PROVA CON UNA POESIA, UNA FAVOLA, UN BRANO......
#241
Posted 15 August 2007 - 11:45:02
(di Miriam Soter)
Gastone era un centurione e ormai da 30 anni si trovava alle dipendenze di Pilato. Di condannati ne aveva visti tanti, ma nessuno come questo Galileo. «Con tutte le torture che gli sono state fatte dovrebbe essere già morto...e invece mantiene sempre la calma, pur tra inaudite sofferenze...e poi...mi ricorda qualcuno...»
Intanto Gesù fu caricato della croce e il triste corteo si avviò verso il Calvario. Ad un tratto lungo la strada apparve una Donna. «E' la madre del condannato» sussurrò qualcuno. Gastone si voltò ed ebbe un sussulto: come un lampo il passato gli tornò davanti agli occhi.
Era un giovane soldato, appena giunto dall’Italia, quando venne mandato con dei colleghi in Galilea a causa di una sommossa. Come gli altri soldati era un prepotente: entrava nei villaggi e saccheggiava le case senza aver rispetto per nessuno. Un giorno la sua guarnigione rimase senza viveri e i soldati decisero di prendere con la violenza un po’ di provviste. Gridando e schiamazzando misero in subbuglio il paesino di Nazaret: le urla delle donne e il pianto dei bambini, invece di impietosirli, li facevano divertire.
Mancava ancora una casetta: Gastone fu il primo ad entrare; ma si fermò di colpo. All’interno non c’era niente di strano: solo una donna con un bambino; eppure l’atmosfera era talmente soprannaturale che i soldati entrando rimanevano ammutoliti. Gastone una volta aveva visto da vicino Cesare, eppure da quei due si irradiava una maestà ben superiore a quella dell’imperatore.
Con una voce dolcissima e molto calma la Signora domandò: «Avete bisogno di qualcosa?». I soldati si guardavano imbarazzati. Gastone si fece coraggio e rispose: «Avremmo bisogno di un po’ di cibo, ma non vorremmo essere di disturbo...». La Donna si rivolse al bambino: «Gesù vai a prendere un po' di provviste» Il bambino subito si alzò e corse in dispensa. Quando tornò aiutò la Mamma a preparare tanti fagottini quanti erano i soldati. Infine, la Donna distribuì le provviste a ciascuno di loro.
Pur essendo molto giovane, tutti ebbero l’impressione di trovarsi di fronte alla propria madre. Gastone non aveva più dimenticato quello sguardo e adesso era sicuro di riconoscerlo in quella Donna.
«Il condannato dev’essere quel bambino!». Era la prima volta che provava compassione per un condannato. Un pensiero gli si affacciò alla mente: «Quest’uomo ha affermato di essere Figlio di Dio... E se fosse vero?». La Donna intanto seguiva il Figlio con una compostezza e una dignità che ferivano profondamente il cuore del buon centurione.
Arrivarono sul Calvario e dopo tre ore di tremenda agonia, alla morte di Gesù Gastone cadde in ginocchio ed esclamò: «Costui era veramente Figlio di Dio!», e così dicendo gli tornarono alla mente le Sue ultime parole: «Donna ecco tuo Figlio»: solo allora capì che si trattava di una Maternità universale ed ebbe un sussulto: era proprio questa l’impressione che aveva avuto quando aveva visto la Donna per la prima volta.
#242
Posted 25 August 2007 - 19:37:34
Il fuoco, l'acqua e l'onore fecero un tempo comunella insieme. Il fuoco non può mai stare in un luogo, l'acqua anche sempre si muove: onde tratti dalla loro inclinazione, indussero l'onore a far viaggio in compagnia.
Prima adunque di partirsi tutti e tre dissero che bisognava darsi fra loro un segno da potersi ritrovare, se mai si fossero scostati e smarriti l'uno dall'altro. Disse il fuoco: S'è' mi avvenisse mai questo caso, che io mi segregassi da voi, ponete ben mente colà dove voi vedete fumo; questo è il mio segnale e mi troverete certamente.
E me, disse l'acqua, se voi non mi vedrete più, non mi cercate colà dove vedrete seccura o spazzature di terra, ma dove vedrete salci, alni, cannucce, o erba molto alta e verde, andate costà in traccia di me, e quivi sarò io.
Quanto a me, disse l'onore, spalancate bene gli occhi, e ficcatemegli bene addosso, e tenetemi saldo, perché se la mala ventura mi guida fuori di cammino, si ch'io mi perda una volta, non mi trovereste più mai.
Tratto da novelle di Gaspare Gozzi
#243
Posted 26 August 2007 - 01:54:32
Accade ancora che mi commuovo
allo sbocciare di una rosa,
al suo timido aprirsi alla vita,
alla sua esitazione nello schiudersi.
Attraverso le gocce di rugiada che l'adornano,
come in una sfera di cristallo,
scorgo la gioventù.
Poi ancora mi meraviglio
nell'osservare esplodere
il vermiglio dei suoi petali dispiegati,
ed in essi ravviso l'età di mezzo.
Ma profonda come il mare e più
è in me la tristezza
allorché il tono dei colori declina:
son lacrime i petali che cadono
e dei quali quasi mi par di udire
lo schianto: allora mi sovviene
il tramonto dell'esistenza.
Ma intanto i suoi semi
arricchiranno la terra,
per la scommessa di una nuova vita.
