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Triptofano Nella Fibromialgia


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39 risposte a questa discussione

#1 paolomainardi

paolomainardi

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Inviato 22 giugno 2010 - 13:04:12

Vorrei esprimere la mia idea sulla fibromialgia.

Sono un chimico universitario che dall'anno della sua laurea, 1981, lavora in un centro per l'epilessia. Negli anni '90 abbiamo contribuito a dimostrare ceh i farmaci antidepressivi SSRIs sono anche anticonvulsivi, erano ritenuti proconvulsivi. Per confermare questi ns risultati ho identificato in una sieroporteina del latte, l'alfa-lattoalbumina, un agente in grado di potenziare la serotonina cerebrale, quindi di facilitare il controllo delle crisi. i risultati ottenuti sia clinici che su modelli sperimentali l'hanno fatta entarre nei programmi di screening nuovi farmaci dell'NIH (USA) (non è semplice entrarci).

Avevo individuato questa proteina in quanto studi del nutrizionsita olandese markus dimostravno che era effettivamente in grado di aumentare il rapprto plasmatico del triptofano (trp) su i suoi competitori alla captazione cerebrale i LNAAs (tyr val met iso leu phe), da cui dipende la captazione cerebrale di trp e quindi la sintesi cerebrale di serotonina. Il trp è l solo precursore della serotonina.
In effetti bassi livelli di trp sono riprotati nei pazienti epilettici, ed io avevo valutato una riduzione di un terzo nella captazione cerebrale di apzienti epilettici.
Nel 2005 Jobe su J nerochem, citando i ns lavori, conferma l'azione anticonvulsiva degli SSRIs. Lo stesso Jobe nel 1992 aveva trovato bassi livelli di trp nei apzienti con fibromialgia!
Yunus MB, Dailey JW, Aldag JC, Masi AT, Jobe PC. Plasma tryptophan and other amino acids in primary fibromyalgia: a controlled study. J Rheumatol 1992;19:90–4.

Cosa è che accomuna l'epilessia e la fibromialgia? il trp controlla la sintesi cerebrale dei neuropeptidi, tra cui l'NPY che è stato efinito un anticonvulsivo endogeno per la sua potente azione anticonvusliva se iniettato nel cervello di animali, ma l'NPY è legato alla trasmissione del dolore. Aumentare il suo livello cerebrale aumenta la soglia del dolore.

Perchè ci sono bassi livelli plasmatici di trp nell'epilessia, nella depressione, nella sclerosi multipla, nella fibromialgia e in altre patologie neurologiche?
Una eccessiva decrabossilazione intetsinale può essere la causa, una alterazione della flora batterica produce una elavata decarbossilazione degli ammino acidi proteici, il trp è decarbossilato a indolo e scatolo, i cui livelli urinari sono marker della disbosi.

La proteina da me identificata in quanto ricca di trp e povera dei suoi competitori in realtà è un potente probiotico intetsinale. Il suo primo compito nel latte materno (costituisce il 40% delle proteine del colostro) è quello di attivare i processi assorbitivi intetsinali, diminuendo la permeabilità intetsinale e attivando una corretta flora. Diversi studi mostrano la capacità di questa proteina di correggere il pH intetsinale, stimolare la secrezione di muco e il rilascio di prostaglandine nell'intestino, hanno azioni di rinforzo e rpotettive della membrana intetsinale, etc.

Lo so, sembra tutto molto semplice, ma anche controllare le crisi nei pazienti farmacoresistenti sembrava difficile e i risultati ottenuti sono strabilianti. Inoltre non ci sono effetti collaterali, potenzia le funzioni cognitive, migliora la qualità del sonno, tutte azioni documentate da studi scientifici controllati

Non sono un esperto di fibromialgia, le mie idee nel campo dell'epilessia stannor iscuotendo successo nel mondos cientifico, importanti riviste mi chedono di scrivere review, l'elsevier mi offre addirittura di scrivere un libro con chi voglio su cosa voglio).

Sono arrivato alla fibromialgia seguendo il dolore, alcuni crisi convulsive sono scatenate dalla percezione del dolore, la trasmissione del dolore è coinvolta nella cefalea muscolo tensiva, patologia dove di nuovo questa sieroproteina, a detta dei emdici che l'hanno proposta, sembra dare risultati interessanti.

E' stato proprio questo ampio spettro d'azione che mi ha stimolato a dapprofondire, intuendo ceh le azioni sono solo a livell inttsinali, ben chiare e ben riprotate in letteratura. Il dolore e la fatica sono segnali interconnessi, il sintomo della fatica è presente in molte patologie neurologiche, ma tutte possono essere relazionate al livello di NPY.

dephour dimostra che provocando processi infiammatori intetsinali si diminusice la soglia convuliva in animali sottoposti ad agenti epilettogeni. L'infiammazione intestinale rpoduce una disbiosi quindi uan diminuzione di trp e una conseguenete diminuzione di NPY cerebrale.

Grazie per la vs attenzione

Paolo Mainardi

Neurochimco
(in italia non esiste questo titolo, ma è dal 1981 che mi occupo di neruochimica)
dott.Paolo Mainardi
Chimico (Neurochimico)
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#2 Marialuisa

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Inviato 23 giugno 2010 - 18:19:44

Quanto hai scritto è sicuramente molto interessante e complimenti per le tue ricerche!

La serotonina è secreta dall'intestino tenue che , quando è infetto, non funziona a dovere e, nei fibromialgici ,lo è quasi sempre perchè uno dei molteplici disturbi che questa sindrome da' è proprio la disbiosi intestinale e colon irritabile ed alcuni preparati specifici per l'intestino, contengono proprio triptonfano e vit. B6 , con conseguente maggior benessere anche per tutto il fisico .

Tuttavia, non tutti i soggetti , specie coloro che hanno appunto il colon irritabile, tollerano questi preparati perchè, solitamente, hanno come componenti anche oligosaccaridi a catena corta e fibre depolimerizzate che incrementano troppo la velocità del transito intestinale , pur stimolando lo sviluppo della microflora benefica.

Il colon irritabile è difficile da trattare ( io ne so' qualcosa, purtroppo.....) e il discorso sarebbe abbastanza lungo e complesso :(

Comunque, grazie per le tue info da tenere sicuramente nella giusta considerazione! :)

Luisa B)

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#3 Barby74

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Inviato 23 giugno 2010 - 21:15:05

Se non sbaglio si parla del "Serplus"...
Io sono fibromialgica....l'ho provato......
non mi ha dato problemi ma nemmeno grandi benefici......
non lo ricordo piùma se non fosse così......non lo avrei sicuramente interrotto.....Accidenti alla mia memoria!!!!!!!!!!!

#4 paolomainardi

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Inviato 23 giugno 2010 - 22:23:38

circa il 95% della serotonina del ns corpo è sintetizzata nell'intestino. Nonostante svolga molteplici ruoli nel ns corpo e sia di conseguenza legata a molte patologie, il suo livello libero è fortemente controllato. Nel cervello viene sintetizzata in apposite micelle all'interno dei neuroni, questo fondendosi nella membrana neuronale rilasciano il loro contenuto in uno spazio ristretto congiungente 2 neuroni, la sinapsi, una specie di bottone. Appena rilasciata il neurone pre-sinaptico (a monte) inizia a ricaptarla e re-inserirla nelle micelle, sia per ridurre la necessità di nuova sintesi, ma anche per evitare che fuoriesca dalle sinapsi e finisca negli spazi extracellulari dove è neurotossica! A livello intestinale, invece, viene rilasciata nel torrente circolatorio, ma le piastrine la sequestrano ed è questo legame che effettua il controllo del livello ematico libero. Se la concentrazione plasmatica rimane entro certi livelli, la serotonina non è in grado di attraversare la barriera ematoencefalica, ma se supera un valore soglia, permea finendo negli spazi extracellulari. I farmaci SSRIs, assunti oralmente, agiscono prima sul cervello enterico, identico al cervello, quindi, inibendone la ricaptazione aumentano la serotonina plasmatica, facilitando il suo passaggio della barriera emato encefalica, quindi la sua azione neurotossica. Questo è il motivo degli effetti collaterali dei farmaci SSRIs.

In base all'importanza della serotonina negli anni '80 è stato proposto il triptofano e/o il 5-idrossi-trp, ma già allora era noto che gli ammino acidi liberi non vengono assorbiti dal sistema gastrointestinale, in quanto non riconosciuti come nutrienti. Il 75% del trp assunto oralmente è escreto con le feci.
Un unico lavoro, a fronte dei 14 milioni di persone al mondo che assumeva trp o 5-idrossi-trp, gli stessi autori se ne meravigliano, riporta che per studiare il destino metabolico nell'uomo, hanno dovuto somministrarlo in vena con flebo, altrimenti, nonostante usassero trp marcato, assunto oralmente non riuscivano a determinarlo. Questi stessi autori confermano che iniettato in vena diminuisce il livello degli altri large neutral amino acids (LNAAs, tyr, val, met, ILE Leu, Phe) ce competono con il trp per la captazione cerebrale. Infatti è noto che il trp stimola la sintesi di neuropeptidi che sono costituiti principalmente da LNAAs.

Tornando alla "mia" epilessia, studi su animali mostravano chiaramente che se il trp è iniettato in vena ha una potente azione anticonvulsiva, mentre assunto oralmente questa sua efficacia scompare.
Durante una mia lezione al MINCEP di Minneapolis, uno dei più grossi centri per l'epilessia al mondo, diretto da Leppik, mi è stato chiesto come mai nelle crisi di grande male non venga allora iniettato in vena trp. La mia risposta, ricordando che sono un chimico, è stata, già me lo chiedo anch'io.

La stessa efficacia che si ha se si inietta nel cervello, di animale, l' NPY. Il 30% degli ammino acidi che costituiscono l'NPY sono LNAAs, la sua sintesi è stimolata dal trp plasmatico, direttamente nell'ipotalamo, tramite il sistema neuroendocrino.

L'NPY, secondo me, rappresenta l'anello di congiunzione tra epilessia, cefalee muscolo tensive, CFS e fibromialgia, ma l'affaticamento è presente anche in altre patologie neurologiche.

Una bassa soglia del dolore e un facile affaticamento sono dovute ad un basso livello cerebrale di NPY, che è basso per uno scarso assorbimento intestinale del trp. I risultati su scatolo urinario o elevata permeabilità intestinale in patologie come la sclerosi multipla, indicano la presenza di una banale, scusatemi il termine, disbiosi intestinale che produce un'elevata decarbossilazione degli amino acidi proteici, l trp in indolo scatolo i cui livelli urinari sono marker della disbiosi.

I bassi livelli di trp plasmatico, a cui corrisponde poca serotonina cerebrale, ma, forse più importante nella FBM, scarsi livelli cerebrali di NPY, non sono dovuti ad uno scarso assorbimento, ma ad un eccessivo "spreco" per decarbossilazione.

Se avete voglia fatevi determinare lo scatolo e l'indolo, in realtà nell'urine l'indolo si coniuga ad indicano, nelle prime urine del mattino. Li troverete elevati. Per determinare la permeabilità intestinale è sufficiente bere una soluzione di 2 zuccheri, il lattulosio, una grossa molecola, e il mannitolo, piccolo. Il rapprto L/M nelle urine dopo 6 ore la somministrazione, misura la permeabilità.

