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Pericolo per la scuola pubblica italiana


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41 replies to this topic

#1 silvias

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Posted 02 September 2008 - 08:49:23

Il nuovo Governo sta tagliando inesorabilmente le risorse per la scuola pubblica italiana. Si sta andando sempre di più alla deriva e solo uno sciopero di massa che duri settimane e la presa di coscienza dei cittadini italiani su ciò che sta accadendo oggi in Italia potrebbero salvare in parte questo sciagurato paese.
Il Ministro dell'Istruzione Gelmini ha dichiarato di voler trasformare le scuole pubbliche italiane in Fondazioni gestite direttamente dal Preside che diventerebbe un vero e proprio Manager e gli insegnanti sarebbero assunti direttamente da lui (il clientelismo sarebbe all'ordine del giorno).
Alle scuole elementari si tornerà ad un solo maestro (a rischio anche il tempo pieno e le numerose attività formative extrascolastiche) e chiuderanno le scuole con un numero di alunni inferiore a 600 (niente scuole nelle comunità montane e nelle isole o comuni minori; ad esempio chi abita in una piccola isola dovrà svegliarsi all'alba e far prendere il gommone/nave al figlio per farlo andare a scuola).
Il diritto all'istruzione pubblica verrà meno, in quanto chiuderanno molte scuole e si creeranno delle scuole di serie C dove le classi saranno sovraffollate, le risorse saranno ridotte e fare lezione diventerà un'impresa. Si arriverà al punto in cui le scuole pubbliche (che non saranno più tali in quanto diventeranno Fondazioni ed avranno un altro statuto giuridico) faranno pagare una tassa in più per frequentare la scuola e chi ha i soldi potrà frequentare le scuole migliori, gli altri si arrangeranno...

Edited by silvias, 03 September 2008 - 16:19:36.


#2 silvias

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Posted 02 September 2008 - 12:30:41

Scusate, io sono sempre più preoccupata.
Vogliono togliere il valore legale dei diplomi e delle Lauree. In questo modo l'esame di Stato non avrebbe più alcun valore, per cui ci sarebbe totale via libera alle scuole private. Per essere assunti guarderanno solo il nome della scuola, se prestigiosa (a pagamento) o no.

Sentite questa da Orizzontescuola.it

"Che si tratti di una idea estiva oppure di un progetto concreto, solo il tempo potrà dirlo. L'annuncio, intanto, c'è stato, ed è del rappresentate di governo responsabile per la materia, ovvero il ministro dell'istruzione, università e ricerca, MariaStella Gelmini. Intervenendo al meeting di Comunione e liberazione ha detto a chiare lettere che è favorevole ad applicare anche quella parte del programma elettorale del Pdl che prevede l'abolizione del valore legale del titolo di studio. L'abolizione del valore legale del diploma, di scuola superiore e di laurea, è il punto più alto di liberalizzazioni per il sistema della formazione, «è l'approdo di un processo riformatore più ampio», ha precisato il ministro. "

#3 vivolenta

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Posted 02 September 2008 - 19:37:08

sai com'è...il discorso è complesso e il punto di vista mio agli antipodi di quello che hanno i politici al governo.
Personalmente credo che la privatizzazione di acqua scuola e sanità siano pessime idee, ma a quanto pare tutti sperando di poterselo permettere si vedono dalla parte dei privilegiati..... Tempo fa la risposta di una giovane donna americana intervistata a proposito del trattato di kioto rispose ( dopo essere stata informata di cosa si trattasse...) che lo stile di vita che conducevano non doveva essere cambiato, e che ogni medaglia ha il suo risvolto... che dire.... meglio non dire nulla che senno escono parolaccie....
NN so, io mi sento sempre piu estranea , e non è questione di essere o meno d'animo buono, ma solo buon senso... che mondo è quello in cui ci si scanna per emergere, oggi e in cui ci si scanna per sopravvivere domani? E queto sarebbe l'uomo evoluto????
Nessuno stupore.... purtroppo
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#4 silvias

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Posted 02 September 2008 - 19:50:30

sai com'è...il discorso è complesso e il punto di vista mio agli antipodi di quello che hanno i politici al governo.
Personalmente credo che la privatizzazione di acqua scuola e sanità siano pessime idee, ma a quanto pare tutti sperando di poterselo permettere si vedono dalla parte dei privilegiati..... Tempo fa la risposta di una giovane donna americana intervistata a proposito del trattato di kioto rispose ( dopo essere stata informata di cosa si trattasse...) che lo stile di vita che conducevano non doveva essere cambiato, e che ogni medaglia ha il suo risvolto... che dire.... meglio non dire nulla che senno escono parolaccie....
NN so, io mi sento sempre piu estranea , e non è questione di essere o meno d'animo buono, ma solo buon senso... che mondo è quello in cui ci si scanna per emergere, oggi e in cui ci si scanna per sopravvivere domani? E queto sarebbe l'uomo evoluto????
Nessuno stupore.... purtroppo

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brava vivo... però, c'è un però...

Edited by silvias, 02 September 2008 - 19:51:59.


