Purtroppo gli interessi commerciali hanno deprivato il vero senso di questa ricorrenza, sostituendone il profondo significato con fiori d'obbligo (che costano il doppio o il triplo dell'usuale), cene fuori con le amiche e discorsi "femministi" a go-go!
Insomma, invece di ricordare la morte di quelle donne, c'è chi scherza e ride e chi fa affari d'oro...tutta colpa dell'ignoranza!
Vorrei sottolineare che si è aperta perfino una disputa su questa storia. La versione "tradizionale" vuole che nel 1908 a New York, alcuni giorni prima dell'8 marzo, le operaie dell'industria tessile Cotton iniziarono a scioperare per protestare contro le condizioni in cui erano costrette a lavorare. Lo sciopero proseguì per diversi giorni finché l'8 marzo Mr. Johnson, il proprietario della fabbrica, bloccò tutte le vie di uscita. Poi allo stabilimento venne appiccato il fuoco (alcune fonti parlano di un incendio accidentale). Le 129 operaie prigioniere all'interno non ebbero scampo.
Due anni dopo, durante la Conferenza Internazionale Socialista di Copenagen, si fissò il giorno 8 marzo per ricordare le battaglie condotte dalle donne per i loro diritti e tutte le vittime che per queste ci sono state.
Altri sostengono che gli avvenimenti della Cotton siano pura invenzione, che invece una vicenda analoga avvenne in Russia alcuni anni più tardi e che fu Rosa Luxemburg a suggerire l'istituzione di questa giornata.
La storia più attendibile, invece, sembra essere quella dell'incendio avvenuto sempre a New York, ma nel 1911, presso la "Triangle Shirtwaist Company".
L'azienda occupava 3 dei 10 piani di questo edificio

Le strutture non erano certamente anti-incendio ed inoltre i locali veniva illuminati con lampade a gas. Nel pomeriggio del 25 marzo si sviluppò un'incedio all'ottavo piano dell'edificio, l'ascensore si fermò, le scale anti-incedio esterne crollarono sotto il peso delle donne in fuga. Le lavoratrici del nono piano rimasero prigionieere del fuoco e 54 di loro morirono gettandosi dalle finestre, mentre altri 146 corpi furono recuperati dopo l'incendio.
Il fatto che la giornata internazionale della donna fosse stata fissata l'anno precedente, da un lato suffraga la tesi che Rosa Luxemburg ne fu la vera ispiratrice e dall'altra esiste anche una semplice spiegazione: negli USA questa ricorrenza esisteva già, inizialmente fissata il 28 febbraio e poi spostata all'ultimo sabato del mese di febbraio.
Comunque, al di là dell'evento che ha portato a questa celebrazione, i significati che ne stanno alla base sono tutt'altro che commerciali e festaioli.
La vera gioa che può nascere in noi è solo quella di constatre i traguardi raggiunti in un secolo di lotte, considerando che la vita è cambiata per tutti.