Recenti lavori dimostrano che un trauma cranico provoca, dopo 3 giorni (!), il collasso della membrana intestinale. Sia un danno fisico, che funzionale: una elevata permeabilità. Dato che il 90% dello scambio di informazione tra i ns 2 cervelli va dall'intestino al cervello non è impensabile che un danno intestinale possa procurare un danno fisico e funzionale nel cervello. L'elevata capacità a comunicare è dimostrata dal fatto che le quantità di ulcere indotte nell stomaco, di animale, con acido cloridrico sono state riportate dipendere, in maniera dose dipendente, dalla quantità di agente epilettogeno somminstrato intracerebroventricolarmente nel cervello!
Un importante ricercatore iraniano, Dephour, ha dimostrato che topi a cui è stata procurata una infiammazione intestinale somministrando un olio urticante, l'olio di crotonitiglio, presentano più crisi convulsive se sottoposti a modelli di epilessia sperimentale. L'infiammazione intestinale riduce la soglia convulsiva, allo stesso modo riduce la soglia del dolore.

Il segnale nootropico del dolore è un segnale per la ns difesa, se il dolore è acuto, ci induce ad attuare misure per sottrarci alla fonte del dolore, se si mantiene costante, abbiamo tutta una serie di meccanismi molecolari atti ad aumentare la ns soglia. Tra questi sono famose l'endorfine, da morfine endogene, sostanze che agendo sui recettori dell'oppio, placano il dolore. L'agopuntura stimola la sintesi di endorfine, quindi elimina il dolore. L'NPY è la principale endorfina cerebrale.

Il mio invito è quello di curare l'intestino, con i suoi 300 m2 riveste il ruolo di una pelle interna. Le sue cellule sono molto simili a quelle della pelle. La pelle è completamente permeabile, l'intestino ha una permeabilità selettiva, ma come la pelle deve essere in grado di difenderci dai numerosi agenti che lo attaccano: agenti patogeni, additivi alimentari, farmaci, ma anche lo stress è riportato capace di modificare la ns flora batterica. Anche questo nasce come ns difesa, liberarci da carichi digestivi in caso di pericolo è fondamentale per poter decidere in poco tempo tra scappa o combatti e mettere al massimo di giri il ns corpo per avere l'energia necessaria in entrambe le scelte. frasi come farsela addosso dalla paura o vomitare dallo spavento non sono causali. La scarica adrenalinica che aumenta la respirazione, i battiti cardiaci etc, stimola potenziali agenti patogeni intestinali che ci "liberano" dai processi digestivi. "perchè le zebre non si ammalano di ulcera" è un libro di un biologo che collega molti ns mali al fatto che nella vita moderna incontriamo troppo spesso il leone, lo stress da acuto diventa cronico. Io mi permetto di aggiungere che a peggiorare le cose c'è un intestino reso più debole dai vari fattori disbiotici. Oggi patologie come intolleranze, allergie sono in notevole aumento. L'autismo è passato da 1 su 10000 all'1% in pochi anni.

Nuove patologie emergenti sono la CFS e la FBM. Curiosamente Mr Parkinson, nel lavoro originale, riporta che tutti i pz da lui osservati hanno problemi gastrointestinali (GI), il 60% dei depressi ha problemi GI contro il 30% della popolazione depressi inclusi, così l'autismo, la sclerosi multipla e anche CSf e FBM.

Forse non è un caso, ma la causa.

Noi deriviamo dalle scimmie, la ns dieta originale era la frutta, ricca di fibre, polisaccaridi insolubili. Le fibre insolubili non vengono scisse negli zuccheri costituenti dagli enzimi, arrivano integre nel colon dove fermentano dando origine ad acidi grassi a corta catena (butirrato di sodio) che sono i nutrienti principali delle cellule intestinali. Una dieta povera di fibre indebolisce l'intestino in quanto le cellule muoiono di fame.
Il colon è un biofermentatore se non è alimentato correttamente va in sofferenza.

Sono spesso invitato a tenere lezioni anche sulla nutraceutica, o meglio sulle interazioni nutrienti intestino e mi capita di rabbrividire sentendo nutrizionsiti che suggeriscono di eliminare la frutta in quanto fermenta. Se la fermentazione della frutta produce gas, signiifca che siamo in presenza di disbiosi, di flora alterata. nella corretta flora batterica la frutta NON DEVE dar problemi. Eliminandola si riduce la produzione di gas, ma non si risolve il problema, anzi si indebolisce l'intestino. Questo vale per qualisiasi alimento che crea fenomeni di allergia o intolleranza, evitarlo non risolve il problema, riduce la sintomatologia.

Così come suggeriscono di eliminare i grassi dalla dieta. Per ottobre Epilepsy Res mi ha chiesto una review sulla dieta chetogena una dieta ricca di grassi e povera di carboidrati, nata negli anni '20 per la cura dell'epilessia, riproposta negli anni '90 grazie al figlio di un regista americano, farmacoresistente, che ha ottenuto il controllo delle crisi solo con questa dieta. Il padre ha girato un film con Meryl Streep (First don't harm). Ancora oggi studiata e applicata, a Baltimora c'è il più grosso centro al mondo su questa dieta diretta da Kossov, con il quale ho avuto uno scambio di email in occasione della pubblicazione di un mio lavoro dove sostengo che non siano i chetoni i responsabili dell'effetto anticonvulsivo, bensi la stimolazione della sintesi di neuropeptidi cerebrali, in analogia con il tro e/o la serotonina. Infatti i grassi ripristinano una corretta flora intestinale, riducono la disbiosi, quindi aumentano il trp plasmatico e l'NPY cerebrale.

Oggi sono affascinato dalla possibilità di innescare dei meccanismi endogeni di controllo cerebrale, attraverso delle semplici stimolazioni intestinali rispetto a studiare farmaci che arrivino al cervello e svolgano complesse funzioni sulle correnti ioniche. Per poi scoprire come per gli SSRIs che queste funzioni non sono svolte a livello cerebrale.
E' la stessa differenza tra scrivere un programma in linguaggio macchina o in basic, con la differenza che i sistemi di controllo endogeni sono molto efficaci e privi di effetti collaterali.

Io sono convinto che ripristinare dei corretti processi assorbitivi intestinali riduca le vs sintomatologie e le faccia scomparire.
Sono arrivato a queste conclusione "costretto" dai risultati ottenuti nell'epilessia. Moltissime persone mi hanno riferito che prima di ottenere il controllo delle crisi con la proteina da me scelta in quanto ricca di trp (l'alfa-lattoalbumina), successivamente scoperta essere un potente probiotico intestinale, avevano migliorato i disturbi intestinali, problemi che non erano nemmeno stati riportati prima. Successivamente, questo anche a distanza di un anno un anno e mezzo, scomparivano allergie o intolleranze, entrambe dovute ad elevata permeabilità intestinale.

Mi permetto di scrivere qui queste mie riflessioni, in quanto i sembra che i vs sintomi no siano giustamente considerati e trovo scandaloso che la medicina oggi continui ad utilizzare il termine psicosomatico, sottonitendendo di natura psichica, quando:
uno studio su 10 anni di sperimentazioni cliniche fatte dalla FDA sui farmaci SSRIs dimostra che il farmaco ha lo stesso effetto del placebo (50% di risposta al farmaco). Lo stesso tipo di studio sull'artrite reumatoide dimostra una risposta al placebo del 30%, ma nel sottogruppo di paz che hanno avuto una risposta posiitva ai farmaci negli anni precedenti, questa percentuale sale all'80%!!!! l'80% se ben disposto al farmaco guarisce senza farmaco.
Nella sindrome di Crown è stato riportato il ripristino di una corretta flora intestinale anche in coloro che rispondono la placebo.

Comprendo che la mia posizione di ricercatore, per di più chimico, quindi senza attività clinica, mi pone in posizione di vantaggio rispetto al medico che passa ore in ambulatorio nel suo studio privato, ma non si possono ignorare risultati così importanti presenti in letteratura, che modificano completamente il panorama.
Su uno stesso numero di Nature del 2009 c'erano ben 3 lavori sull'asse intestino-stomaco-cervello, sono convinto che solo studiando le interazioni, lo scambio di informazioni, tra i ns organi potremo effettuare un passo avanti nella medicina.
dott.Paolo Mainardi
Chimico (Neurochimico)
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#5 paolomainardi

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Inviato 23 giugno 2010 - 22:33:15

non penso che il serplus da solo possa essere sufficiente nella FBM. Nonostante abbia diverse e ben documentate azioni probiotiche intestinali, mote sono inibite dai processi infiammatori intestinali. sembra strano, ma è provato in letteratura, l'alfa-lattoalbumina è in grado di prevenire l'instaurarsi di processi infiammatori intestinali, ma non è in grado di farli regredire.

Ho potuto verificarlo in alcuni casi di epilessia o depressione dove i risultati iniziali erano stati irrisori se non nulli. E' stato sufficiente ridurre l'infiammazione per recuperare buoni risultati.

dephour (legga l'altro mio post) dimostra che i processi infiammatori intestinali abbassano la soglia convulsiva nei modelli sperimantali. Questo è legato ad un minor assorbiemnto del tritpofano, qunidi un minor livelloc erebale di NPY, ma l'NPY è legato alla trasmissione del dolore, bassi livelli corrispondono a bassa soglia del dolore.

pensare che prima dell'estate 2009 l'iraniano Dephour era disposto a testare l'alac nei suo interessante modello. Dopo l'estate non m risponde più alla posta elettronica, penso che siano stati isolati.
dott.Paolo Mainardi
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#6 enrica2010

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Inviato 23 giugno 2010 - 23:19:23

gentile Paolo,
graie per le sue parole.
sono sicurissima che un'alta percentuale di problemi derivino dall'intestino.
io ho sempre avuto probemi intestinali e di allergia e dopo essermi ammalato non ho considerato più i mio intestino, ma i resto di innumerevoli e disparati sintomi..ma se devoessere onesta e riflettendo da lì certo è partito tutto.
ora sono intollerantissima al lattosio per cui non avrei i coraggio di provare i colostro di mucca..QUI siamo in tanti con intolleranza al lattosio.
i colostro di capra fa lo stesso effetto?!
e poi..se di triptofano abbiamo bisogno perchè non prendere l'aminoacido in capsule?
io, cmq, temo di non tollerare il triptofano...una volta presi un preparato con una percentuae bassa di triptofano ed malessere e pressione alta...ero agitatissima..come se quella serotonina mi "sbattesse" nel cuore e nel cervello!
io credo che metterci "a posto" l'intestino, capire cosa si può mangiare (certo: cibo sano) sia cosa INDISPENSABILE, come lei ben ha detto!ma non credo il problema sia solo per la serotonina...anzi..di solito ci ammaliamo perchè "sprizziamo" di serotonina! lo stress schianta le surrennali..adrenalina e serotonina a 1000...!!!...per cui non so..se valga per tutti!!forse solo a persone con cfs più depresse!
io credo che il problema sia nel fegato, dove ci mancano degli enzimi.forse nella transsulfurazione se non nella rimetilazione della metionina...dove si creano SOLFITI..poi non so se, a suo parere, si eliminano anche i solfiti e i bloco della metalizzazione con il colostro??!!il colostro aiuta di certo a rendere impermeabile la barriera intestinale, a non far passare facilmente in circolo e tossine...ma sicuramente dii base c'è quello che INGERIAMO!!purtroppo, ognuno può avere un difetto qualsiasi deel metabolismo e quello che fa bene ad uno, può far male ad un altro..peer cui nemm vale i discorso:"mangiamo solo cose sane!""..e quali sono le !sane"!!??..bisognerebbe sapere con certezza cosa e come fa bene a una speifica persona!!e la cosa è difficile..anche se si tenta, per il possibile.
saluti.

#7 enrica2010

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Inviato 24 giugno 2010 - 00:05:09

scusate gli errori..sono saltate anche tante "elle"!ormai non ce la faccio a modificare.