#5 orsola

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Posted 02 September 2008 - 20:14:22

Da oggi il maestro unico è legge. Le conquiste educative degli ultimi trent'anni, frutto di ricerche, dibattiti, sperimentazioni, lavoro di decine di migliaia di insegnanti, sono stati allegramente cancellati in un paio di settimane di fine agosto da una ministra laureata in legge, (che però, come ha dichiarato, chiede consiglio alla sorella maestra....). Nessuno ha mosso un dito, non l'hanno neanche detto al telegiornale. Sembra che tutta l'Italia sia sotto anestesia. Non so se sia solo perchè ancora non ci si è resi conto di quello che significherà, oltre che per gli insegnanti, per milioni di famiglie e di bambini, per la generazione dei nostri figli che cresceranno in un paese che guarda con ostilità le persone colte e considera l'istruzione un business come altri. Forse ce lo si poteva aspettare da un governo comandato da un imprenditore di pochi scrupoli. E`più difficile capire come e perchè si sia arrivati, da parte dell'opinione pubblica, a questo livello di becera acquiescenza, di torpore culturale, di conformismo e di egoismo, ma probabilmente l'uso spregiudicato dei mezzi di informazione fatto dal premier- imprenditore negli ultimi vent'anni ha fatto ormai compiutamente il suo effetto. Io credo che la pagheremo molto cara, ma non so dove dovremo arrivare prima che gli entusiasti di questi decisionisti-populisti che comandano l'Italia si rendano conto di quello che sta succedendo e di quello che ci aspetta.
Scusate l'impeto polemico, ma mi ha un po' allargato il cuore vedere il titolo di questa discussione, almeno qui a qualcuno importa...!

#6 silvias

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Posted 03 September 2008 - 08:27:26

Eccome se mi importa! Anche a me fa piacere leggere le tue parole e sapere che c'è ancora qualcuno che si rende conto di ciò che sta accadendo in Italia oggi: un disastro.
Comunque io so che il 17 Ottobre c'è sciopero generale di tutte le categorie indetto dai Cobas, Cub e Sdl Intercategoriale (vedi su www.cobas.it).
Per quanto riguarda i mezzi di comunicazione effettivamente non danno spazio ad informazioni come questa della scuola, perchè sono quasi nella totalità di proprietà e quindi manipolati dal premier. Infatti io è da un pezzo che non guardo più la tv e i telegiornali perchè sono anch'essi un vero e proprio scandalo...non danno le notizie e magari per riempire lo spazio che rimane ci mettono la storiella estiva...
meglio cercarsi le notizie su internet e sui giornali (alcuni...perchè anche lì sono quasi tutti del premier).

#7 brum

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Posted 03 September 2008 - 09:08:18

Io non riesco ad essere così critico a priori:le generazioni che non hanno conosciuto la figura del maestro unico non mi sembra siano da riferimento,tutt'altro.
Potrebbe essere che una figura più autorevole con cui confrontarsi a quell'età possa essere più utile di quel che si pensasse.
Ciò non toglie che la collaborazione di figure meno generiche sia utile (insegnante di inglese,informatica o sostegno per alunni con difficoltà).
Una Maestra di riferimento per classe e insegnanti di supporto che svolgono qualche ora a settimana a rotazione nelle varie classi.
Probabilmente in questo modo si potrebbero formare alunni più disciplinati e sereni con un maggior senso civico.

#8 silvias

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Posted 03 September 2008 - 10:00:50

da qui http://www.latecnica...8&action=view

Scuole paritarie (private)

"Sono perfettamente d'accordo con quanto scritto dalla collega "una docente fortunata", in merito alle scuole paritarie.
E' vero che sono l'unico veicolo per accumulare punti, dal momento che le supplenze sono, ormai, solo un miraggio.La condizione di sfruttamento nelle scuole patitarie è vergognosa: non si viene pagati, non vengono versati i contributi, si lavora per diciotto-venti ore e ne vengono dichiarate meno della metà; ma ciò che più di tutto è vergognoso, è che gli alunni che frequentano tali scuole non sanno proprio nulla, perchè consapevoli di pagare e quindi di essere promossi, pur non facendo niente.
Sì, dovrebbero esserci più controlli e per gli alunni e per i docenti, che comunque, ci ammazziamo lo stesso di lavoro: scrutini, verbali, riunioni pomeridiani, incontri scuola-famiglia ecc. e tutto gratis!!! Signor Ministro, incrementi i controlli, perchè la situazione di noi insegnanti, in un modo o nell'altro, è davvero nera!
Distinti saluti.
Un'altra docente "fortunata".
07/08/2008 "

#9 danis

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Posted 03 September 2008 - 10:44:33

Certo che non arrivano queste notizie e soprattutto non vengono dibattute come dovrebbero, la manipolazione dell'informazione e il suo monopolio sono ormai indiscussi e mentre dichiarano allegramente la scomparsa del diritto allo studio noi siamo intasati dalle notizie - dell'ultima ora, aggiornamenti, approfondimenti etc etc- sulla sorte dei tifosi del napoli e delle loro trasferte a seguito della squadra!!!

Ricordiamoci che già l'autonomia delle università ha creato aumenti non indifferenti delle tasse.

Mi sorge anche una bella domandina da girare alla Signora Ministra dell'Istruzione, ma di tutti gli indegnanti elementari che ne farà? O forse, visto che in quest'ultima campagna elettorale non hanno promesso un milione di posti di lavoro, potranno farne perdere altrettanti senza alcun problema?

Non parliamo poi del metodo utilizzato per fare passare questa "riforma": decreto legge: vale a dire nessuna discussione parlamentare, vale a dire nessuna concertazione con i sindacati, una delle prime volte nella storia della repubblica per le riforme scolastiche.