Ermano Raso
Amministrazione CFSitalia
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"Il Forum ha carattere divulgativo e le informazioni contenute non devono sostituirsi alle visite e alle diagnosi mediche. Ricordate che l'autodiagnosi e l'autoterapia possono essere pericolose"
==============================
"Il senso della vita
è dare senso alla vita”
(R.Steiner)
#244
Posted 26 August 2007 - 14:44:31
La grandezza della poesia sta nell’educare
Tentare di insegnare agli uomini a non usare sempre tutto
Vivo vicinissima al mare ma in queste acque si bagnano più spesso quanti vengono a trascorrervi le ferie.
Rallentare la vita e ammirarla senza doverla per forza usare è mentalità inconsueta ce lo insegnano i poeti, ma non si hanno orecchie per ascoltare.
A che serve la poesia e l’arte?
Usare tutto e tutti, atteggiamento cresciuto sempre più sino a diventare pericolosamente normale.
Sempre in pericoloso bilico tra quello che la società insegna e quello che il cuore dice, e allora io a che servo?
Servire a qualcosa vivere per qualcosa cercare affannosamente di non sentirsi inutili è un ingannevole pensiero frutto di una cultura marcia.
E proprio perché come me le poesie non servono a nulla ve ne regalo una di un autore che amo che era poeta scrittore, figlio della terra in cui vivo, portato via dal mare al largo di Carloforte quando aveva i miei anni, 43 era il 1995
Dal libro -
due colori esistono al mondo Il verde è il secondo - Sergio Atzeni
XVII
Nei tuoi fianchi materni grazia di passo
di cerva giovane all’abbeverata
nel sorriso ciottoli di stelle profumati
di mandorli in germoglio
negli occhi di lupa che allatta
pace chiara
o negro fuoco di baccante in danza sacra
se la pupilla si allarga di passione.
Come posso non amarti?
Si, sono vecchio di scafo, ho passato burrasche
sbattuto su scogli e memorie
ma vele nuove l’onda
infida spesso sommerge
e non per una pesca d’alba
ti chiedo compagnia
ma fino all’imbrunire e per cantare
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V
Calpestavano,
calpestavano
con decisione
incuranti
dell’assenza di sentiero,
come sapessero bene
dove andavano,
ma
avanti non c’era nulla
che già
non fosse indietro.
Calpestavano i fiori.
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#245
Posted 26 August 2007 - 18:09:48
Scrivi, poeta dai sussurri di vento
che dipingi i tuoi versi sulle nuvole bianche
intingendo il pennello nei colori dell'arcobaleno.
Scrivi di giovani sogni
infranti sulle scogliere affilate della vita;
di favole stupende vissute
sulle ali della fantasia
e poi sfociate d'incanto in realtà;
di quell'amore che brucia l'anima,
che ci inabissa sul fondale più profondo
e poi ci sospinge in alto,
oltre il cielo più blu, tra le stelle d'argento,
e per mano ci conduce nel mondo delle fiabe
là dove l'idea del tempo vacilla.
Scrivi,
voglio ancora udire il trascinante canto
della tua poesia
accarezzarmi con le sue dita di vento
fino a quando in cielo,
se mai chiarore dovrà esserci,
soltanto sarà di luna:
lo voglio udire
fino al suo stemperarsi all'assopirsi quieto
della coscienza tra le braccia della notte.
E se un giorno ti capiterà di tacere,
poeta,
poco importa...
perché allora io saprò ascoltare
anche il tuo silenzio.
Ermano Raso
Amministrazione CFSitalia
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"Il Forum ha carattere divulgativo e le informazioni contenute non devono sostituirsi alle visite e alle diagnosi mediche. Ricordate che l'autodiagnosi e l'autoterapia possono essere pericolose"
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"Il senso della vita
è dare senso alla vita”
(R.Steiner)
#246
Posted 26 August 2007 - 18:12:34
mi commuovo facilmente.... il lato bello dell'essere emotivamente fragili
Edited by vivolenta, 26 August 2007 - 18:14:40.
#247
Posted 05 September 2007 - 13:46:08
L'uomo è irragionevole, illogico, egocentrico
NON IMPORTA, AMALO
Se fai il bene, ti attribuiranno secondi fini egoistici
NON IMPORTA, FA' IL BENE
Se realizzi i tuoi obiettivi, troverai falsi amici e veri nemici
NON IMPORTA, REALIZZALI
Il bene che fai verrà domani dimenticato
NON IMPORTA, FA' IL BENE
L'onestà e la sincerità ti rendono vulnerabile
NON IMPORTA, SII FRANCO E ONESTO
Quello che per anni hai costruito può essere distrutto in un attimo
NON IMPORTA, COSTRUISCI
Se aiuti la gente, se ne risentirà
NON IMPORTA, AIUTALA
Da' al mondo il meglio di te, e ti prenderanno a calci
NON IMPORTA, DA' IL MEGLIO DI TE
Edited by Marco, 15 September 2007 - 01:40:50.
#248
Posted 15 September 2007 - 01:40:03
(di Miriam Soter)
Angiolino era preoccupato. L’Eterno Padre gli aveva assegnato la missione di consolare il suo Figlio agonizzante. “Di che cosa potrà mai aver bisogno il Signore?”, pensava tra sé.
In un baleno lasciò la Gloria del Paradiso, raggiunse la Palestina, si diresse verso Gerusalemme e deviò sul Getsemani. Là si arrestò pieno di stupore: lo stesso Dio che aveva contemplato sfolgorante d’infinita gloria, quello stesso Dio davanti al quale stava sempre in adorazione, ora era lì, al buio, prostrato a terra, tutto tremante e angosciato.