#8 Falco

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Inviato 24 giugno 2010 - 00:15:35

salve Paolo e grazie per quello che ha condiviso con noi,

ha considerato la possibilità che a produrre i nostri disturbi (ME/cfs) possa essere un

virus che infiamma il cervello e di conseguenza provoca la disbiosi intestinale o

viceversa?

grazie

#9 paolomainardi

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Inviato 24 giugno 2010 - 15:44:22

Cara Enrica,

anch'io con molta fatica, la mia carriera è iniziata con una laurea in chimica e poi tanti anni a studiare la neurochimica del cervello, sono arrivato alle tue stesse conclusioni. Molte patologie, o meglio sintomatologie, partono da problemi intestinali, ma i sintomi sono così pesanti che ci fanno dimenticare l'organo che li ha generati, Inoltre l'estrema settorialità degli studi e delle discipline mediche, fa si che ognuno consideri il "suo organo" come avulso dal resto del corpo: il neurologo si occupa del cervello, il gastroenterologo dell'intestino, l'ortopedico delle ossa, etc, nonostante ci siano macroscopiche evidenze, nei lavori della medicina "ufficiale" (odio queste etichette, la medicina è una, occorre saper prendere da ciascuna linea di pensiero ciò che c'è di valido). Addirittura risulta che anche il tessuto osseo non abbia solo un ruolo di sostegno, ma partecipi agli scambi di informazione tra organi.

Le intolleranze. Sorprende l'aumento dell'incidenza delle intolleranze, è solo una moda? prima non venivano diagnosticate?
Quella al lattosio è intrinseca del ns corpo. L'uomo è programmato per perdere, con la crescita, gli enzimi in grado di scindere il lattosio. Coloro che per abitudini alimentari non li perdono sono gli anomali, scientificamente definiti lattasi persistenti. Il motivo di questa programmazione è molto semplice: staccare il cucciolo uomo dal capezzolo della madre. Non scisso nei 2 zuccheri che lo costituiscono il lattosio arriva integro nel colon, dove fermenta. Essendo idroscopico richiama acqua, quindi produce una leggera diarrea. Niente di tragico, ma sufficiente all'animale uomo di cercare altro cibo. Quando, invece, l'assunzione di lattosio, come qualsiasi altro nutriente, produce reazioni avverse pesanti, significa che la fermentazione non è quella corretta. Significa la presenza di flora intestinale disbiotica che produce fermentazioni alterate.
Il tipo di flora che attecchisce nell'intestino dipende in modo molto sensibile al pH, variazioni di decimi di grado provoca una modificazione della flora.
La possibilità di poter modificare in poco tempo la ns flora, è un preciso meccanismo difensivo in quanto ci consente di espellere agenti patogeni. Per esempio nelle influenze intestinali è sbagliato bloccare immediatamente la diarrea, almeno che non colpisca persone già debilitate, in quanto con la diarrea espelliamo anche il virus che l'ha causata.
Il problema è quando manca qualche fattore per ripristinare una corretta flora. Certo verificata solo l'intolleranza al lattosio è sufficiente non assumerlo, ma pensate che questo ripristini una corretta flora e quindi una corretta fermentazione del lattosio? Se poi uno è intollerante al lattosio alla caseina al glutine, etc, è sufficiente non mangiare tutti questi alimenti, ma, credetemi, 12 mesi di assoluto digiuno risolvono ogni problema :).
Se l'intestino assolve correttamente alle sue duplici funzioni, nutrire e proteggere, l'assunzione di qualsiasi alimento non deve creare problemi.
Eliminare il lattosio eliminerà i sintomi dovuti alla sua ingestione, ma non guarirà il suo intestino, la flora disbiotica che le produce i manifesti sintomi quando introduce il lattosio potrà causarle altri sintomi più subdoli in risposta ad altri nutrienti a cui lei non risulta intollerante, inoltre la disbiosi aumenta la permeabilità intestinale, riducendo quindi la risposta anticorpale (il 95% è nell'intestino) e lasciando passare grossi peptidi (frazioni di proteine), che date le loro dimensioni, scatenano una risposta anticorpale. Se questi grossi peptidi rimangono in giro nel torrente circolatorio avremo i classici sintomi di allergie o intolleranze, dipende dal tipo di antigene sviluppato, se andranno ad accumularsi presso pezzi delle proteine del nostri tessuti, simile cerca simile, si porteranno dietro gli anticorpi la cui tolleranza non è in grado di distinguere tra peptide clandestino e pezzo di proteina simile. Avremo così le patologie autoimmuni in quanto gli anticorpi attaccano i ns tessuti. Se questi grossi peptidi finiranno nei tessuti delle articolazioni avremo l'artrite remautoide, se finiscono sulla mielina la sclerosi multipla o la SLA.
La somministrazione di antiinfiammatori cura il sintomo, ma è come intervenire in una casa allagata svuotando con un cucchiaio l'acqua senza chiudere il tubo che perde.
Ridurre la permeabilità intestinale impedisce a questi grossi peptidi di entrare nel torrente circolatorio, quindi l'assunzione del nutriente che produce tali peptidi, non scatena la risposta anticorpale. L'ultima barriera anticorpale è il fegato, la diminuita risposta anticorpale dell'intestino mette "in difficoltà" quest'ultima difesa. In un interessante esperimento su animali hanno by passato il fegato, facendo entrare direttamente nel torrente circolatorio il sangue proveniente dall'intestino. Gli animali così trattati sono risultati fragilissimi ad ogni tipo di malattia.
Avere un intestino troppo permeabile è come avere un ombrello bucato, sicuramente ci si bagna, certo solo se piove, ma quando noi introduciamo cibo, anche se stiamo attenti a non introdurre quello per il quale siamo stati definiti intolleranti, introduciamo agenti aggressivi, potenzialmente patogeni da cui il ns intestino "bucherellato" non sarà in grado di difenderci.

Il latte o il colostro degli altri mammiferi ha un contenuto proteico diverso dal ns. Per esempio contiene molta beta-lattoglobulina, non presente nel ns latte. Questa è molto diversa dall'alfa-lattoalbumina, che è invece presente in alte concentrazioni solo ne ns latte, ha effetti opposti ed è un agente allergizzante.
Nel latte di altri mammiferi l'alfa e al beta sono aggrovigliate insieme, separarle è difficile, le 2 proteine insieme prendono il nome di lattoalbumina. Su queste vengono effettuati anche test di allergia, ma se si manifesta è sicuramente nei confronti della beta, in quanto essere allergici all'alfa significa essere allergici al latte materno (nel colostro è il 40% delle proteine). Per quanto crudele sia non penso che la natura faccia nascere bambini allergici al primo alimento.
Se invece è una allergia acquisita, questa dipende dalla permeabilità intestinale. Al momento della nascita l'intestino è completamente permeabile, non ha mai lavorato prima della nescita, anche intere proteine riescono ad attraversare la membrana intestinale, addirittura sono presenti dei bloccanti degli enzimi che degradano le proteine, perchè queste devono arrivare intere nell'intestino. Da qui si comprende come il colostro sia un alimento indicato solo nei primi giorni di vita, successivamente è proprio il compito dell'alfa-lattoalbumina ridurre questa permeabilità, attivando i processi difensivi. Anche il colostro umano non è indicato in un intestino correttamente selettivo.

Il triptofano (trp) assunto come ammino acido libero non viene assorbito dall'intestino, il75% è escreto nelle feci. La stupidità di proporlo ugualmente ha sviato un interessante filone di ricerca, infatti moltissimi lavori dimostrano la sua efficienza se iniettato in vena, efficienza che scompare se somministrato oralmente.
Il trp plasmatico controlla la sintesi di neuropeptidi, tra cui l'NPY definito un anticonvulsivo endogeno, ma anche legato alla trasmissione del dolore. alti livelli di NPY aumentano la soglia convulsiva e quella del dolore.

No lo stress produce una scarica adrenalinica, utile per settare al massimo il ns corpo e la ns mente per la scelta tra scappa o combatti, ma l'adrenalina trasforma agenti potenzialmente patogeni presenti nell'intestino in patogeni, questi causano una disbiosi, quindi una diminuzione di triptofano intestinale quindi meno serotonina e meno neuropeptidi cerebrali

E' la mancata o ridotta azione protettiva dell'intestino, un mulo che da solo si sobbarca il 95% della risposta anticorpale del ns corpo, che mette in difficoltà il fegato, ultima barriera protettiva.

Se l'intestino funziona correttamente possiamo nutrirci liberamente, almeno fino ad un certo punto, il suo compito è proprio quello di proteggerci.
Purtoppo il ns intestino è già indebolito da una dieta povera di fibre, ricca di carboidrati, iperproteica, povera di grassi.
Poi aggiungiamo i farmaci, soprattutto gli antibiotici, sia quelli assunti volontariamente che involontariamente (nelle carni), gli additivi alimentari come i solfiti, diversi E sono solfiti e i solfiti sono presenti anche nella frutta fresca, infine ma non certo per ultimo lo stress.

Riporto un bellissimo concetto che ho letto: Lo stare bene non è l'assenza di malattia, ma 'insieme di migliaia di milioni di reazioni di equilibrio che definiamo omeostasi. Molti fattori tentano continuamente di spostare questi equilibri, il ns corpo possiede sistemi che tentano di controbilanciarli, ripristinando l'omeostasi.

Lo stare bene dipende quindi dalle ns capacità difensive, il 95% delle quali è nell'intestino.
dott.Paolo Mainardi
Chimico (Neurochimico)
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#10 paolomainardi

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Inviato 24 giugno 2010 - 16:06:59

Salve epione

la patologia neurologica/comportamentale in cui l'intestino è stato maggiormente coinvolto è l'autismo. Il dott. balzola, gastroenterologo di torino sostiene che sia una patologia gastrointestinale e collabora con i neuropsichiatri infantili di torino.
Nell'autismo è stata riportata una elevata permeabilità intestinale, pertanto si è sviluppata la teoria dell'eccesso degli oppioadi, cioè grossi peptidi tossici che vanno a legarsi ai recettori degli oppiadi.

Secondo me, questi peptidi non sono tossici di per se, il fatto che non dovrebbero essere lasciati passare date le dimensioni. Sono solo le loro dimensioni, per le quali si attiva una risposta anticorpale, che dipende unicamente dalle dimensioni, e la similitudine chimica con "pezzi" di proteine dei ns tessuti ad essere la causa di molte patologie.

Oggi si tenta di spiegare molte patologie come di natura virale, forse perchè i vaccini rappresentano un'ottima risorsa economica..
Le leggi della virologia sono molto semplici, ma spesso non sono applicabili in patologie proposte come virali. Il virus deve essere presente in TUTTI i casi esaminati, deve essere isolato e trasmettere la malattia se iniettato in animali sani.
Oggi assistiamo a patologie virali che non soddisfano alcuna di queste 3 semplici, ma fondamentali leggi della virologia. Invece del virus vengono identificati gli anticorpi, che non è la stessa cosa. Se le trovano gli anticorpi del toxoplasma gondii le referteranno che lei è stato esposto al protozoo, non che è malato di toxoplasmosi, per altri anticorpi invece lei risulterebbe malato. La differenza è che sono stati proposti virus lenti, che possono rimanere silenti per secoli, dopo aver fatto una capatina per far produrre gli anticorpi. Contro questo concetto di virus o protozoi che amano giocare a nascondino riporto quanto scritto su Nature da Peter Duesberger, virologo prossimo al Nobel per la scoperta dei retrovirus: non esistono virus lenti, esistono virologi di lenta comprensione.
dott.Paolo Mainardi
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#11 Falco

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Inviato 24 giugno 2010 - 22:41:26

la mia esperienza personale è che la ME/cfs sia di origine virale , non nego che i vaccini possano essere una buona risorsa economica ,vedi inverno scorso però penso/spero che Peter Duesberger sull'aids si sbagli ...comunque tutto può essere.

