda l'ipotesi che la CFS possa essere una forma di Depressione Mentale,tutti gli studi hanno contraddetto tale approccio.Per citare un solo ma importante rilievo clinico:i livelli di Cortisolo sono molto bassi nella CFS,al contrario di quelli alterati verso l'alto della Sindrome Depressiva.
Allora, se capiamo che siamo responsabili di ciò che viviamo, già questo cambia del tutto la visione delle cose.
Livello anormalmente alto o basso di cAMP causa difetti di apprendimento e di capacità di memoria,in generale.
Sul cAMP ci sarebbero molte cose da dire al fine di una buona memoria e cognitività,forse lo faro' un giorno sul mio topic,tempo permettendo,ora voglio solo ripetere una verità a cui sono arrivato da qualche anno,aumentare il cAmp nei giovani comporta un miglior apprendimento e memoria,accade l'inverso nelle persone adulte o anziane.Quindi il cervello dei giovani si comporta all'opposto dei cervelli dei vecchi ed anziani questo avviene anche negli animali da laboratorio,questo spiega anche tutta la diatriba sulla Cannabis terapeutica..........negativa nei giovani un toccasana negli anziani,perchè comporta una diminuzione,appunto,del cAmp e quindi potenzia la comunicazione tra neuroni e quindi la memoria,apprendimento e cognitività,mal ridotti nella CFS/ME,fibromialgia,MCS,MBS,ed altre......
https://www.youtube....h?v=ICjFAa2ZbIY