«Devo assolutamente trovare qualcuno che lo possa consolare!», si disse dirigendosi verso gli Apostoli. «Sicuramente loro sono disposti ad aiutarmi: hanno ricevuto tanti insegnamenti e hanno visto tanti miracoli!». Ma i Discepoli dormivano.
«Che delusione! Forse tra i miracolati troverò qualcuno disposto a consolarlo!». Il povero Angiolino girò tutta la Giudea: visitò ciechi che vedevano, storpi che camminavano, sordi che sentivano, ma tutti erano intenti a festeggiare la Pasqua.
«Tutti pensano a festeggiare e non c’è nessuno che pensi al Signore! Vorrà dire che andrò avanti e indietro nel tempo radunando le anime sante del passato e del futuro!».
Angiolino non ci mise molto: con una velocità supersonica portò un esercito di anime. Tra quelle del passato si distingueva il Re Davide, il profeta Isaia, Mosè, Geremia e tutti gli altri profeti. Brillavano con una luce tutta speciale san Giuseppe e san Giovanni Battista. Tra le anime del futuro c’erano gli Apostoli ormai diventati coraggiosi, schiere sterminate di martiri, di vergini e di confessori. Si vedeva santa Chiara che commossa sussurrava: «Era tutta la vita che chiedevo questa gra zia.. .», accanto a lei c’era san Francesco, sant’Antonio, santa Veronica, poi san Domenico, santa Caterina da Siena, santa Gemma, san Giovanni Bosco, san Massimiliano Maria Kolbe... e San Pio che confuso e profondamente commosso assumeva su di sé la pesantissima Croce , condividendo con Cristo le atroci sofferenze della Passione.
Gesù ne ebbe un gran sollievo, ma la visione delle numerosissime anime che avrebbero disprezzato il suo Sacrificio lo prostrava e addolorava ancora profondamente.
Allora Angiolino come un lampo si diresse verso la casa dell’immacolata. La Signora stava offrendo tutto con Gesù. «Mia dolce Regina, non volevo disturbarti perché so che stai soffrendo molto e avresti bisogno di essere consolata tu stessa, ma sei l’unica che può aiutarmi!».
«Angiolino caro, in questo momento l‘unica mia consolazione è proprio quella di poter consolare Gesù! Su, presto! Torna nell‘Orto degli Ulivi e portagli il mio Cuore!».
Angiolino tutto tremante prese quel preziosissimo Cuore nelle sue mani di luce e lo portò subito a Gesù.
#249
Posted 19 September 2007 - 10:53:15
Prenditi a cuore gli affanni,
le esigenze di chi ti sta vicino.
Regala agli altri la luce che non hai,
la forza che non possiedi,
la speranza che senti vacillare in te,
la fiducia di cui sei privo.
Illuminali dal tuo buio.
Arricchiscili con la tua povertà.
Regala un sorriso
quando tu hai voglia di piangere.
Produci serenità
dalla tempesta che hai dentro.
"Ecco, quello che non ho te lo dono".
Questo è il tuo paradosso.
Ti accorgerai che la gioia
a poco a poco entrerà in te,
invaderà il tuo essere,
diventerà veramente tua nella misura
in cui l'avrai regalata agli altri
Alessandro Manzoni
#251
Posted 11 October 2007 - 02:28:34
La resina è il prodotto di un dolore,
una lacrima che cola dall'albero ferito.
Quelle gocce giallo miele, non scappano,
non scivolano via come l'acqua,
non abbandonano l'albero.
Rimangono incollate al tronco, per tenergli compagnia,
per aiutarlo a crescere ancora.
I ricordi sono come gocce di resina
che sgorgano dalle ferite della vita.
Anche quelli più belli diventano punture.
Perché col tempo, si fanno tristi,
sono irrimediabilmente già stati,
passati, perduti per sempre.
Proprio perché indelebili
sono rimasti attaccati al tronco.
Come fili di resina emanano profumi,
sapori, nostalgie.
#252
Posted 29 October 2007 - 15:08:37
Lungo il viale del giardino passeggiavano due nonni con al centro il nipotino. Ad un certo punto, all’improvviso, il piccolo staccò le sue manine da quelle del nonno e della nonna che lo seguivano sorpresi e titubanti.
Com’era d’aspettarselo, un bel capitombolo del bambino fece accorrere i nonni in suo aiuto. Il piccolo, per nulla sorpreso della caduta, sorridendo divertito si lasciò sollevare di peso da terra e pulire le mani. Ritto in piedi, era di nuovo con le sue manine ben salde in quelle dei nonni. Ero certo che i nonni si erano veramente spaventati per lo spettacolare ruzzolone del piccolo.
Dopo aver osservato e goduto della scena, andai a congratularmi col piccolo campione di caduta. E lui, in risposta, mi fece un sorriso come di chi è compiaciuto dell’affettuoso soccorso dei nonni, ma soprattutto fiero dell’impresa compiuta: i due passetti fatti da solo.
“Complimenti – dissi al nonno – lei tiene per mano un atleta” “Atleta? Perché?” “Perché il suo nipotino ha l’arte del cadere. Provi lei – sfidai il nonno – provi lei, a vedere se è capace di cadere così!” “No di certo! Se cadessi io, non so se mi saprei rialzare. Proprio l’anno scorso è bastata una banale caduta dal marciapiede, per finire all’ospedale con il femore rotto. È proprio vero che per non farsi male nella caduta, basta essere bambini”.