#12 vivolenta

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Inviato 25 giugno 2010 - 08:47:56

Che l'intestino sano eviti molti guai mi pare del tutto sensato, e che tutte le persone con diagnosi fm o cfs hanno problemi intestinali è un dato reale, io iniziai con quello le mie " indagini ".. tempo fa una ricerca su eccesso di produzione di H2S come causa di molti sintomi di cfs - De Meileir ; http://www.prohealth....cfm?id=1352932

L'intestino gioca di certo un ruolo centrale. Personalemnte ho avuto una riduzione dei sintomi a esse legati ( gonfiore diarrea ..) con l'uso degli enzimi digestivi di origine naturale. Curare l'intestino sarebbe una cosa di certo importante, e io penso che sia purtroppo poco valutata come opzione, tanto che mi stupisce il fatto che non vangano richieste analisi
in quel senso ne per la diagnosi ne per la cura della cfs e fm..

la storia dei virus e in particolare del l'ultimo Xrmv, è problematica a mio parere sopratutto per la metodologia di selezione dei casi che rientrano nella ricerca , ricordiamo sempre che la diagnosi Fukuda essendo ad esclusione comporta una alta percentuale di errore diagnostico e nonostante il consensus canadese sia meglio, richiede una serie di esami da interpretare , è vero che secondo logica se il virus x è la causa della ME o CFS tutti i malati ME o CFS dovrebbero essere positivi , ma l'errore diagnostico è sempre dietro l'angolo a mio parere, anche con il consensus si abbassa è vero rispetto al Fukuda, ma non è certezza assoluta.
Purtroppo è tristemente reale il danno della specificità dei medici, nessuno che abbia la visione dell'insieme sapendo collegare i vari sintomi e i vari squilibri. Sopratutto nelle cure, se si cura il fegato e non l'intestino ecc se si cura un organo a danno di un altro, sopratutto per patologia multifattoriale si è fritti..
Purtroppo le ricerche piu importanti in termini economici sono finanziate dalle industrie farmaceutiche e sappiamo bene il resto del discorso.

Grazie della condivisione, anche se debbo confessarle tutti gli accenni alla sperimentazione su animali mi ha lasciato un senso d'amaro in bocca..
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#13 paolomainardi

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Inviato 25 giugno 2010 - 10:27:28

fintanto che non si capirà dove guardare non ci potranno essere cure efficaci. Uno esperto di fibromialgia di Roma mi ha scritto che ha ottenuto ottimi rilsutati con il Serplus nel controllo dell'ansia in pazienti fibromialgici. Io penso che l'ansia sia responsabile della FBM, o meglio che siano 2 aspetti correlati.
L'ansia rappresenta una ns risposta positiva, senza ansia vivremo ancora nelle caverne e non saremo riusciti a soppravivere ai ns predatori.
Il problema è quando mancano i fattori che fanno rientrare l'ansia, quando diventa incontrollabile, quando riduce la qualità della ns vita.
E' giusto essere ansiosi quando avvertiamo un pericolo, è meno giusto avere la fobia degli ascensori o peggio ancora degli spazi chiusi o aperti.

Così come indurre una cellula, che ha subito un danno, a degenerare è una risposta positiva, che impedisce la duplicazione di DNA danneggiato. Il passo successivo è la morte per apoptosi, è quando questa stimolazione viene a mancare che il tumore si sviluppa diventa inattacabile dai ns anticorpi.

La sindrome pre mestruale, cefalee e dolori, sovente rpesente nelle donne, dipende dall'abbassamento del livello di serotonina durante l'ovulazione. In quanto la serotonna controlla, tra le mille cose, anche la risposta anticorpale. Per impedire che gli anticorpi attachino un feto appena formato (la risposta anticorpale è solo funzione delle dimensioni, superiore ad x inferiore a y) la serotonina cala. In soggetti vulnerabili, forse perchè si parte già da bassi livelli di base, si hanno disturbi come cefalee o dolori. Molte donne epilettiche hanno crisi SOLO durante l'ovulazione.
Io non credo ai virus misogeni o androgeni, un virus non può riconoscere il sesso dell'ospite.

Il primo studio sulla FBM, nel 1999 riguardante la cittadina canadese di London, riporta un'incidenza del 3.3% della popolazione, il 5% delle donne, ma questa percentuale saliva all'8% nelle donne tra i 55 e i 65 anni!

Non occorre essere dei geni per correlare questo dato con la menopausa. E' noto che dopo la menopausa il livello di leptina, che è doppio nelle donne rispetto agli uomini, cala allo stesso livello degli uomini.

Il nome di questo ormone deriva dal greco leptos, che signiifica snello. Mi spiace riferimi ad animali, ma il loro contributo alla sceinza è notevole, ratti privato del gene che produce la leptina diventono obesi.
E' nota una tendenza ad ingrassare nelle donne dopo la menopausa. Questo ormone oltre ad essere repsonsabile della massa grassa è anche responsabile del tessuto osseo, una sua diminuzione può indebolire le ossa.
E noto che l'osteoporosi colpicìsce prevalentemente le donne dopo la menopausa, ma nel mirino dei "farmaci" c'è il Ca. Certo costituente del tessuto osseo, ma non c'è alcuna ragione che le donne dopo la menopausa perdino la capacità di assorbire il Ca dalla dieta, che ne è ricca. In giappone la "mia" alfa-lattoalbumina è proposta per la cura dell'osteoporosi, sempre associandola la Ca, che stabilizza questa proteina. Però quando la ingeriamo gli enzimi rompono la struttura spaziale, la degradano a peptidi, nell'intestino, quindi, il Ca arriva in modo indipendente e verrà assorbito in modo non dipendente dall'alfa-lattoalbumina. Invece l'alfa-lattoalbumina, aumentando il triptofano intestinale, stimola la sintesi di leptina. Questo dato è stato da me confermato.

E' questo aumento ad essere responsabile delle sua azione nell'osteporosi.

Nella sindrome pre-mestruale l'abbasamento di serotonina è indotto diminuendo l'assorbimento intestinale del suo unico precursore, il triptofano. La leptina e l'NPY sono tra loro correlati, in letteratura si trovano lavori che dimostrano che la leptina stimola l'NPY e viceversa. In realtà sono entrambi stimolati dal triptofano.

nella sindrome pre-mestruale l'abbasamneto di triptofano porta ad un abbassamento della leptina e dell'NPY, con conseguenza DOLORI. Certo anche questi sono stati considerati per anni, e forse c'è qualcuno che ancora li considera, psicosomatici, in realtà derivano da un preciso meccansimo a protezione di un eventuale feto!

Ho evidenziato la parola dolore in quanto, credo, fondamentale nella FBM.

Dolore e stanchezza non sono poi così tanto lontani, entrambi hanno una funzione postiva nel ns corpo, ci avvertono di essere in condizioni di pericolo e invitano il ns cervello a prendere provvedimenti.

Per dolori acuti il ns cervello attua provedimenti immediati, se il dolore è cronico aumenta la soglia del dolore (coinvolto l'NPY).
Se c'è poco NPY non sarà in grado di produrre questo aumento, ma se l'NPY è davvero poco la soglia del dolre sarà così bassa che avvertiremo dolore anche in assenza di una appriotata stimolazione.
La fatica non è altro che la percezione di un dolore muscolare finalizzato a segnalarci che stiamo esagerando un lavoro muscolare. Con l'allenamento l'atleta non solo potenzia i muscoli, se il lavoro muscolare è anaerobico, aumanta la sogla della fatica, quindi aumenta la sua capacità a superare la fatica.
Se il livello di NPY è basso percepiremo fatica anche senza muoverci.

Semplice e complesso:

riporto dal sito di questa mostra:

Se ci riferiamo all'etimologia, semplice e complesso non significano facile e complicato: il loro senso è piuttosto "non scomponibile" e "composto". La scienza, che per secoli ha cercato di scomporre il mondo in parti semplici, ormai s'è convinta che capire le parti è cosa ben diversa dal capire il tutto. Un sistema complesso non è una banale giustapposizione di parti semplici, ma è strutturato dalle loro relazioni reciproche, che originano proprietà nuove, collettive, irriducibili a quelle dei costituenti. Un esempio? Ordine e disordine: una sola mattonella non è né ordinata né disordinata, ma tante mattonelle possono essere ammucchiate alla rinfusa o disposte con regolarità in un pavimento.
Per capire le proprietà collettive bisogna studiare quelle relazioni. Ricostruirle può essere più o meno laborioso o, in termini tecnici, richiedere più o meno informazione, ed è proprio la quantità d'informazione che ci permette di misurare la complessità.

Questo è il mio invito: non cerchiamo soluzioni complicate dettate dal fatto che non siamo stati capaci di vedere in qunato ci siamo soffermati troppo su un particolare.

Osservare un quadro con un microscopio ci imedisce di cogliere il messaggio dell'artista, potremo capire bene una singola pennelata, ma perdiamo il pathos della visione d'insieme.

Se noi riusciamo ad agire su semplici meccansimi molecolari, utensili endogeni che il ns copro ci mette a disposizione, potremo migliorare la ns salute.

Se riusciremo a capire che tutto nasce come una risposta positiva del ns corpo, che non dobbiamo eliminare queste risposte, ma occorre rimettere a posto i freni, che, stupidamente, abbiamo tolto, potremo facilemnte evitare di andarci a sfracellare.

Anche controllare le crisi convulsive sembrava complesso, anni di ricerca farmacologiche finalizzate a modificare le correnti ioniche cerebrali non hanno ridotto l'incidenza dei farmacoresistenti, 1/3 oggi degli epilettici, nonostante più di 20 armaci, come negli anni '80 con 5-6 farmaci.

E' stato sufficiente aumentare l'NPY cerebrale per ottenere il controllo delle crisi, Risultato banale in quanto era già nota la sua potente azioen anticonvulsiva, tale da farlo nominare un anticonvuslivo endogeno. L'originalità è stato nel trovare dov'era questo pedale del freno: non nel cervello, ma nell'intestino, in un posto molto più facilmente raggiungibile, ma che mette in atto dei sistemi endogeni preposti al controllo cerebrale molto, ma molto, efficaci.

Un pilota di F1 per frenare può anche mettere fuori un piede a premere sull'asfalto per fare atrito, ma se pigia il pedale del freno fa sicuramente meno sforzo e ottiene un maggior risultato.
dott.Paolo Mainardi
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#14 Marialuisa

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Inviato 25 giugno 2010 - 19:34:17

Caro Paolo,

mi sembra di essere in un vero "circolo chiuso": se hai il colon irritabile dicono gli specialisti ti dicono , attenzione alle fibre perchè reagisce in maniera anomala ( dolori e disturbi vari ......)

D'altra parte ti dicono anche che il colon irritabile non è una patologia bensì un "modo d'essere" ( probabilmente ereditato, specie se i disturbi risalgono all'infanzia....)