Il tutto approntato da un ministro laureato in giurisprudenza, con nessuna esperienza nei ruoli scolastici, che ha criticato la scuola del sud ma, nonostante provenga dalla zona di brescia per l'abilitazione di avvocato si è trasferita in calabria. E, dulcis in fundo, nel 2000 è stata sfiduciata dalla carica di presidente del consiglio comunale di desenzano del garda per -inoperosità-.

Queste sono le mani in cui ci troviamo.
"La mente è come un paracadute, funziona solo se si apre" A. Einstein

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#10 brum

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Posted 03 September 2008 - 12:07:16

Sul discorso delle scuole paritarie disoneste o su qualsiasi tipo di sfruttamento non posso che essere pienamente daccordo con voi.
Per quanto riguarda discorsi sui politici mi astengo.
Ciò premesso rimango dell'idea che la scuola così com'è fino ad oggi è stata disastrosa,mentre in passato ha conosciuto momenti di eccellenza.
Quindi credo che guardare a quanto di buono c'era e utilizzarlo oggi,non sia un'operazione così insensata.
Ovviamente le mie sono opinioni di chi guarda dall'esterno e per di più senza competenza in materia quindi i miei sono commenti per scambiare opinioni in una chiacchierata virtuale.
Ciao :D

#11 orsola

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Posted 03 September 2008 - 13:57:57

La scuola materna ed elementare italiana di oggi sono tutt'altro che disastrose, anzi sono tra le prime del mondo, ma se si vuole migliorarle l'ultima cosa da fare è togliere risorse, tagliare gli insegnanti, diminuire le ore di lezione e privatizzare. Se si vuole migliorare la scuola bisogna fare una riforma guidata da un progetto culturale ed educativo, discussa con intellettuali e pedagogisti, con gli operatori interessati,con i gli utenti e con i cittadini, e soprattutto bisogna essere convinti che i soldi spesi per la scuola sono un investimento fondamentale per il futuro del paese e non una voce del bilancio da ridurre perchè non "produce niente".
Il tempo pieno nella scuola elementare è stata una conquista fondamentale sul piano pedagogico, ma anche su quello sociale, nel senso di dare più opportunità a chi parte svantaggiato e avvicinare la parità dei punti di partenza.(Ma a questo proposito non riesco a dimenticare che proprio Berlusconi, in una delle sue tante gaffes, una volta ha proclamato che i figli degli operai non devono pensare di poter diventare industriali...).
Da questi governanti non possiamo aspettarci altro, ma dagli insegnanti, dai sindacati, dai cittadini, che da oggi cominciano ad essere toccati in prima persona da questo delirio io mi aspetto una risposta, una reazione, un movimento di opinione. Altrimenti non mi resterà altro che rallegrarmi di essere malata, e perciò sul punto di dare le dimissioni dalla scuola, in cui ho lavorato per più di 30 anni credendo di fare qualcosa di utile per la società e per il mio paese.

#12 danis

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Posted 03 September 2008 - 16:10:00

Sono d'accordo sulla situazione della scuola, quello che l'ha messa in crisi è stata non l'eccedenza di risorse ma semmai la precarietà di queste, soprattutto delle risorse umane.
Uno qualunque degli studenti italiani ha una cultura generale decisamente superiore a quella di studenti di molti paesi del mondo, dove l'iperspecializzazione ha prodotto generazioni di "esèerti", che so -informatici-, che non hanno la più pallida idea di cosa sia la storia, o la geografia, o l'arte.

Forse per quanto riguarda le elementari i cttadini si muoveranno solo quando capiranno che i tagli delle risorse produranno appunto scuole chiuse, tasse o rette, quando insomma questo inciderà sul bilancio familiare o sul tempo impiegato per portare i figli a scuola dal proprio piccolo paese a quello con la scuola più vicina.

e d'altronde finalmente sta trovando eco istituzionale la becera affermazione che il titolo di studio non valga niente...

E tutto questo, ci piaccia o no, è politica. Anche le nostre personali opinioni lo sono.
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#13 silvias

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Posted 03 September 2008 - 16:15:49

Concordo pienamente con quanto dicono danis e orsola.

#14 brum

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Posted 03 September 2008 - 16:38:03

La scuola materna ed elementare italiana di oggi sono tutt'altro che disastrose, anzi sono tra le prime del mondo, ma se si vuole migliorarle l'ultima cosa da fare è togliere risorse, tagliare gli insegnanti, diminuire le ore di lezione e  privatizzare. Se si vuole migliorare la scuola  bisogna fare una riforma  guidata da un progetto culturale ed educativo, discussa  con intellettuali e pedagogisti, con gli operatori interessati,con i  gli utenti e con i cittadini, e soprattutto  bisogna essere convinti che i soldi spesi per la scuola sono un investimento fondamentale per il futuro del paese e non una voce del bilancio da ridurre perchè non "produce niente".
Il tempo pieno nella scuola elementare è stata una conquista fondamentale sul piano pedagogico, ma anche su quello sociale, nel senso di dare più opportunità a chi parte svantaggiato e avvicinare la parità dei punti di partenza.(Ma a questo proposito non riesco a dimenticare che proprio Berlusconi, in una delle sue tante gaffes, una volta ha proclamato che i figli degli operai non devono pensare di poter diventare industriali...).
Da questi governanti non possiamo aspettarci altro, ma dagli insegnanti, dai sindacati, dai cittadini, che da oggi cominciano ad essere toccati in prima persona da questo delirio io mi aspetto una risposta, una reazione, un movimento di opinione. Altrimenti non mi resterà altro che rallegrarmi di essere malata, e  perciò sul punto di dare le dimissioni dalla scuola, in cui ho lavorato per più di 30 anni credendo di fare qualcosa di utile per la società e per il mio paese.