Teresa di Lisieux, la dottoressa della fiducia in Dio e della grande importanza di essere come bambini, ci conforta dicendo: “I bambini quando cadono non si fanno male”. Sanno cadere e non si fanno male, prima di tutto perché sono piccoli di statura e quindi sono vicini a terra; poi perché non hanno la presunzione di stare in piedi.
Ma soprattutto perché chi si lascia reggere e sorreggere dalle forti braccia del Papà che è Dio, anche tra ruzzoloni più o meno spettacolari, non ha mai nulla da temere.
#253
Posted 21 November 2007 - 02:28:12
Voi date ben poco quando date dei vostri beni. E' quando date voi stessi che date davvero. Che altro sono, infatti, i vostri beni se non cose che preservate e custodite per timore dell'indomani? E il domani, che cosa porterà il domani al cane troppo prudente che seppellisce gli ossi nella sabbia del deserto, mentre segue i pellegrini alla città santa?
E che altro è il timore del bisogno, se non il bisogno stesso? Il terrore della sete, quando il tuo pozzo è pieno, non è forse una sete che nessuno può spegnere? Ci sono quelli che danno poco del molto che hanno, e lo danno per ottenerne riconoscenza, e il loro segreto desiderio guasta i loro doni.
E ci sono quelli che hanno poco e lo danno tutto. Sono proprio loro quelli che credono nella vita e nella generosità della vita, e il loro scrigno non è mai vuoto.
Ci sono quelli che danno con gioia, e quella gioia è la loro ricompensa. E ci sono quelli che danno con dolore, e quel dolore è il loro battesimo. E ci sono quelli che danno e nel dare non provano dolore, né cercano gioia, né danno pensando alle virtù. Essi danno come in quella valle laggiù dove il mirto esala nello spazio la sua fragranza. Per mezzo di gente come loro Dio parla e dietro i loro occhi egli sorride alla terra.
E' bene dare quando si è richiesti, ma è meglio dare quando, pur non essendo richiesti comprendiamo i bisogni degli altri. E, per chi è generoso, il cercare uno che riceva è gioia più grande che non il dare. C'è forse qualcosa che vorresti trattenere? Tutto ciò che hai un giorno o l'altro sarà dato via. Perciò da' adesso, sì che la stagione del dare sia la tua, non quella dei tuoi eredi.
Spesso dici: Vorrei dare, ma solo a chi lo merita. Gli alberi del tuo frutteto non dicono così, né lo dicono i greggi del tuo pascolo. Essi danno per poter vivere, perchè trattenere è morire.
Certamente, colui che è degno di ricevere i suoi giorni e le sue notti è degno di ricevere da te ogni altra cosa. E colui che ha meritato di bere all'oceano della vita, merita di riempire la sua coppa al tuo rigagnolo. Quale merito più grande ci può essere di quello che c'è nel coraggio e nella fiducia, anzi nella carità di ricevere?
E chi sei tu da pretendere che gli uomini debbano lacerarsi il petto e svelare il loro orgoglio perchè tu possa vedere il loro vero merito e il loro imperturbato orgoglio? Cerca piuttosto di meritare di essere donatore e strumento per donare. Poiché in verità è la vita che dà la vita, mentre tu, che ti credi donatore, non sei che testimone.
E voi che ricevete - e tutti ricevete - non addossatevi alcun onere di gratitudine, per non imporre un giogo a voi stessi e a colui che dà. Elevatevi piuttosto insieme al donatore sui suoi doni come su ali. Poiché essere troppo consapevoli del vostro debito è dubitare della generosità di colui che ha la generosa terra per madre e Dio per padre.
Khail Gibran
#254
Posted 08 December 2007 - 12:48:37
sposa dell'Altissimo e madre del dolce Agnello;
tu regni nei cieli e salvi la terra.
Verso te tendono gli uomini mentre i demoni ti temono...
Sei la regina degli angeli, la speranza nel Dio dei secoli,
luogo di riposo del re e seggio della divinità.
Sei la stella che brilla a oriente
e dissipa le tenebre d'occidente,
l'aurora che annunzia il sole
e il giorno che non conosce notte.
Tu hai generato colui che ci genera;
fiduciosa come una madre che adempie al suo dovere,
riconcili gli uomini con Dio.
Felice Immacolata a tutti.
#255
Posted 25 December 2007 - 20:17:09
E’ nato, è nato
E’ nato il Signore
E’ nato Gesù il Salvatore!!
Il Figlio di Dio
Si è fatto creatura, portando
Nel mondo la VITA CHE DURA!!
E’ Dio-con noi,
E’ Dio-per noi,
E’ Dio-in noi…
E’ forza potente,
E’ Luce splendente,
E’ gioia gaudente!!!!
Ci parla d’Amore,
Ci porta l’ardore
Di appartenere all’UNICO RE!!!
Guardar questo Bimbo,
E’ aprirsi, è donarsi,
E’ storia novella…
E’ lieta novella!
La storia più bella dell’umanità
Poiché per l’Umile Donna
Discese tra gli uomini
Grazia in quantità!!!!
Oh Figlia di Sion
Che hai dato al mondo l’UOMO-DIO,
Il Dono più bello del PADRE-DIO!!!
Oh Figlio Divino
Sei sceso tra noi… per Essere
Sempre il DIO-CON NOI!!!
Fai crescere in noi
L’amore per TE
La gioia perpetua
DI APPARTENERE A TE!
Oh Emanuele… alla Tua Fonte
Fammi sempre bere… e
Riempi tutti i cuori
DEL SAPORE DEL TUO MIELE!!!