Il proprio modo d'essere non puo' essere modificato, se non con un cammino di introspezione per meglio conoscersi e sapere fino in fondo "CHI " siamo e "COME " interagire al meglio con il mondo che ci circonda.( il che è difficilissimo)

Per contro, che fare se , una notizia negativa, un dispiacere affettivo o quant'altro, "fiondano" immediatamente sull'apparato gastroenterico le loro nefaste tossine e stomaco ed intestino sembrano "aggrovigliarsi" con il conseguente dolore .... :(

Anni fa' io ho fatto una radiografia all'intestino, a doppio contrasto e il risultato ha fatto quasi "ridere" il gastroenterologo : mi ha mostrato un intestino "normale" paragonandolo alla mia radiografia che mostrava un vero "groviglio" dal quale non si riusciva nemmeno a capire dove e come fosse posizionato il colon, il tenue, il traverso,l'ascendente, il discendente insomma ( parole dello specialista) " lei dovrebbe vivere e camminare a testa in giu' perche' i suoi organi possano ritrovare il giusto collocamento nell'addome ( stomaco:allungato, rene dx abbassato ecc. )"

Invece, durante le mie due gravidanze, sono stata benissimo perchè, il volume crescente dell'utero , a poco a poco, sollevava tutti i miei organi addominali ed il processo digestivo/intestinale aveva raggiunto il massimo del beneficio possibile. Mangiavo di tutto e digerivo tutto e la mia salute era rifiorita.

A parti avvenuti, tutto è ritornato come prima.

Per concludere, grassi sì , ma attenzione al colesterolo ( io ce l'ho alto nonostante la mia dieta calibrata), fibre sì , ma attenzione a come vengono elaborate a livello intestinale, fermentazioni se mangi la frutta perchè il "groviglio" rallenta il suo processo di sano e regolare svuotamento....Bevi molto, perchè l'intestino è "goloso" di acqua...e giu' 2 lt circa ogni giorno , tisane comprese poi , è sufficiente un giorno il tasso di umidità atmosferico piu' alto del solito e l'intestino si "gonfia" con conseguente fastidio e dolore, arriva un temporale e l'elettrostaticità avvolge noi esseri viventi e , per qualche ora, la parte piu' debole dei soggetti come me ne risente.... :(

Insomma, alla fine se sei fibromialgico ti dicono e ti consigliano gli SSRI, se l'ansia ti "aggroviglia" ad ogni "volo di mosca", ti consigliano blandi ansiolitici al bisogno e , quando i dolori atipici addominali diventano piu' che fastidiosi, il solito farmaco che agisce solo sulle pareti lisce addominali e ti da' un po' di sollievo.

Il tutto, poi, calcolando che, di notte, il colon DORME, non si fa' MAI sentire.... :)

Ho finito , vado a mangiarmi una minestra composta da farro decorticato,amaranto decorticato, lenticchie decorticate e verdure varie.

Tu dirai perchè mangi il "decorticato"....? E le fibre dove sono ...?

Appunto, per non sentire poi i dolori al pancino.... ;)

Ciao e GRAZIE per tutto!

Luisa :)

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#15 gatta

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Inviato 25 giugno 2010 - 19:42:38

Ciao Luisa...sei simpaticissima!!
Se non sono indiscreta, tu come li curi i dolori fibromialgici?

Grazie!

#16 paolomainardi

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Inviato 25 giugno 2010 - 21:13:46

Cara Marialuisa,

gli specialisti hanno dimenticato che la ns dieta primordiale era la frutta, derivando dalle scimmie. L'uomo si è imposto di mangiare carne. Privi come siamo, e siamo sempre stati, di zanne, o dentature da carnivori, etc, l'uomo primitivo non aveva armi per combattere contro i suoi predatori. Trovando carcasse di predatori avrà iniziato a mangiarne le carni pensando di acquisirne la forza, per la stessa regola dei cannibali.
In fondo anche noi, civili, mangiamo carni "frollate", la selvaggina la lasciamo in infusione per un giorno prima di cucinarla. Alcuni ricercatori sono sopravvissuti nella giungla cibandosi di carne non putrefatta di carcasse di grossi animali, non mi ricordo più quanti kg di carne edibile al giorno riuscivano a recuperare, ma erano tanti.

Fino a poco tempo fa avevo un tarlo nella testa, una dato che non riuscivo a comprendere: la serotonina è nel ns corpo come il prezzemolo, eppure la sintetizziamo solo dal triptofano, un ammino acido essenziale, cioè che non siamo in grado di sintetizzare nel ns corpo, ma lo assumiamo solo con la dieta. Data l'importanza della serotonina uno si aspetterebbe che le proteine della ns dieta fossero ricche di triptofano, invece no, sono ricche dei suoi competitori alla captazione cerebrale i LNAAs. Scherzo crudele della natura, pasti proteici riducono la captazione di triptofano, quindi hanno un'azione anti-serotoninergica. Quando poi ho scoperto che i mammiferi sono in grado di sintetizzare il triptofano, ho subito pensato che qualcuno d'importante c'è l'avesse con noi, ma poi ho collegato questa perdita con l'evoluzione della specie. E' ovvio che anche noi avevamo la possibilità di sintetizzarci il ns triptofano, ma nell'evoluzione ce la siamo giocata ai dadi. Si, ma quando? Per molto tempo non sono stato in grado di dare una risposta, poi ho scoperto che i cereali coltivati hanno una quantità di triptofano superiore alle specie selvatica. Ecco, l'uomo quando ha smesso di essere nomade raccoglitore ed è diventato agricoltore, ha introdotto una maggiore quantità di triptofano, che ne ha ridotto la capacità di sintesi. Il ridotto intake era però compensato da una elevata attività fisica all'aperto, ed è noto che l'esercizio fisico e il sole favoriscono la captazione cerebrale di triptofano e la sintesi di serotonina. Quando l'attività dell'uomo è diventata sedentaria, l'incapacità di sintetizzare il triptofano è diventato un problema. Gli animali domestici, che in tempi successivi da quelli dell'uomo, sono stati nutriti con gli stessi nutrienti, incominciano a manifestare patologie, es allergie, che fino a pochi anni fa erano rarissime nell'animale.
Molti di noi sanno che la serotonina è un neurotrasmettitore particolarmente importante nel ns corpo, ma in realtà è più importante il triptofano, in quanto, oltre ad essere l'unico precursore della serotonina, controlla la sintesi di neuropeptidi. Dell'NPY cerebrale ve ne ho già parlato, ma il trp stimola anche la sintesi nell'intetsino del PYY, neuropeptide "cugino" dell'NPY, sempre 36 ammino acidi, piccole differenze in alcuni ammino acidi. L'NPY è stato nominato un anticonvulsivo endogeno, il PYY un freno intestinale, per le sue capacità pro-assorbitive. E' stato anche somministrato come farmaco in casi di forte mal-assorbimento.
Un altro ruolo del trp è stimolare la morte per apoptosi delle cellule cancerogene.
Purtroppo ci sono casi di tumore anche nei bambini, ma sono frequenti casi dove dopo una lunga esposizione ad agenti cancerogeni (es. 20 anni di fumo), si manifesta il tumore. Perchè l'agente cancerogeno richiede una lunga esposizione prima di mostrare il suo effetto letale? La sua azione tumorale verrà prodotta sin dall'inizio, ma... Le funzioni intestinali si deteriorano con gli anni, lo stress i farmaci gli additivi alimentari gli agenti patogeni, tutti aggrediscono il ns intestino che con i suoi 300 m2 svolge il compito di una ns seconda pelle interna. Le cellule intestinali sono molto simili a quelle della pelle, con la differenza che quelle della pelle sono completamente impermeabili, quelle dell'intestino sono selettivamente permeabili. Il compito dell'intestino è nutrirci e proteggerci. L'invecchiamento produce una disbiosi intestinale, la quantità di trp assorbita si riduce, la disbiosi decarbossila il trp ad indolo e scatolo. L'agente cancerogeno continua imperterrito la sua azione provocando danni cellulari e il ns corpo risponde facendo degenerare queste cellule.
Questa specie di tiro a segno è per la ns difesa, in quanto le cellule degenerate iniziano a moltiplicarsi velocemente e in breve tempo raggiungono le dimensioni che attivano la risposta anticorpale che induce la morte per apoptosi. Abbiamo una finestra di tempo ben precisa per effettuare questo comando, se il gruppo do cellule degenerate supera una dimensione limite, non sono più attaccate. Dopo anni che conduciamo questa battaglia vincendo, ecco che le peggiorate condizioni assorbitive intestinali ci lasciano senza cartucce, il trp, non siamo più in grado di comandare la morte per apotosi.
Un altro fattore che debilita il ns intetsino è una dieta povera di fibre. Le fibre reagiscono in maniera anomala se e solo se la flora intestinale è anomala. Le fibre insolubili sono polisaccaridi che gli enzimi non riescono a scindere nelle molecole di zucchero che li costituiscono, quindi non vengono assorbiti nel tenue e arrivano, intere, al colon. Qui fermentano e se la fermentazione è quella corretta producono acidi grassi a corta catena, che sono i nutrienti principali delle cellule intestinali, I colon è un bio-fermentatore che si alimenta con i prodotti della sua fermentazione. Una dieta povera di fibre "mette alla fame" il ns intestino. La disbiosi si associa ad una elevata permeabilità intestinale e a processi infiammatori intestinali.
Dephour dimostra che i processi infiammatori intestinali diminuiscono la soglia epilettogena, cioè gli animali a cui è stata provocata un'infiammazione intestinale con olio di crotontiglio, mostrano più crisi convulsive se sottoposti a modelli sperimentali di epilessia. Il collegamento è i ridotto assorbimento, o meglio la maggiore decarbossilazione, del trp che riduce il livello di NPY cerebrale, ma l'NPY è anche collegato alla trasmissione del dolore, bassi suoi livelli corrispondono ad una bassa soglia del dolore.

La migliore cura è ridurre non solo la disbiosi, ma anche l'infiammazione intestinale, in modo da aumentare la soglia del dolore.
dott.Paolo Mainardi
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#17 vivolenta

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Inviato 26 giugno 2010 - 08:08:35

innanzitutto grazie paolo per condividere con noi le tue conoscenze.
Mi piace poter parlare di queste cose in questo modo e visto che sei disponibile e visto che non sempre si puo chiedere ma di solito alle domande si deve trovare le risposte da soli, la cosa è per me nuova .
Credo fermamente che le risposte del " sistema " corpo di massima siano di protezione o di avviso, i sintomi sono per la maggior parte il segnale "occuparsi di". Per osteoporosi e calcio io sapevo che il problema stava anche nella carenza di vitamina d3, che pare sia molto piu diffusa di quanto si pensi.
Altra cosa , viste le tue interessanti teorie hai mai proposto un trial , si puo proporlo o gli ambienti sono serrati e totalmente ottusi? com'è la ricerca in Italia , settarica in modo assurdo o mostra spiragli di buon senso?
Sono convinta che ridurre l'infiammazione intestinale sia importante e credo sia il primo passo da fare, la disbiosi probabilmente si attenua da se se si riduce l'infiammazione, ma se le fibre infiammano come dice marialuisa, forse hai la soluzione? spezzettarle? aiutare con enzimi?
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#18 vivolenta

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Inviato 26 giugno 2010 - 08:29:50

approfittando dei tuoi studi , le endorfine...
credo abbiano il loro ruolo in questo squilibrio, per esperienza personale assumendo ldn ( lowdosenaltrexone) da 3 anni , tial e ricerche a parte ho provato su di me e siccome il ruolo di ldn è -non ricordo se produrre piu o farne riassorbire meno- avere in circolo piu endorfine riequilibra il sistema t2 th2 e conseguentemente abbassa la reazione autoimmune, ti dico che su di me ha effetti positivi anche sull'intestino, oltre a ridurre il dolore ( http://snapl.stanfor...earch/ldn.html) - ti dico solo che nell'arco di tre giorni dalla sua sospensione peggiorano i sintomi esaustione e dificoltà di recupero energetico.