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questa affermazione credo fosse vera fino ad una quindicina di anni fa,dopodichè la situazione mi sembra peggiorata.
Io non ho detto che ci devono essere tagli o diminuzioni di risorse,ma credo che debba tornare la maestra che sta con la classe tutta la mattina,supportata da insegnanti per inglese,informatica e sostegno per alunni con problemi.
Poi ci vuole l'insegnante che al pomeriggio faccia fare i compiti ed eventualmente aiuti ad approfondire gli argomenti poco chiari.
Questo per quanto riguarda le elementari.
Per le medie non so come sia la situazione,
mentre per quanto riguarda le superiori:capisco che la maggior cultura generale sia migliore di un'iperspecializzazione,però non è attuabile su larga scala.
credo sia giusto dividere il percorso tra licei e ist.tecnici,in questo modo ci potrà essere chi avrà una maggior cultura generale e chi sarà più specializzato(basta mantenere la giusta quantità di ore di materie umanistiche).
Ma a prescindere dalla forma scolastica la sensazione è che la scuola sia stata lasciata allo sbando prima di tutto dalla società(in testa le famiglie)e che gl'insegnanti si siano arresi.
Gl'insegnanti stanno facendo la stessa fine dei medici di famiglia e dei prevosti:
stanno passando da figura autorevole,punto centrale della società e profondi conoscitori delle storie di quanti ruotavano intorno a loro a dei semplici lavoratori che fanno il loro dovere.
Mi sembra si stia perdendo quel senso di missione nell'affrontare alcuni mestieri;non voglio rimpiangere i tempi da libro cuore.Però ho ricordi e ho sentito storie che stridono molto con la realtà di quest'ultimo decennio.

Edited by brum, 03 September 2008 - 17:05:49.


#15 danis

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Posted 03 September 2008 - 21:01:23

ma, brum, la divisione tra licei e istituti tecnici c'è sempre stata qui, ma anche negli istituti tecnici, in italia, si è sempre mantenuto un certo livello di cultura generale.

In ogni modo la cosa più importante è che si vuole ledere il diritto allo studio, agevolare le scuole private non era bastato, ora si vuole privatizzarle tutte, questo proprio mentre il paese si impoverisce sempre più-

Inoltre, tornare alla maestra/o unico significa eliminare anche il tempo pieno, o gli insegnanti dovrebbero lavorare per quante ore al giorno?

senza contare, ripeto, che ne facciamo degli insegnanti?

e che ne facciamo di programmi pedagogici che non sarà più possibile portare avanti?

insomma che se ne fa di questi figli?
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#16 vivolenta

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Posted 03 September 2008 - 22:28:31

senza considerare il fatto che il pomeriggio libero dei bimbi e il bisogno di avere 2 stipendi creerarà non pochi problemi ai bilanci famigliari delle persone non privilegiate...
Meglio cinghiale che pecora

#17 brum

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Posted 04 September 2008 - 08:32:25

ma, brum, la divisione tra licei e istituti tecnici c'è sempre stata qui, ma anche negli istituti tecnici, in italia, si è sempre mantenuto un certo livello di cultura generale.
Infatti la trovo ottima come organizzazione,in grado di sfornare una giovane popolazione sufficentemente eterogenea;i problemi secondo me sono nei gradi precedenti
In ogni modo la cosa più importante è che si vuole ledere il diritto allo studio, agevolare le scuole private non era bastato, ora si vuole privatizzarle tutte, questo proprio mentre il paese si impoverisce sempre più-
La scuola pubblica è/era un patrimonio di cui essere orgogliosi,bisogna restaurarla

Inoltre, tornare alla maestra/o unico significa eliminare anche il tempo pieno, o gli insegnanti dovrebbero lavorare per quante ore al giorno?
Basta fare lezioni al mattino con un insegnante e compiti o ripetizioni il pomeriggio con un'altra.


senza contare, ripeto, che ne facciamo degli insegnanti?
Se non servono bisogna lasciarli a casa,non si può fare assistenzialismo a tutti i costi.Se in u'azienda servono 10 lavoratori,e se ne tengono 15,l'azienda fallirà;il concetto vale anche per la cosa pubblica.
e che ne facciamo di programmi pedagogici che non sarà più possibile portare avanti?

insomma che se ne fa di questi figli?
E se fosse proprio nell'interesse dei figli dare una figura di riferimento in un momento importante della crescita?O forse è meglio fare ragionamenti da sindacalista preoccupandosi solo di tenere tutti occupati senza se e senza ma.