Sii sempre per noi
La Solida Roccia
Dove potersi accostare…
E alla Tua Ombra
Potersi rigenerare
E con nuovo vigore
IL CAMMINO RICOMINCIARE!!!!
E’ nato, e’ nato
E’ nato il Signore
Si chiama GESU’
IL SALVATORE!!!!!! Alleluia… alleluia!!!
#256
Posted 30 December 2007 - 00:46:44
vi posto qui di seguito alcune piccole poesie scritte da me
vi auguro con tutto il cuore un nuovo anno pieno di gioie
e di belle sorprese
vi porto sempre nel cuore
-monica-
Le prime luci dell'alba...
ecco le prime luci dell'alba che si avvicinano
un nuovo giorno sta per iniziare
l'odore della notte e il profumo della tua pelle
piano piano svaniscono e io
rimango avvolta in un abbraccio
immaginario e solitario
come un delicato soffio
di fresca brezza mattutina
il mio primo pensiero vola verso di te
con le prime luci dell'alba
la notte se ne va con la consapevolezza
che è stato un
bellissimo sogno.
Il profumo della notte
Sono stata rapita dal profumo di una notte
di amore e di passione
passeggiando in riva al mare
su una bianca spiaggia
eravamo io e te....
e il mare con le sue fresche onde
spumose che ci accarezzavano i piedi...
la tua mano nella mia
l'hai portata sul tuo cuore e hai sussurrato
dolci parole che non scorderò mai.....
un timido raggio di luna segnava i tuoi
lineamenti e i miei sulla sabbia
e d'un tratto le due figure disegnate sulla sabbia
sono diventate
una sola......
L'Arcobaleno
In una fresca sera d'estate
dopo un temporale
ho visto formarsi un meraviglioso arcobaleno
e ho pensato a te che sei così lontano da me
così ho chiesto all'arcobaleno
se avesse potuto per una volta
nel compimento della sua creazione
portarmi con se e arrivare fin da te
così sono salita e ho iniziato a volare
ho attraversato campagne...montagne
e mari infiniti fino ad arrivare da te..
per potermi finalmente sciogliere
tra le tue braccia come la neve al sole
ed entrare per sempre nel tuo cuore
goccia di rugiada
Una piccola goccia di rugiada
sarò per te fino al mattino
sono arrivata da molto lontano
per starti tutta la notte vicino
ti ho accarezzato i capelli
e ho segnato dolcemente
tutti i lineamenti del tuo viso
e mi sono fermata sulle tue calde
labbra fino allo spuntar del mattino..
Un leggero battito d'ali
mio dolce capitano
il mio cuore ha messo le ali
e ogni volta che ti sente vicino
ha un leggero battito d'ali
quasi a voler fermare il tempo
e che quei dolcissimi istanti
non finissero mai
ma poi con un leggero battito d'ali
si innalza nel cielo blu
e coglie la stella più bella e luminosa
per portarla da te
affinchè illumini la tua notte
perchè tu possa vedere
quel battito d'ali che mi porta via da te
ogni mattina
Dolce Capitano
mio dolcissimo capitano
anche quest'anno è arrivato il Natale
per me quest'anno è molto speciale
perchè ho conosciuto te
così dolce e sensibile
così fiero e intelligente
con te vicino mi sento
come una dolce sinfonia di note
che inneggiano allegramente
all'amore e alla vita
con te vicino mi sento
come i tasti di un pianoforte
su cui vorrei che facessi correre le tue
dolcissime e delicatissime mani
a te persona meravigliosa vanno
i miei auguri più sinceri
Un dolce pensiero.....
sul calar della sera il mio cuore
prende le sembianze di un fiore
tenero e delicato
che una leggera brezza marina
fa volare fino a Te
mio dolce arcangelo
per posarsi sul tuo viso
e piano piano scivolare fino
al tuo cuore che con la sua dolce musica
lo tiene vivo fino al mattino
perchè possa di nuovo tornare da me...
e perchè io possa appena sveglia
di nuovo pensare a Te.
Sinfonia al chiaro di luna
Passeggiando per le sinuose colline
eravamo io e te
la mia mano nella tua
arrivati sotto un grande albero di noci
ci fermammo a guardare la luna
grande e imponete sopra di noi
che sembrava sussurrarci
una dolce melodia di sentimenti e passione
di poesia e di delicate noti soffuse
quasi a voler essere
un meraviglioso sottofondo musicale
al nostro incontro
mentre i nostri sguardi si incrociavano
per l'ultimo bacio della buonanotte
la luna delineava il contorno del tuo viso
facendolo sembrare il volto di un bellissimo angelo.
La Tua Essenza
La percepisco mentre vado al lavoro
mentre sono tra la gente
La tua essenza di arance
mi entra nell'anima
e mi sembra di oltrepassare
quella linea sottile che divide
il sogno dalla realtà
il desiderio dalla fantasia
e mi ritrovo seduta su uno scoglio
in mezzo al mare
e nell'aria quel profumo agrumato della
tua essenza che non mi abbandona mai
spalanco le mie braccia verso l'orizzonte
verso l'infinito
verso di te
e sogno un lungo bacio appassionato
e la tua essenza che mi appartiene.
Magica Armonia
Armonia di suoni..luci e colori
siamo così due anime che si contemplano
e si proiettano nello stesso sogno
per arrivare la dove i nostri sensi
si sovrappongono e si uniscono
in una danza armoniosa
i nostri corpi al ritmo incalzante
dei nostri desideri
si uniscono in un unico corpo
sinuoso ed elegante
che volteggiando leggiadro tra le stelle
si veste dei suoni
delle luci e dei colori che lo circonda
trasformandosi come per incanto
in una creatura così bella e perfetta
da chiamarsi Armonia.