Ultima valutazione, l'ansia nelle patologie croniche è del tutto comprensibile, sopratutto quando come nelle patologie non riconosciute non conosciute non curate ci si trova allo sbaraglio, alaborare il fatto che se peggiori nessuno puo aiutarti perchè non sanno che fare , perdere il lavoro, perdere i rapporti sociali vuole dire rielaborare te stesso, il tutto nella piu totale incomprensione e nella solitudine, almeno un po di ansia è del tutto comprensibile, è come se dopo un lutto ci si stupisca di essere tristi
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#19 enrica2010

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Inviato 26 giugno 2010 - 13:41:44

sì paolo grazie..
tu vuoi dire che il "serplus" può essere assunto da una persona intollerante al lattosio?
e poi..ma non ci sono altri metodi validi per aumentare la serotonina, contando che il triptofano in vena non riesco a farlo?
e poi..ma è possibile esere "sensibili" al triptofano?tu dici sia stato un fatto psichico quando ho avuto ansia da ?
e ti sente Romy..Il lupo di mare qui..te ne dice 4 sulla serotonina:)..mi piacerebbe il confronto:)

#20 enrica2010

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Inviato 26 giugno 2010 - 13:50:22

infine ho un'altra curiosità: tu parli (sempre che non abbia letto male, e capito meno!) di endorfine e serotonina?ma non sono l'una opposta all'altre?secondo me, e secondo Romy (se non sbaglio, scusa Romy se mi sbaglio, e ti prendo in causa), Noi abbiamo bisogno si endorfine più che di serotonina!!o la serotonina, Paolo, dici che possa sintetizzare endorfine?
qui si va in un campo veramente difficile, quello dei neurotrasmettitori cerebrali..
scusa, se ti riempio pure io di domande...rispondi pure quando puoi, dando priorità a quelle che hai ricevuto da Vivolenta..ciao.

Messaggio modificato da enrica2010, 26 giugno 2010 - 13:51:52


#21 paolomainardi

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Inviato 26 giugno 2010 - 13:59:13

le endorfine fanno parte dei neuropeptidi responsabili della trasmissione del dolore. Ormai è arcinoto che l'agopuntura stimola la sintesi di endorfine (morfine endogene). Oltre l'endorfine c'è l'NPY il cui ruolo nelle trasmissione del dolore nel cervello è molto importante.
Stimolare le endorfine aumenta la soglia del dolore, quindi diminuisce il dolore. Al recente congresso nazionale sulle cefalee c'era una sessione sull'agopuntura, come c'era anche una sessione sulle terapie alternative, termine che odio perchè solitamente intende che non sappiamo come funzionano. Non esiste la medicina ufficiale e quella alternativa, ma esistono diversi approcci e,come sempre, la verità sta nel mezzo. Se mai riuscirò ad assolvere il compito offertomi dall'Elsevier di scrivere un libro questo sarà proprio la ricerca delle zone di sovrapposizione tra i diversi approcci della medicina.
Recentemente sto collaborando anche con un omeopata, forse un po particolare. Stiamo eseguendo misure di disbiosi intestinale nelle cefalee e nella celiachia. Parallelamente sto eseguendo le STESSE misure su epilessia, a breve anche autismo, sclerosi multipla, alzheimer, con medici "ufficiali".
Forse il punto di incontro tra la medicina ufficiale e l'omeopatia è proprio l'intestino, molto rivalutato dalla medicina ufficiale (nel numero di febbraio di NAture ci sono 3 articoli sul'asse cervello-intestino). Certo questo "avvicinamento" è solo per i pochi intimi del mondo della ricerca, ci vorrà molto tempo prima che queste nuove conoscenze ricadano tra coloro che, anche molto coscientemente, eseguono il loro lavoro di clinici.
E' molto difficile modificare concetti che si sono appresi durante il periodo scolastico. Per esempio la neurosifilide, per anni si è pensato, e studiato, che fosse una variante della sifilide che per strani motivi, anche virali, colpisse il cervello. Poi si è capito che il danno cerebrale era dovuto al mercurio, neurotossico, con cui era curata la sifilide. Eppure per molti, anche medici non addetti ai lavori, la neurosifilide è, ancora oggi, una variante della sifilide, come hanno studiato a scuola.

certo, elevata permeabilità, infiammazione e disbiosi sono tra loro interconessi, ma le loro incidenze variano. Per esempio nella sindrome di Crohn è riportata una elevata permeabilità intestinale, misurata per esempio con il rapporto urinario lattulosi mannitolo. Il lattulosio è uno zucchero molto grosso che non passa la membrana intestinale, il mannitolo passa. Nel Crohn è riportato un elevato rapporto L/M. Lo stesso elevato rapporto è riportato nella celachia, ma nei lavori che pubblicano anche i singoli valori si può notare come l'elevato rapporto è dato da una diminuzione del denominatore. Il lattulosio nei celiaci passa poso come nei controlli, è il mannitolo che scompare. Essendo un piccolo zucchero, in realtà non è nemmeno uno zucchero ma un poliolo, la sua scomparsa può essere dovuta solo a processi fermentativi alterati, disbiotici. In effetti nella celachia è riportata una elevata incidenza di epilettici.

Certo che ho proposto trial, nell'epilessia (la "mia" proteina è entrata nei programmi di screening nuovi farmaci dell'NIH, USA. grazie ai risultati ottenuti) nell'alzheimer, nella cefalee, e spero nell'autismo, ma la fibromialgia non è considerata una patologia neurologica, siete fuori dalla mia "giurisdizione".

Eppure io trovo un intrigante collegamento con la trasmissione del dolore e il senso di fatica non è presente solo nella CFS o nella FBM, ma anche in altre patologie, es la SM. La cefalea non è altro che un dolore alla testa, tra dolore e fatica non c'è tanta differenza. Questa proteina che, secondo me, svolge una così potente azione anticonvulsiva grazie all'aumento di NPY cerebrale, ma ha dato tali risultati nelle cefalee, sia nell'emicrania che nelle cefalee muscolo tensive, che ci hanno invitato a partecipare al congresso nazionale. Lo stesso dott. Barbini, esperto di FBM. che usa il Serplus per ridurre l'ansia, mi ha riferito degli ottimi risultati sulel cefalee muscolo tensive.

Tutte questi miei studi sul dolore, alcune crisi convulsive sono scatenate dalla percezione del dolore, mi hanno portato a considerare la FBM i cui sintomi principali mostrano in modo inequivocabile che è dovuta ad un abbassamento della soglia del dolore. Poi ci sono tutti i sintomi secondari che sono relazionabili a scarsa serotonina cerebrale. Infatt iè riportato un basso rapporto plasmatico triptofano suoi competitori alla captazione cerebrale :
Clin Biochem. 2009 Jul;42(10-11):1064-70. Altered amino acid homeostasis in subjects affected by fibromyalgia. Bazzichi L, Palego L, Giannaccini G, Rossi A, De Feo F, Giacomelli C, Betti L, Giusti L, Mascia G, Bombardieri S, Lucacchini A.
Ma un bassi livelli di triptofano corrispondono a bassi livelli cerebrali di NPY.

Per quanto riguarda come ridurre infiammazione, disbiosi e permeabilità, che credo nella FBM siano tutte elevate, occorre affrontarle insieme. Una dieta ricca di fibre riduce l'infiammazione, ma fintanto che è presente una disbiosi queste possono produrre fermentazioni alterate. Occorre quindi combattere anche la disbiosi, con prodotti ad azione antibatterica intestinale, che modifichi il pH dell'intestino, ripristini la flora, stimoli la secrezione di muco il rilascio d prostaglandine. Io ho trovato che l'alfa-lattoalbumina ha tutte queste azioni. Nel colostro rappresenta il 40$ del contenuto proteico, il suo primo compito è ridurre la permeabilità intestinale, attivare i processi assorbitivi. Dalla sua demolizione enzimatica sono stati identificati 4 peptidi ad azione antibatterica intestinale. Nel neonato le sue azioni intestinali modulano lo sviluppo cerebrale, per questo è così presnete solo nel latte umano.

Forse all'inizio sarà uno sconquasso, ci vorrà del tempo per ripristinare una corretta flora, la flora disbiotica fermenterà in modo anormale le fibre. Aumentare i grassi e i trigliceridi, soprattutto quelli a media catena, può essere utile nella fase iniziale. I grassi rigenerano la flora intestinale, aumentano le difese, i trigliceridi stimolano la secrezione di muco, che svolge un'azione protettiva e fornisce un ancoraggio per la flora batterica.
Inoltre ci vorrà tempo, aggiustare 300 m2 di superficie intestinale non è uno scherzo.
dott.Paolo Mainardi
Chimico (Neurochimico)
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#22 paolomainardi

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Inviato 26 giugno 2010 - 14:30:52

cara enrica,

si il serplus può essere assunto da chi è intollerante al lattosio in quanto non c'è lattosio nel serplus. Tutti noi siamo stati programmati per diventare intolleranti al serplus, in modo da farci staccare dal seno della mamma.
Perdendo gli enzimi che scindono i 2 zuccheri del lattosio, questo arriva integro al colon, dove fermenta dando origine ad acidi grassi a corta catena, nutrienti principali delle cellule intestinali. La naturale intolleranza è una leggera diarrea in quanto la molecola di lattosio non scissa è igroscopica, richiama liquidi dentro il lume del colon. La natura "invita" il neonato ad allontanarsi dal seno materno
Se l'assunzione di lattosio produce sintomatologie più pesanti, queste sono dovute a fermentazioni alterate a causa della presenza di flora batterica non simbiotica.

Queste fermentazioni alterate termineranno non appena sarà eliminata la disbiosi. Allora l'assunzione di lattosio non provocherà i sintomi precedentemente osservati.

Con il Serplus abbiamo risolti molti casi di gravi intolleranze, che non erano state nemmeno segnalate in quanto il Serplus veniva assunto per epilessia, depressione, ansia, disturbi del sonno. Sono stati proprio questi risultati a confermarmi che l'alfa-lattoalbumina agisce a livello intestinale, adesso lo stiamo verficando nei celiaci, misurando la disbiosi. Lo scopo è quello di correlare la scomparsa dell'intolleranza al glutine con la scomparsa della disbiosi.

Per quanto riguarda le endorfine, la loro sintesi è stimolata dal triptofano intetsinale, che è l'unico precursore della serotonina.
Questo è il legame tra endorfine e serotonina, sicuramente la serootnina svolge un ruolo di controllo cerebrale, è ubiquitariamente presente, ma la trasmissione del dolore è fornito da endorfine e npy.

La reazione che ha avuto al triptofano può essere dovuta agli inquinanti presenti, in quanto ottenuto per crescita batterica. L'effetto placebo non è sottovaluabile. mettendo insieme molti studi clinici sull'artrite remautode, risulta che un 30% dei pazienti ha risposto al placebo, ma nel sottogrupo di coloro cha hanno avuto esperienze positive pregresse ai farmaci quasta percentuale arriva all'80%!

Un lavoro dimostra che i pazienti che ottengono un buon risultato dal placebo nella sindrome di Crohn, hanno una modifiaczione, un milgioramento, della flora batterica intestinale.
dott.Paolo Mainardi
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#23 paolomainardi

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Inviato 26 giugno 2010 - 15:49:32

per deformazione professionale riporto alcuni lavori in letetratura allienati con le mie idee:

Ann N Y Acad Sci. 2010 Apr;1193(1):78-83. Pathophysiology of fibromyalgia: a comparison with the tension-type headache, a localized pain syndrome. Iannuccelli C, Di Franco M, Alessandri C, Guzzo MP, Croia C, Di Sabato F, Foti M, Valesini G.