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Secondo me bisogna preoccuparsi solo del bene dei figli trovando la soluzione migliore per loro.Non si può organizzare il sistema scolastico pensandolo come soluzione occupazionale,è proprio a causa di questa mentalità che poi si diffonde la convinzione che ci siano inutili sprechi e che ci siano i margini per dei tagli;o peggio ancora ci si convince che il privato riesca dove il pubblico sta fallendo.
La scuola elementare costituisce le fondamenta della costruzione di un individuo,lasciamo fuori le convinzioni politiche e sindacali,non illudiamoci che una o l'altra parte sia meglio o peggio.Superando queste elucubrazioni si può cominciare a pensare ad invertire la rotta che sta prendendo questo paese.
Sono utopie ma,oltre che chiacchierare,mi piace sognare e lottare per i miei sogni :P

#18 danis

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Posted 04 September 2008 - 10:56:30

non si tratta nè di assistenzialismo ( ma questa parola viene usata molto spesso ultmamente per giustificare tagli nei settori fondamentali) nè di lasciarsi fuorviare da "convizioni politiche".

La scuola con due o tre maestri fu una scelta pedagogica e non occupazionale:


"Un grande dibattito accompagnò il superamento del ‘maestro unico’
Si ha l’impressione che si voglia chiudere in fretta una parentesi, quella degli ultimi quaranta anni che, secondo molti Ministri di questo Governo, avrebbe ridotto la scuola allo sfascio. Anche qui c’è molto su cui ragionare: meglio studiare le ragioni del successo di certe scuole e di certi territori, piuttosto che gridare genericamente allo sfascio!
La scuola elementare ha avuto profonde riforme negli anni ottanta, largamente condivise, frutto di una stagione di intensa partecipazione e passione pedagogica (già di per sé ragione di “successo educativo”), non certo di vacuo pedagogismo. Si decise di superare la figura del maestro unico e di avviarsi verso un team di docenti, con competenze meno generiche, capace di lavorare insieme agli altri colleghi e di tener conto delle esigenze dei singoli bambini, in grado di elaborare in modo più appropriato di un insegnante “tuttologo” contenuti e strategie educative nei vari ambiti del sapere."

[da http://www.scuolaogg...tail&artid=3932]

mentre oggi la scelta è basata su un semplice conteggio economico - dove tagliare? -non dove ci sono i veri srechi ma in una realtà che anche nelle ultime ricerche ha dimostrato sempre di funzionare:

"È fin troppo facile additare gli alti rapporti numerici insegnanti-allievi per la scuola elementare e quindi proporre radicali correttivi. Il problema del numero degli insegnanti richiede un’analisi non emotiva. Occorre saper vedere (basta leggere il Quaderno Bianco) la specificità della scuola italiana e dei suoi 8.000 Comuni, la generalizzazione del diritto all’istruzione (“La scuola è aperta a tutti” recita l’art. 34 della Costituzione), l’intervento per i disabili, l’accoglienza dei cittadini non italiani, il tempo disteso a supporto delle famiglie (e chiave di volta di una buona didattica). Questi aspetti non sono dettagli e non possono essere relegati ad aride tabelle allegate alle manovre finanziarie."[ibidem]



e non sarà un caso s se si taglia su scuola e sanità, proprio perchè si pensa a tutto come una azienda, mentre questi sono servizi essenziali per il cittadino e non ditte con l'imperativo della creazione di reddito. Non è soltanto il pil che fa ricco un paese e forse sarebbero altri i settori dove tagliare i veri sprechi.

Ripensare la scuola non è vietato, ed anzi, bisognerebbe farlo ogni tot per tenersi al passo con le evoluzioni culturali e sociali, ma certo non si può farlo con queste modalità e senza consultare esperti non in economia, ma in pedagogia e psicologia dello sviluppo per esempio.

E rimane comunque anche il punto delle decine di migliaia di posti di lavoro persi, o vogliamo far finta che ciò non causerà alcun problema?

Questa ovviamente è pur sempre la mia opinione.
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#19 brum

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Posted 04 September 2008 - 12:50:22

Io non so quanti insegnanti ora come ora siano impegnati per 1 classe.
Il mio parere si basa solo su cosa si vede come risultato educazionale e l'inesorabile calo dell'Italia nelle classifiche di rendimento scolastico.
Quella delle elementari è un'età importante,fondamentale per lo sviluppo del bambino,quindi credo sia molto importante trovare la soluzione migliore qualunque essa sia.Per assurdo se fossero necessarie dieci insegnanti per classe nessun problema,ma se la soluzione migliore fosse uno o due per classe questo va perseguito come obiettivo.La questione occupazionale non potrà di certo essere vincolante,al massimo andrà risolta a parte.
La scuola e la sanità non devono produrre reddito diretto e non devono essere parcheggio occupazionale,devono essere semplicemente efficenti e rispondere alle esigenze dei rispettivi utenti nel migliore dei modi.

Per curiosità ora come è organizzata la scuola elementare?
Qunti insegnanti ci sono per classe?e come sono divisi i loro incarichi?
Il mio interesse è dato dal fatto che il mio figlio più grande le inizierà l'anno prossimo.