Come una danza
Il mio cuore batte per te e
la mia anima volteggia tra le stelle
con la speranza di ritrovarsi
avvolta dal tuo sguardo
dolce e sensibile
e protetta dalle tue mani calde
mentre ti penso le mie mani scorrono tra i capelli
una soffice brezza mi sospinge verso il confine del mondo
oltre il quale ci sei solo tu...
ed io mi lascio trasportare quasi passivamente
sapevo che ciò che mi attendeva
era il più bel sogno che potessi desiderare
poter sentire ancora e ancora il tuo cuore battere
in perfetta armonia con il mio
appoggiata al tuo petto
ascoltando la dolce soffusa melodia del tuo cuore
danzando tra le stelle
trasformandomi per un solo istante
nella tua dolce gheisha.
Il mio sogno più grande
Il mio sogno più grande è poter
contribuire a costruire un mondo migliore
un mondo dove i bimbi possono giocare liberi e spensierati
un mondo che sa prendersi cura di tutte le persone
deboli e indifese
un mondo dove libertà e giustizia trionfano sempre
ecco questo è il mondo che vorrei
che vorrei dare a mio figlio
che vorrei dare a tutte le persone che amo
sarebbe il mio regalo ideale per te
mio dolcissimo capitano.
Un giorno d'autunno
In un fresco pomeriggio d'autunno
ti ho preso per mano e portato
la dove il cielo e la terra formano
una magnifica aurora di colori
e di forme selvatiche
arrivati in cima alla collina
che separa le vigne dei miei nonni
dal bosco selvaggio e indomabile che le circonda
ti ho sussurrato all'orecchio
lasciati guidare dai tuoi sensi
mio dolce capitano
lascia che questi profumi e suoni della terra
ti entrino nell'anima
e arrivino fino al tuo cuore
che sazio di queste meraviglie
si senta felice e amato
il vento ci soffiava in viso la sua forza e la sua potenza
dopo esserci scambiati uno sguardo
d'intesa abbiamo iniziato a correre
verso un punto in cui il cielo toccava la terra
e li avremmo unito le nostre anime
desiderose solo di stare insieme.
Come saprei
Come saprei parlarti di me
mio dolce Amico
raccontarti quello che sento
quello che ho nel cuore
vorrei dirti tante cose
raccontarti i miei segreti
le mie emozioni i miei desideri
e i miei progetti per il futuro
come saprei farlo se solo il vento
portasse la mia flebile voce fino a te
come saprei sussurarti all'orecchio
senza parole ti direi tante cose.
Sensazioni
Leggendo i tuoi magnifici scritti
io mi sento così
come nell'immagine
completamente vulnerabile e senza difese
che strano effetto mi fai
dolce capitano
con dolcezza e avidità assaporo
ogni tua parola
ogni tua singola lettera
cercando di percepire tra le righe
le tue emozioni
le tue sensazioni
e mi sento come se tu fossi qui
sento il tuo calore
invadermi l'anima
una fremito e un brivido mi percorrono
dalla schiena alla gola
sento il mio cuore battere sempre più forte
faccio quasi fatica a respirare
ma non riesco a fermarmi
le tue parole diventano gesti
e le mie sensazioni diventano indomabili
in un turbinio di felicità e timore
di euforia e un pizzico di malinconia
mi scopro intimamente debole e fragile
e infine impregnata di piacere
seguito a leggere ancora e ancora
senza mai saziarmi di te
che bella sensazione
mi hai donato ancora una volta.
La piccola rosa
Giaceva su un prato verde
smossa di tanto in tanto
da una leggera brezza estiva
quando all'orizzonte comparve
una figura vestita di sole
eri tu mio capitano
venuto da così lontano
per ammirare la tua piccola rosa
avvicinandoti piano piano
hai iniziato a delinearne i
delicati contorni con le tue labbra calde
e poi con le tue dolcissime mani
l'hai racchiusa nel tuo palmo
per proteggerla
e per poterla amare fino in fondo
il tuo cuore sapeva
che quella piccola rosa aspettava proprio te
e nel giorno della sua massima fioritura
sei venuto per coglierne tutto il miele
che ti avrebbe donato.
Notte senza luna
Notte buia senza luna
e il silenzio mi dilania l'anima
come una foglia abbandonata al vento
fluttuo nell'aria
c'è una vecchia casa abbandonata
e la tua immagine riflessa in un vetro
mi guardi ma non sai cosa dire
il tuo volto triste
mi rattrista ancor di più
ora il tuo viso si riflette
in quella poca acqua in fondo
a un vecchio pozzo
siamo soli
siamo vicini
eppure così lontani
mi manchi
in lontananza l'eco di una preghiera
è la mia
dolce luna torna da me
allontana da noi questo dolore
Nel campo di grano
Ho visto la sagoma del tuo corpo
avvicinarsi sempre più
ma io in quel momento
volevo giocare un pò prima
ho iniziato a correre
così ci siamo prima persi
ma sentivo la tua voce in lontananza
che mi chiamava
e il mio corpo che ti desiderava
sempre di più
così alla fine ci siamo ritrovati
abbracciati stretti uno nell'altro
hai afferrato la mia testolina
con le tue mani
ci siamo baciati
così a lungo che si è fatta sera
le tue mani percorrevano il mio corpo
e le mie il tuo con una insaziabile voglia di scoprirlo
e esplorarlo in ogni sua parte..
ma quando la sera divenne notte
tutto svanì
lasciando solo il ricordo
di un incontro magico
in un campo di grano.