Unit of Rheumatology, Sapienza Università di Roma. critrilly@hotmail.com

Fibromyalgia (FM) is thought to occur because of the combination of interactions among neurotransmitters, such as neuropeptide Y (NPY), stressors, hormones, cytokines, and both the immune and sympathetic nervous systems. The aim of this study was to evaluate serum concentrations of cytokines, antipolymer antibodies (APA), and NPY in 51 patients with FM, 25 with tension-type headache (TTH), and 15 healthy controls. Serum concentrations of eight different cytokines, APA and NPY, were measured. Interleukin (IL)-1RA, IL-6, IL-10, and tumor necrosis factor-alpha were higher in serum of FM patients compared with TTH patients and a significant correlation between IL-10 and Fibromyalgia Impact Questionnaire score was observed. There was a significant difference between FM and TTH versus controls in NPY levels, but not in APA levels. Cytokines and NPY take part in pain modulation and even if they are altered in FM they cannot be considered as measurable biomarkers of disease.

Arthritis Rheum. 1994 Nov;37(11):1583-92. Hypothalamic-pituitary-adrenal axis perturbations in patients with fibromyalgia. Crofford LJ et la. National Institute of Arthritis and Musculoskeletal and Skin Diseases (NIAMS), NIH, Bethesda, Maryland.

OBJECTIVE: To examine basal and stimulated hypothalamic-pituitary-adrenal (HPA) axis and related hormone levels, including adrenocorticotropin (ACTH), cortisol, arginine vasopressin (AVP), and neuropeptide Y (NPY), in patients with fibromyalgia (FM). METHODS: Basal and ovine corticotropin-releasing hormone (oCRH)-stimulated HPA axis function were assessed in 12 patients with FM and in age- and sex-matched normal subjects. Basal plasma AVP levels and AVP release after postural change were assessed, and plasma NPY levels were measured in the same samples. RESULTS: Patients with FM had low 24-hour urinary free cortisol, but normal peak and elevated trough plasma cortisol levels, compared with normal integrated ACTH response to oCRH in FM was not significantly different from that in normal subjects, but tended toward an exaggerated
response. There was a significant decrease in net integrated cortisol response to oCRH in FM patients, indicating adrenal hyporesponsiveness. AVP levels were not significantly different between FM patients and control subjects, but variability was greater among the FM patients. Plasma NPY levels were significantly lower in FM patients than in normal subjects. CONCLUSION: These data support the view that HPA axis function is perturbed in patients with FM. Further study is required to ascertain the cause of HPA axis perturbations and their relationship to symptoms in patients with FM.




Baillieres Clin Rheumatol. 1996 May;10(2):365-78. Neurohormonal perturbations in fibromyalgia. Crofford LJ, Engleberg NC, Demitrack MA.

Department of Internal Medicine, University of Michigan Medical Center, Ann Arbor
48109, USA.

Fibromyalgia (FM) falls into the spectrum of what might be termed 'stress-associated syndromes' by virtue of frequent onset after acute or chronic stressors and apparent exacerbation of symptoms during periods of physical or emotional stress. Patients with FM exhibit disturbances of the major stress-response systems, the HPA axis and the sympathetic nervous system. Integrated basal cortisol levels measured by 24-hour urine-free cortisol are low. FM patients display a unique pattern of HPA axis perturbation characterized by exaggerated ACTH response to exogenous CRH or to endogenous activators of CRH such as insulin-induced hypoglycaemia. The cortisol response to increased ACTH in these stress paradigms is blunted, as is the the cortisol response to exercise.
Functional analysis suggests that FM patients may also exhibit disturbed autonomic system activity. For example, plasma NPY, a peptide co-localized with norepinephrine in the sympathetic nervous system, is low in patients with FM. Abnormalities of related neuronal systems, particularly decreased serotonergic activity, may contribute to the observed neuroendocrine perturbations in FM. Finally, other neuroendocrine systems, including the growth hormone axis, are also abnormal in FM patients. Many clinical features of FM and related disorders, such as widespread pain and fatigue, could be related to the observed neuroendocrine perturbations. This hypothesis is supported by the observation that many useful treatments for FM affect the function of these central nervous system centres. Further clarification of the role of neuroendocrine abnormalities
in patients with FM, and the relationship of these disturbances with particular symptoms, may lead to improved therapeutic strategies.
dott.Paolo Mainardi
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#24 vivolenta

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Inviato 27 giugno 2010 - 08:09:16

la FM non è patologia neurologica, ma la Myalgic encephalmyelitis si, cod ICD 10 G93,3- patologia neurologica.
Meglio cinghiale che pecora

#25 vivolenta

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Inviato 27 giugno 2010 - 09:01:25

Altra questione per paolo;
questa integrazione la consideri come risolutiva , nel senso prendo la proteina alfa lattoalbumina per un tot e poi si mettono a posto le cose ?
la carenza di triptofano è dovuta a disbiosi pertanto la proteina cura la disbiosi o la disbiosi è a causa di una difficoltà di elaborazione del triptofano per cui, sospendendo l'integrazione mi ritrovo a ricominciare il processo disbiotico?
il sistema si rigenera o diventa pigro ? nel senso una volta guarita la disbiosi dovrebbe l'intestino essere in grado di riprodurre il triptofano nella quantità ottimale senza bisogno di supplementi?
Meglio cinghiale che pecora

#26 enrica2010

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Inviato 27 giugno 2010 - 15:59:02

io penso che la risposta è solo una: si guarisce solo se si va all'origine del blocco che se non è metabolico/genetico può essere solo di origine "psico-spirituale", o meglio, di natura energetica e traumatica...
certo che può essere che agendo su più fronti ossia andando incontro al benessere psico-fisico con l'aiuto di triptofano e cura disbiosi, con cura alimentazione, magari con cura omotossicologica EBV e CMV, bonificando bocca e disintossicando dai metalli pesanti...magari una buona soft ipnosi per risolvere conflitti e traumi...e tanta, tanta fede..se non tanto amore e fortuna..certo che molto di buono si fa..
dai, a parte gli scherzi!
sono molto affascinata ddal Serplus, proprio per curare il giusto equilibrio INTESTINO/SIST IMMUNIT/NERVOSO...però sinceramente se tante tossine hanno già superato la barriera ematoencefalica..ci vuole qualcosa per "ripulire" il sistema linfatico, il "cervello" e i nervi..forse accompagnando con acido alfa-lipoico, vitamina E, selenio, Q10...glicina..gaba..per aiutare il drenaggio di tossine in quanto si va a ripulire superando la barriera ematoencefalica...
qui, io, alla fine, mi farò un protocollo per scalare sta montagna, una montagna enorme...col freddo,anche quando siamo a 22 gradi, con la febbre, con pochi soldi, con pochi amici, con forze minime, con il cervello offuscato, pesante, gonfio, vuoto, ma pieno, con il sangue che non arriva al cervello, nè al cuore...un cuore, che sembra uno stantuffo, che fa fatica anche a battere, anche a riposo, se si è sfiniti e, a volte, sembra si fermi o che scoppi, tanto fatica..con le orecchie che fischiano..con lo stomaco che sembra bloccato che non digerisce un boccone e che se sgarri di un pasto ti ci vuole una notte insonne con dolori all'ipocondrio e al fegato davanti e dietro..con un intestino che grida, si contorce e si gonfia, e che per svuotarlo ti sfinisci ancor più..a volte, solo defecare sfinisce..ma se non lo si fa, ti senti pesante come un macigno..quasi l'intestino e lo stomaco tesi ti schiafeggino anche il cuore, che parte, che sbotta, che grida "leggerezza"!
qui, non sarebbe mai finita..caro, dottore..mai finita..ed è come cercare mille aghi in mille pagliai..quando solo cercare di alzarsi in piedi, troppe volte, è dura!

#27 paolomainardi

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Inviato 27 giugno 2010 - 20:45:44

Cara vivolenta,

occorre agire su più fronti: disbiosi, permeabilità infiammazione, Sulla disbiosi e permeabilità sappiamo, ci sono molti lavori, che l'alfa-lattoalbumina è fficace, ma alcune sue azioni a livello intestinale sono inibite da processi infiammatori già in atto, che oggi sappiamo diminuire la soglia epilettogena, Dephour, e per estrapolazioen anche la soglia del dolore.

Oggi pensiamo che ci sia un farmaco per tutto, la pillola per dormire, la pillola per stare svegli. Purtoppo non è così.

Su queste stesse pagine potrai trovare testimonianze che l'alfa-lattoalbumina migliora il sonno. Ci sono studi su modelli sperimentali con registrazioni EEG del sonno che dimostrano di come aumenti le fase di sonno profondo, riduca i risvegli. I disturbi del sonno sono così frequenti nella FBM che qualcuno in queste pagine li reputa responsabili delle FBM. In realtà hanno la stessa causa: l'ansia, o meglio una reazione paradossa all'ansia.

Immaginatevi neonati, immaginate lo stress della nuova vita al di fuori dal ventre materno: luci, suoni, ... da un mondo ovattato. Forse lo stress della nascita è uno dei principali stress della ns vita. Se da adulti subissimo le stesse stimolazioni stressanti, con la stessa intensità dei ns primi giorni, non chiuderemo occhio per un mese. Nei ns primi giorni di vita il cervello deve elaborare milioni di stimoli, deve realizzare miliardi di circuitazioni neuronali, il sonno è fondamentale. Il cervello non dorme mai, durante il sonno rielabora le sensazioni ricevute da sveglio, in questo modo fissa i ricordi e li elabora, cioè associa specifiche circuitazioni che fanno si che riesca a riconoscere il volto della mamma, la sua voce.

Durante il sonno il cervello "ribatte" le circuitazioni realizzate di giorno, ne rinforza alcune.

L'alfa-lattoalbumina aiuta a ridurre la disbiosi e la permeabilità, ma occorre ridurre l'infiammazione. L'alfa-lattoalbumina non è un farmaco, ma una dieta. Per migliorare i sintomi occorre una dieta che affronti i vari problemi. Occoore una dieta ricca di fibre, ricca di grassi, ridurre i carboidrati raffinati.

Inoltre...
dato che è riportato che i pazienti affetti da sindrome di Crohn che rispondono al placebo, riportano comunque un miglioramento della flora intestinale, quindi senza farmaco riescono a modificarsi la propria flora, anche una giusta motivazione a guarire può essere importante.
L'azione serotoninergica dell'alfa-lattoalbumina può essere utile in quanto riduce la depressione, per alzare la soglia del dolore occorre invece aumentare l'NPY.

Poi ci vuole tempo, le dimensioni dell'intestino sono tali da non poter immaginare risoluzioni a tempi brevi.

Una volta raggiunto il risultato occorre preservarlo. Certo, mantenere un intestino in salute è più semplice che guarirlo. E' impensabile che gli agenti patogeni e stressanti non continuino a perturbare la ns omeostasi. Lo stare bene non è l'assenza di malattie, è la capacità a mantenerci prossimi alle ns condizioni di equilibrio. Siamo come dei misirizzi, fino ad un certo punto riusciamo a ritrovare sempre l'equilibrio originale, ma oltre ad unc erto punto finiamo a gambe all'aria. L'angolo a cui succede il patatrac dipende dalle ns difese, il 95% delle quali sono nell'intestino.

Se sono deboli basta poco per farci ammalare.

Avete mai osservato un cane bere da un pozza di acqua sporca? Non vi consiglio di fare lo stesso, ma il cane rimane sano in quanto il suo sistema anticorpale lo ha difeso.

La capacità a trasgredire dipende dalla forza delle ns difese, se le manteniamo, una volta recuperate, elevate, non avremo problemi, se fermiamo le ns azioni a loro tutela dopo poco ricadremo nelle ns patologie.