#20 romy

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Posted 04 September 2008 - 19:56:24

Ho regalato 40 anni della mia vita alla Scuola,ho conosciuto la Scuola funzionante e valida,ho assistito anni dopo anni al suo sfascio,avvenuto grazie ai sindacati partitici,che per interessi hanno svenduta la Scuola e gli operatori scolastici.Sono state dette troppe inesattezze su questo 3D,non ho le energie ne la voglia di controbbattere alcuni concetti e cose dette,ma una cosa la devo dire,da ex addetto ai lavori,la Scuola allo stato attuale è solamente uno scadente diplomificio,capace di distruggere risorse enormi,senza alcun risultato congruo e concreto.La società del futuro che già da qualche anno, esce da questa Scuola,è una società deficitaria a tutti i livelli,la Scuola và rivoltata come un calzino,cosi'come è non và per nulla,anche per i docenti è molto mortificante,oggi,svolgere tale professione,e non solo economicamente.Romy

Edited by romy, 04 September 2008 - 19:58:12.

grafico2.jpg

 

 

Iosto'conChiara

 

Quando le voci in te parlano di fine;

quando la mente dice che hai perduto;

quando credi che sia impossibile;

eppure prosegui,ti sollevi sulla tua Spada;

e fai ancora un altro passo;

Lì è dove termina l'Uomo;

Lì è dove comincia Dio.

 

Mentre si aspettano future ricerche è importante per prima cosa non
nuocere.

Non è vero che i giorni di pioggia sono i più brutti, sono gli unici in cui puoi camminare a testa alta anche se stai piangendo.

 

"Nessun Medico può dire che una malattia é Incurabile.
Affermarlo é come offendere Dio, la Natura e disprezzare il Creato.
Non esiste malattia, per quanto terribile possa essere,
per la quale Dio non abbia una cura corrispondente
".
                                                                                              Paracelso

 

“Questa realtà è solo un sogno di cui siamo convinti!”

YungRalphPooter.jpg


Mio collegamento

Per quanto riguarda l'ipotesi che la CFS possa essere una forma di Depressione Mentale,tutti gli studi hanno contraddetto tale approccio.Per citare un solo ma importante rilievo clinico:i livelli di Cortisolo sono molto bassi nella CFS,al contrario di quelli alterati verso l'alto della Sindrome Depressiva.


Allora, se capiamo che siamo responsabili di ciò che viviamo, già questo cambia del tutto la visione delle cose.

 

Livello anormalmente alto o basso di cAMP causa difetti di apprendimento e di capacità di memoria,in generale.

Sul cAMP ci sarebbero molte cose da dire al fine di una buona memoria e cognitività,forse lo faro' un giorno sul mio topic,tempo permettendo,ora voglio solo ripetere una verità a cui sono arrivato da qualche anno,aumentare il cAmp nei giovani comporta un miglior apprendimento e memoria,accade l'inverso nelle persone adulte o anziane.Quindi il cervello dei giovani si comporta all'opposto dei cervelli dei vecchi ed anziani questo avviene anche negli animali da laboratorio,questo spiega anche tutta la diatriba sulla Cannabis terapeutica..........negativa nei giovani un toccasana negli anziani,perchè comporta una diminuzione,appunto,del cAmp e quindi potenzia la comunicazione tra neuroni e quindi la memoria,apprendimento e cognitività,mal ridotti nella CFS/ME,fibromialgia,MCS,MBS,ed altre......

 

https://www.youtube....h?v=ICjFAa2ZbIY

 

 

 

 

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#21 brum

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Posted 05 September 2008 - 08:02:19

Ho regalato 40 anni della mia vita alla Scuola,ho conosciuto la Scuola funzionante e valida,ho assistito anni dopo anni al suo sfascio,avvenuto grazie ai sindacati partitici,che per interessi hanno svenduta la Scuola e gli operatori scolastici.Sono state dette troppe inesattezze su questo 3D,non ho le energie ne la voglia di controbbattere alcuni concetti e cose dette,ma una cosa la devo dire,da ex addetto ai lavori,la Scuola allo stato attuale  è solamente uno scadente diplomificio,capace di distruggere risorse enormi,senza alcun risultato congruo e concreto.La società del futuro che già da qualche anno, esce da questa Scuola,è una società deficitaria a tutti i livelli,la Scuola và rivoltata come un calzino,cosi'come è non và per nulla,anche per i docenti è molto mortificante,oggi,svolgere tale professione,e non solo economicamente.Romy

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Queste parole ho paura che rappresentino una visione pessimistica ma abbastanza reale della situazione.
Io non sono nel mondo della scuola,ma frequento parecchie persone del mondo scolastico:il quadro percepito è scoraggiante nonostante il mio ottimismo patologico,è per questo che vedo di buon occhio qualsiasi cambiamento che possa dare uno scossone benefico alla scuola;per il futuro dei nostri figli e del nostro Paese.

#22 silvias

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Posted 18 October 2008 - 20:30:25

17 OTTOBRE 2008: SCIOPERO E MANIFESTAZIONI
meno male che qualcuno ancora riesce a far sentire la sua voce...ma chissà ancora per quanto tempo ancora lo si potrà fare....

per chi volesse aggregarsi ai gruppi di difesa per la scuola pubblica può trovare le info su tutte le iniziative qui

http://it.groups.yah...oup/retescuole/

e qui

http://3ottobre.forumattivo.com/

#23 silvias

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Posted 23 October 2008 - 18:43:32

:

#24 silvias

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Posted 29 October 2008 - 20:47:39

DOMANI 30 OTTOBRE 2008 GRANDE SCIOPERO DELLA SCUOLA, PER UNA SCUOLA PUBBLICA, PER CREDERE ANCORA CHE CI POSSA ESSERE UN FUTURO PER QUESTO PAESE...