Edited by monica.71, 08 April 2008 - 11:42:17.
#257
Posted 30 December 2007 - 21:50:18
1. Siamo ciò che pensiamo.
Tutto ciò che siamo è prodotto dalla nostra mente.
Ogni parola o azione che nasce da un pensiero torbido è seguita dalla sofferenza,
come la ruota del carro segue lo zoccolo del bue.
2. Siamo ciò che pensiamo.
Tutto ciò che siamo è prodotto dalla nostra mente.
Ogni parola o azione che nasce da un pensiero limpido è seguita dalla gioia,
come la tua ombra ti segue, inseparabile.
3. «Mi ha insultato, mi ha aggredito, mi ha ingannato, mi ha derubato.»
Se coltivi questi pensieri vivi immerso nell'odio.
4. «Mi ha insultato, mi ha aggredito, mi ha ingannato, mi ha derubato.»
Abbandonando questi pensieri ti liberi dell'odio.
5. In questo mondo l'odio non può porre fine all'odio.
Solo l'amore è capace di estinguere l'odio.
Questa è la legge eterna.
6. In questo mondo tutti siamo destinati a morire.
Ricordandotene, come puoi serbare rancore?
7. Con la stessa facilità con cui il vento sradica un fragile albero
le tentazioni trascinano chi è alla ricerca del piacere, chi è avido, pigro e debole.
8. Ma, come il vento non riesce ad abbattere una montagna,
nessuna tentazione scuote chi è desto, energico, fiducioso e vive semplicemente.
9. Se la tua mente non è limpida, se sei insincero e incapace di controllarti, invano indossi l'abito giallo.
10. Se la tua mente è limpida, se sei sincero e padrone di te, ben ti si addice l'abito giallo.
11. Confondendo l'essenziale e l'inessenziale perdi di vista la tua vera natura
e coltivi vani desideri.
12. Riconoscendo l'essenziale come tale e l'inessenziale come tale
ritrovi la tua vera natura e arrivi all'essenza.
13. Come la pioggia penetra in una capanna il cui tetto non è ben impagliato,
così le passioni si insinuano in una mente inconsapevole.
14. Ma una mente consapevole è come una capanna dal tetto ben impagliato.
15. Chi fa del male soffre in questo mondo e nell'altro.
16. Chi fa del bene gioisce in questo mondo e nell'altro.
17. Chi fa del male soffre in questo mondo e nell'altro.
Soffre contemplando il male che ha fatto e ancora di più soffre scendendo nell'oscurità.
18. Chi fa del bene gioisce in questo mondo e nell'altro.
Gioisce contemplando il bene che ha fatto e ancora di più gioisce innalzandosi nella luce.
19. Chi recita a memoria le scritture, ma non le mette in pratica,
è come un mandriano che conta le vacche altrui.
Costui non è partecipe della vita dello spirito.
20. Ma se, pur conoscendo solo una piccola parte delle scritture,
pratichi il dharma, abbandoni le passioni, l'odio e le illusioni,
coltivi la saggezza e la serenità, non hai desideri né in questo mondo né nell'altro,
allora veramente sei partecipe della vita dello spirito.
Iosto'conChiara
Quando le voci in te parlano di fine;
quando la mente dice che hai perduto;
quando credi che sia impossibile;
eppure prosegui,ti sollevi sulla tua Spada;
e fai ancora un altro passo;
Lì è dove termina l'Uomo;
Lì è dove comincia Dio.
Mentre si aspettano future ricerche è importante per prima cosa non
nuocere.
Non è vero che i giorni di pioggia sono i più brutti, sono gli unici in cui puoi camminare a testa alta anche se stai piangendo.
"Nessun Medico può dire che una malattia é Incurabile.
Affermarlo é come offendere Dio, la Natura e disprezzare il Creato.
Non esiste malattia, per quanto terribile possa essere,
per la quale Dio non abbia una cura corrispondente".
Paracelso
“Questa realtà è solo un sogno di cui siamo convinti!”
Mio collegamento
Per quanto riguarda l'ipotesi che la CFS possa essere una forma di Depressione Mentale,tutti gli studi hanno contraddetto tale approccio.Per citare un solo ma importante rilievo clinico:i livelli di Cortisolo sono molto bassi nella CFS,al contrario di quelli alterati verso l'alto della Sindrome Depressiva.
Allora, se capiamo che siamo responsabili di ciò che viviamo, già questo cambia del tutto la visione delle cose.
Livello anormalmente alto o basso di cAMP causa difetti di apprendimento e di capacità di memoria,in generale.
Sul cAMP ci sarebbero molte cose da dire al fine di una buona memoria e cognitività,forse lo faro' un giorno sul mio topic,tempo permettendo,ora voglio solo ripetere una verità a cui sono arrivato da qualche anno,aumentare il cAmp nei giovani comporta un miglior apprendimento e memoria,accade l'inverso nelle persone adulte o anziane.Quindi il cervello dei giovani si comporta all'opposto dei cervelli dei vecchi ed anziani questo avviene anche negli animali da laboratorio,questo spiega anche tutta la diatriba sulla Cannabis terapeutica..........negativa nei giovani un toccasana negli anziani,perchè comporta una diminuzione,appunto,del cAmp e quindi potenzia la comunicazione tra neuroni e quindi la memoria,apprendimento e cognitività,mal ridotti nella CFS/ME,fibromialgia,MCS,MBS,ed altre......
https://www.youtube....h?v=ICjFAa2ZbIY
#258
Posted 31 December 2007 - 00:44:40
UnaBarcaDiNomeVita.mp3
........................................................................................