I differenti sintomi dipendono unicamente della diverse zone deboli. Queste possono essere acquisite anche geneticamente, al pari dell'orecchie a sventola o del naso lungo anche l'architettura cerebrale viene trasmessa geneticamente. Allora risulterà che genitori cefalgici hanno figli cefalgici, depressi li avranno depressi, epilettici epilettici, perchè non appena le capacità autoriparative del cervello diminuiranno, a causa di un minor assorbimento di trp, quindi di NPY cerebrale, le zone più deboli saranno le prime a partire.
Se ripristiniamo un corretta neuroplasticità, potremo tranquillamente convinvere con gruppi di neuroni zoppicanti, così come l'hard disk del PC con cui scrivo avrà sicuramente delle locazioni di memoria non funzionati, ma una semplice bad-list impedisce al PC di andare a provarci a scrivere o leggere, queste rimangono non uitilizzate e il PC non ha problemi.

Dagli anni '30a d oggi abbiamo abbandonato l'intestino, considerato organo responsabile di diverse patologie sin dai tempi della Bibbia, abbiamo sognato di realizzare farmaci in grado di raggiungere il cervello e di agire sui suoi complicati meccanismi. Dopo 20 anni scopriamo che i farmaci SSRIs non arrivano al cervello in quantità sufficiente a svolgere l'azione per cui sono stati studiati.

Purtroppo oggi ritornare sui propri passi non è semplice, in quanto abbiamo creato un'industria del farmaco che non sono altro che holding finanziarie, con l'interesse primario al loro fatturato.
Oggi fare ricerca libera è molto difficile, non ci sono soldi se non quelli delle multinazionali che indirizzano la ricerca dove hanno interessi.
Pensate che nei programmi di ricerca della comunità europea, che è rimasta l'ultima spiaggia per richiedere fondi, non c'è la voce terapia dell'epilessia. Questa ricerca è di esclusiva proprietà delle multinazionali.
dott.Paolo Mainardi
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#28 paolomainardi

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Inviato 27 giugno 2010 - 20:57:07

La maggiore quantità di metalli pesanti è dovuta ad un intestino troppo permeabile che fa passare grossi peptidi. frazione delle proteine. I metalli sono legati principalmente alle tionine (-SH), e hanno il compito di stabilizzare la struttura spaziale della proteina. In un intestino normale le proteine devono essere degradate a piccoli peptidi per poter permeare la membrana intestinale, così facendo questi "ponti" metallici si staccano e arrivano all'intestino separatamente alla proteina. Se invece grossi peptidi riescono a permeare la membrana, questi si porta dietro, ancora attaccati, i metalli. Nel sangue continua la demolizione e i metalli vengono rilasciati liberi. Nella sclerosi multipla vengono usati chelanti per espellere i metalli, ma se non si chiudono i buchi dell'intestino è come cercare di svuotare il mare con un secchiello.
dott.Paolo Mainardi
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#29 romy

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Inviato 27 giugno 2010 - 22:47:58

Salve dott.Mainardi,è un piacere rileggerla su questo forum,dove tempo fa feci conoscere il Serplus,e chiesi che venisse provato.Io stesso lo ebbi a provare,ma dovetti fermarmi,in quanto mi fece lo stesso effetto di un antidepressivo,con una forte confusione mentale,cosa che non amo.Poi le diro'io non amo la serotonina,che non mi fa star bene,e faccio di tutto per tenerla a cuccia.Voglio approfittare,visto che parlate di intestino,erano anni che non avevo alcun problema,ma se devo valutare questi ultimi giorni,ho conosciuto per la prima volta in vita mia sintomi che si avvicinano al colon irritabile,con crisi di dolori crampiformi che mi hanno spinto al bagno,cosa impossibile per me.Negli ultimi periodi ho anche un bel dolore al braccio destro,e si sono affacciati altri dolori sparsi,un po'dovunque,che vanno e vengono.Il motivo di cio'?lo conosco bene,l'ultimo periodo,per me,è stato particolarmente stressante,al limite di rottura,ed era logico che andassi a sperimentare sintomi nuovi.Non me ne voglia dott.Mainardi, io la stimo molto,abbiamo tanto discusso in passato sull'altro forum,quando avevo qualche neurone in più di adesso.In passato ero arrivato alla convinzione,ed è tutt'ora presente in me,che l'80%di certi sintomi e patologie sono colpa della serotonina in eccesso nell'organismo tutto.Serotonina,di cui si tessano le lodi,ma per me la serotonina,oltre che a creare stress chimico nel cervello,per il resto non la ritengo curativa nemmeno della depressione.Diverso è il discorso sui Neuropeptide e Neurormoni,ma la mia memoria non mi permette più di ricordare gli approfondimenti fatti in passato,che giacciono da qualche parte nei miei vari HD.La saluto con affetto e stima.Romy

P.S.

Uno studio cerchero'di trovarlo,perchè è indicativo del fatto che la serotonina,derivante dal triptofano,che dopo aver vinto i competitors,arrivato nel cervello in seguito alla trasformazione,si produce confusione mentale e stanchezza.Questa è la teoria,ma io l'ho sperimentato praticamente decine e decine di volta sulla mia persona.

grafico2.jpg

 

 

Iosto'conChiara

 

Quando le voci in te parlano di fine;

quando la mente dice che hai perduto;

quando credi che sia impossibile;

eppure prosegui,ti sollevi sulla tua Spada;

e fai ancora un altro passo;

Lì è dove termina l'Uomo;

Lì è dove comincia Dio.

 

Mentre si aspettano future ricerche è importante per prima cosa non
nuocere.

Non è vero che i giorni di pioggia sono i più brutti, sono gli unici in cui puoi camminare a testa alta anche se stai piangendo.

 

"Nessun Medico può dire che una malattia é Incurabile.
Affermarlo é come offendere Dio, la Natura e disprezzare il Creato.
Non esiste malattia, per quanto terribile possa essere,
per la quale Dio non abbia una cura corrispondente
".
                                                                                              Paracelso

 

“Questa realtà è solo un sogno di cui siamo convinti!”

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Per quanto riguarda l'ipotesi che la CFS possa essere una forma di Depressione Mentale,tutti gli studi hanno contraddetto tale approccio.Per citare un solo ma importante rilievo clinico:i livelli di Cortisolo sono molto bassi nella CFS,al contrario di quelli alterati verso l'alto della Sindrome Depressiva.


Allora, se capiamo che siamo responsabili di ciò che viviamo, già questo cambia del tutto la visione delle cose.

 

Livello anormalmente alto o basso di cAMP causa difetti di apprendimento e di capacità di memoria,in generale.

Sul cAMP ci sarebbero molte cose da dire al fine di una buona memoria e cognitività,forse lo faro' un giorno sul mio topic,tempo permettendo,ora voglio solo ripetere una verità a cui sono arrivato da qualche anno,aumentare il cAmp nei giovani comporta un miglior apprendimento e memoria,accade l'inverso nelle persone adulte o anziane.Quindi il cervello dei giovani si comporta all'opposto dei cervelli dei vecchi ed anziani questo avviene anche negli animali da laboratorio,questo spiega anche tutta la diatriba sulla Cannabis terapeutica..........negativa nei giovani un toccasana negli anziani,perchè comporta una diminuzione,appunto,del cAmp e quindi potenzia la comunicazione tra neuroni e quindi la memoria,apprendimento e cognitività,mal ridotti nella CFS/ME,fibromialgia,MCS,MBS,ed altre......

 

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#30 romy

romy

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Inviato 27 giugno 2010 - 23:57:11

Nel cervello la serotonina vene biosintetizzata captando il triptofano libero nel sangue.




Nel corso di un esercizio fisico prolungato diminuiscono i valori plasmatici di BCAA (perché utilizzati a scopo energetico) e glutamina (perché utilizzata per neutralizzare l'iperammonemia) ed aumenta il valore plasmatico degli aminoacidi aromatici tra i quali figura anche il triptofano.
Il triptofano (TRP) è un aminoacido essenziale ed è il precursore della serotonina, un neurotrasmettitore cerebrale. Il triptofano circola nel sangue legato alla più importante proteina plasmatica l'albumina.

Tanto più diminuisce la concentrazione di BCAA, tanto più triptofano riesce a raggiungere il cervello e tanto più aumenta la sensazione di fatica.

Durante l'esercizio fisico prolungato si verifica un aumento dei livelli plasmatici degli acidi grassi conseguente alla loro mobilitazione per soddisfare le richieste energetiche.

Anche gli acidi grassi circolano legati all'albumina per la quale hanno una affinità di legame molto alta; il loro aumento in circolo spiazza il triptofano dall'albumina con conseguente aumento del triptofano libero.

L'aumento del TRP libero rende più agevole il suo passaggio al cervello ed aumenta produzione di serotonina a livello cerebrale. Un aumento di serotonina a sua volta aumenta il grado di affaticamento ed appannamento a livello centrale, con conseguente comparsa della stanchezza.

Dunque un'adeguata integrazione di aminoacidi a catena ramificata potrebbe prevenire la comparsa del sintomo della fatica durante l'esercizio strenuo.



Quindi è vero il contrario,per sconfiggere la fatica e la confusione centrale bisogna elevare i competitors,per fare in modo che meno triptofano libero raggiunga il cervello,al fine di avere meno serotonina,e quindi meno fatica e confusione mentale.

Andiamo a leggere sui bugiardini degli antidepressivi,vi troviamo sempre scritto tra gli effetti collaterali,confusione mentale e fatica,cosa di cui noi abbondiamo.

Poi la favola che la Serotonina favorisce il sonno,ma se è un neurotrasmettitore stimolante,che spinge a cascata sul recettore NMDA,che comporta neurotossicità ed oggi lo si considera alla base di ogni patologia neurodegenerativa?ma vogliamo farci male?.Romy

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Iosto'conChiara

 

Quando le voci in te parlano di fine;

quando la mente dice che hai perduto;

quando credi che sia impossibile;

eppure prosegui,ti sollevi sulla tua Spada;

e fai ancora un altro passo;

Lì è dove termina l'Uomo;

Lì è dove comincia Dio.

 

Mentre si aspettano future ricerche è importante per prima cosa non
nuocere.

Non è vero che i giorni di pioggia sono i più brutti, sono gli unici in cui puoi camminare a testa alta anche se stai piangendo.

 

"Nessun Medico può dire che una malattia é Incurabile.
Affermarlo é come offendere Dio, la Natura e disprezzare il Creato.
Non esiste malattia, per quanto terribile possa essere,
per la quale Dio non abbia una cura corrispondente
".
                                                                                              Paracelso

 

“Questa realtà è solo un sogno di cui siamo convinti!”

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Allora, se capiamo che siamo responsabili di ciò che viviamo, già questo cambia del tutto la visione delle cose.

 

Livello anormalmente alto o basso di cAMP causa difetti di apprendimento e di capacità di memoria,in generale.

Sul cAMP ci sarebbero molte cose da dire al fine di una buona memoria e cognitività,forse lo faro' un giorno sul mio topic,tempo permettendo,ora voglio solo ripetere una verità a cui sono arrivato da qualche anno,aumentare il cAmp nei giovani comporta un miglior apprendimento e memoria,accade l'inverso nelle persone adulte o anziane.Quindi il cervello dei giovani si comporta all'opposto dei cervelli dei vecchi ed anziani questo avviene anche negli animali da laboratorio,questo spiega anche tutta la diatriba sulla Cannabis terapeutica..........negativa nei giovani un toccasana negli anziani,perchè comporta una diminuzione,appunto,del cAmp e quindi potenzia la comunicazione tra neuroni e quindi la memoria,apprendimento e cognitività,mal ridotti nella CFS/ME,fibromialgia,MCS,MBS,ed altre......

 

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