#25 silvias

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Posted 29 October 2008 - 20:55:39

COMMENTO
> Quei tagli alla ricerca distruggono il futuro
> Giorgio Parisi
>
> La legge 133, presentata a giugno e approvata in agosto, nella quasi totale indifferenza, prevede due disposizioni estremamente pesanti per l'università e la ricerca: la riduzione del 10% della pianta organica degli enti di ricerca e il quasi totale blocco delle assunzioni nelle università per i prossimi anni (un nuovo assunto ogni cinque pensionamenti), con la contemporanea diminuzione dei finanziamenti. Sono provvedimenti terribilmente preoccupanti. L'Italia è attualmente il fanalino di coda in Europa per quanto riguarda le attività di ricerca e sviluppo. La percentuale di queste attività, rispetto al Pil, è di poco più dell'1%, di fronte a una media europea del 2% abbondante.
> Lo scarso impegno dell'Italia in questo settore è ancora più grave se paragonato a quello decisamente superiore dei paesi asiatici emergenti, in particolare della Cina. Questo paese è spesso visto come un pericolo in quanto produce beni di largo consumo a basso costo, facendo concorrenza all'industria italiana; attualmente questo non è vero in quanto la nostra industria tende a coprire un settore di qualità più elevata. Tuttavia, se gli attuali rapporti di investimento rimarranno costanti nei prossimi anni, possiamo tranquillamente prevedere un sorpasso da parte della Cina anche nei settori tecnologicamente avanzati, lasciando ben poco spazio anche alle attività industriali di punta.
> Né ha senso argomentare che bisogna ridurre queste spese a causa della crisi economica. Al contrario proprio la crisi richiede un maggior intervento dello Stato, ed è ben noto che gli investimenti in ricerca e sviluppo sono i più efficaci. Non solo il governo si muove nella direzione sbagliata, ma quello che è peggio, effettua tagli indiscriminati, indipendentemente dalle reali necessità degli enti di ricerca e delle università. Tagliare tutto un comparto con una stessa proporzione per ciascuna delle sue componenti è il contrario di governare, è irresponsabile incapacità di fare delle scelte. [...]
> In realtà invece questi tagli indiscriminati peggiorano gravemente la situazione in quanto impediscono alle nuove generazioni di rimpiazzare coloro che andranno in pensione per i prossimi anni, provocando un perdita netta per il paese e un danno ingiusto nei confronti dei giovani ricercatori. Non mi preoccupo per i pochi «fuori classe», i ricercatori di bravura eccezionale: un posto lo trovano sempre, e riusciranno a fare carriera anche in Italia, a meno che non decidano di accettare le offerte più invoglianti di prestigiose istituzioni estere. Mi preoccupano le migliaia di studiosi decisamente migliori della media, che speravano di trovare una sistemazione in Italia degna del loro valore. Ma il governo ha distrutto il giorno della loro assunzione, e se vorranno continuare a fare il loro mestiere, dovranno per forza emigrare.
> Questi provvedimenti quindi, oltre a essere antieconomici, sono chiaramente in contrasto con il dettato della nostra bella Costituzione, che affronta ripetutamente il tema della ricerca scientifica. Tutti conoscono l'articolo 33: «L'arte e la scienza sono libere e libero ne è l'insegnamento»: la scienza è accostata all'arte e ne viene proclamata la libertà. Meno noto è forse l'articolo 9, che appartiene al primo blocco di 13 articoli, che elencano i principi fondamentali. Quest'articolo afferma che «la Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica». La ricerca scientifica è vista qui come un bene primario, da perseguire per il suo interesse culturale, e non per le sue ricadute economiche; anzi, tra i principi fondamentali non è detto che la Repubblica ha il compito di promuovere lo sviluppo economico. Per finire vorrei ricordare l'articolo 4: «La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto. Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società». Lo Stato ha quindi il dovere di permettere ai cittadini dotati di talento per la ricerca di svolgere quest'attività in base alle loro capacità.
>[...]
Con i provvedimenti della legge 133 i giovani talenti nati trenta-quaranta anni fa hanno sbarrata la possibilità d'accesso alla ricerca e alla carriera universitaria, benché siano capacissimi di dare importanti contributi innovativi. In questo modo si lede in modo insanabile il principio di eguaglianza e il diritto che tutti i giovani devono avere, a prescindere dalla loro fortuita data di nascita, di realizzare le loro scelte, se queste sono commensurabili alle loro capacità. Assumere nuovi ricercatori in base al merito, mediante giusti concorsi, utilizzando con la massima urgenza le risorse a disposizione e trovandone di nuove, è una necessità vitale per garantire il futuro del nostro paese in un mondo che deve affrontare gravi emergenze planetarie, ma è anche un obbligo costituzionale, se vogliamo che la nostra Legge fondamentale non rimanga lettera morta.
> Il direttore della Scuola Normale Superiore, Salvatore Settis, scriveva recentemente che un paese che costringe i suoi giovani talenti a emigrare distrugge il proprio futuro. Gli studenti hanno capito molto bene che questa è la posta in gioco e sono scesi in piazza, hanno occupato le università, hanno organizzato lezioni nelle pubbliche piazze. Difendono il loro futuro, e i docenti non possono che essere con loro.

> * Fisico teorico, professore e membro della National Academy of Sciences

#26 silvias

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Posted 29 October 2008 - 21:01:44

Legge 6 agosto 2008 n. 133 (i tagli di Tremonti...)

leggete qui

http://3ottobre.foru...remonti-t12.htm


ciao :)

#27 ecob

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Posted 29 October 2008 - 22:40:12

Legge 6 agosto 2008 n. 133 (i tagli di Tremonti...)

leggete qui

http://3ottobre.foru...remonti-t12.htm
ciao  :)

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Scusami, questo forum rappresenta un posto dove ci si puo' sfogare, dove si possono trovare amici, dove si possono confrontare le proprie esperienze, dove si possono avere informazioni riguardo la malattia che ci affligge, dove si puo' urlare la nostra disperazione e rabbia,dove si puo' chiedere aiuto, dove si puo' trovare solidarieta'......poi si possono anche scambiare le proprie opinioni su argomenti non necessariamente collegati alla malattia, magari anche per sentirsi piu' vivi. Ma non sono d'accordo che si trasformi in un posto in cui in qualche modo si fa una sorta di propaganda politica. Quante volte ripeti il tuo messaggio?

#28 silvias

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Posted 30 October 2008 - 11:20:17

Scusami, questo forum rappresenta un posto dove ci si puo' sfogare, dove si possono trovare amici, dove si possono confrontare le proprie esperienze, dove si possono avere informazioni riguardo la malattia che ci affligge, dove si puo' urlare la nostra disperazione e rabbia,dove si puo' chiedere aiuto, dove si puo' trovare solidarieta'......poi si possono anche scambiare le proprie opinioni su argomenti non necessariamente collegati alla malattia, magari anche per sentirsi piu' vivi. Ma non sono d'accordo che si trasformi in un posto in cui in qualche modo si fa una sorta di propaganda politica. Quante volte ripeti il tuo messaggio?

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"Quante volte ripeti il messaggio?" quale messaggio? io ho inserito questo post nella sezione -NOTIZIE E ATTUALITà di vario genere-
e poi il mio post non ha a che fare con la politica, ma con la scuola...
gli amministratori del forum non mi hanno fatto nessuna osservazione finora.

ciao <_<

#29 danis

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Posted 30 October 2008 - 16:27:45

Questo posto è un forum, a mio parere, e se c'è una sezione dedicata all'attualità suppongo che sia proprio per poterne discutere, suppongo ancora, in libertà.

Ormai sembra che parlare di cose reali sia diventato sempre "propaganda politica". Il fatto che siamo malati non vuol dire che l'unica cosa che ci riguarda sia la malattia, e se per quello anche le scelte sulla sanità sono scelte politiche. Tutto lo è, dal prezzo del pane al costo degli affitti, dalle tariffe sull'acqua alla faccia che la scuola assumerà d'ora in poi.

Perchè non parlarne?
"La mente è come un paracadute, funziona solo se si apre" A. Einstein

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"tu cerchi la risposta, ma non devi cercare fuori la risposta, la risposta è dentro di te, e però è sbagliata!" Quelo

#30 ecob

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Posted 30 October 2008 - 17:35:48

Questo posto è un forum, a mio parere, e se c'è una sezione dedicata all'attualità suppongo che sia proprio per poterne discutere, suppongo ancora, in libertà.

Ormai sembra che parlare di cose reali sia diventato sempre "propaganda politica". Il fatto che siamo malati non vuol dire che l'unica cosa che ci riguarda sia la malattia, e se per quello anche le scelte sulla sanità sono scelte politiche. Tutto lo è, dal prezzo del pane al costo degli affitti, dalle tariffe sull'acqua alla faccia che la scuola assumerà d'ora in poi.

Perchè non  parlarne?

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non volevo offendere nessuno, e' vero che chi vuole puo' affrontare argomenti di attualita' visto che c'e' una sezione apposita. Ma per favore non dite che state discutendo di scuola senza che nella discussione ci sia alcun riferimento politico!.Non per altro si parla di Governo, di legge tal dei tali, di Tremonti.Si segnalano le manifestazioni in programma, si martella con SCUOLA PUBBLICA UGUALE PER TUTTI.(N.B. sono perfettamente d'accordo su questo punto).Tutto questo dal mio punto di vista va al di la' dello scambio di opinioni riguardo al tema in oggetto.Da giorni e giorni i mass media affrontano l'argomento scuola,da giorni e giorni assistiamo agli scontri degli opposti schieramenti ,col solito carosello di affermazioni e smentite, coi soliti insulti, chi piu' chi meno.Qui avrei trovato piu' giusto che chi ha voglia di partecipare alla discussione esprimesse con semplicita' il proprio pensiero,il proprio modo di sentire senza necessariamente entrare nell'analisi della Finanziaria 2008, del decreto legge Gelmini e cosi' via.Questo non vuol dire qualunquismo, intendiamoci: sono la prima che sostiene l'importanza di far sentire la propria voce .Data la mia eta' ho vissuto in pieno la contestazione universitaria del '68, quando frequentavo il secondo anno di medicina:ero in prima linea durante gli attacchi della polizia,ho dormito per terra in facolta', ho perso le mie sessioni d'esame convintissima che ne valesse la pena. Volete che non capisca le manifestazioni di oggi? Oggi pero' con un bel po' di anni in piu' temo le strumentalizzazioni,anche perche'- diciamoci la verita'- quanti di quelli che oggi invadono le piazze sanno davvero di cosa si parla . Ad ogni modo ho espresso il mio punto di vista , non per questo mi sento antidemocratica.Magari la tua frecciatina finale potevi evitarla.




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