Le mie compagne di "NON VITA ":Fibromialgia primaria diagnosi fatta nel 2004 sintomi:
astenia ingravescente,tremori agli arti superiori,parastesie agli arti inferiori,mialgie diffuse, facile affaticabilità, colon irritabile.
Durante gli accertamenti x la diagnosi definitiva abbiamo scoperto: extrasistolia ventricolare frequente con insufficienza mitralica, faringite cronica dovuta all'ernia iatale, modesta sclerosi della sincrodosi sacro iliaca sx e cervicodiscoartrosi C5-C6...A L4-L5 lieve protusione circonferenziale del disco senza effetti compressivi in sede intraspinale...tiroide autoimmune...
A L5-S1 protusione del disco in sede centrale paracentrale di sn
In cura con antidepressivo (usato come inibitore/ricaptatore della serotonina) citalopram da 20mg, miorilassanti,antiinfiammatori e antidolorifici al bisogno...invalidità riconosciuta"SOLO"20%
13/03/2011aggiornamento da circa un anno e mezzo sto meglio i sintomi tipo asteniae tremori non li ho più e devo dire che ho anche molta meno affaticabilità!!!
Ho fatto "cure" alternative tipo reiki...stimolazione neurale..mediatazione...parlato con il MIO interiore e da febbraio riesco ad andare in palestra dove ho trovato un fisoterapista attento che mi fa fare esercizi "compatibili" con le mie patologie...
...................................................................................
#259
Posted 01 January 2008 - 17:59:25
#260
Posted 05 January 2008 - 13:06:28
Il maestro sentenziò:
- Se la pietra dicesse: "Una pietra non può costruire una casa",
non si avrebbero case.
E se la goccia dicesse: "Una goccia non può formare un fiume",
non si avrebbero fiumi.
E se il chicco di grano dicesse: "Una spiga non può fare un campo",
non si avrebbe raccolto.
E se l'essere umano dicesse: "Un gesto d'amore non può salvare l'umanità",
non si avrebbero mai né giustizia, né pace, né dignità, né felicità sulla terra. -
#261
Posted 10 January 2008 - 13:43:12
Questa è la storia di quattro fratelli di nome:
Ognuno, Qualcuno, Chiunque e Nessuno.
C'era da fare un lavoro importante e a
Ognuno fu chiesto di farlo.
Chiunque era sicuro che
Qualcuno l'avrebbe fatto,
ma Nessuno lo fece.
Qualcuno si arrabbiò a causa di ciò
Perché era un lavoro di Ognuno.
Ma Ognuno aveva pensato che
Chiunque avrebbe potuto farlo;
Nessuno si rese conto
che Ognuno non l'avrebbe fatto.
Andò a finire che Ognuno biasimò Qualcuno,
quando Nessuno fece ciò che
Chiunque avrebbe potuto fare.
Morale: se Ognuno facesse quel che dovrebbe fare,
se Qualcuno desse una mano,
se si avesse fiducia in Chiunque,
Nessuno criticherebbe,
ed il lavoro sarebbe fatto presto,
bene e in allegria.
#262
Posted 20 January 2008 - 04:10:02
Ero passato mendicando di porta in porta sulla strada del villaggio quando la tua carrozza d’oro apparve di lontano simile ad uno splendido sogno e io ammiravo la tua bellezza, o Re dei Re. Le mie speranze si esaltarono e pensai: "I giorni cattivi sono finiti." E già mi tenevo pronto nell’attesa di elemosine spontanee e di ricchezze sparpagliate ovunque nella polvere. La carrozza si fermò lì dove ero io. Il tuo sguardo cadde su di me mentre scendevi sorridendo. Capii che la fortuna della mia vita era finalmente arrivata.
Subito stendesti la destra e mi dicesti: "Che hai da darmi?" Ma che gioco irreale stavi facendo tu, Re, nel tendere la mano ad un mendicante come me, per chiedere l’elemosina! Ero confuso e rimasi perplesso; poi tolsi dalla mia bisaccia un piccolo chicco di grano e te lo diedi.
Ma quanto fu grande la mia sorpresa, quando alla fine del giorno trovai un piccolo grano d’oro tra i grani che mi ero tenuto stretto per poter mangiare!
Piansi amaramente e pensai: "Perché non ebbi il coraggio di dare tutto!"
R. Tagore
#263
Posted 24 January 2008 - 20:57:10
Un giorno, un non vedente era seduto sul gradino di un marciapiede con un cappello ai suoi piedi e un pezzo di cartone con su scritto:«Sono cieco, aiutatemi per favore».
Un pubblicitario che passava di lì si fermò e notò che vi erano solo alcuni centesimi nel cappello. Si chinò e versò della moneta, poi, senza chiedere il permesso al cieco, prese il cartone, lo girò e vi scrisse sopra un'altra frase.
Al pomeriggio, il pubblicitario ripassò dal cieco e notò che il suo cappello era pieno di monete e di banconote. Il non vedente riconobbe il passo dell'uomo e gli domandò se era stato lui che aveva scritto sul suo pezzo di cartone e soprattutto che cosa vi avesse annotato. Il pubblicitario rispose: "Nulla che non sia vero, ho solamente riscritto la tua frase in un altro modo". Sorrise e se ne andò. Il non vedente non seppe mai che sul suo pezzo di cartone vi era scritto:"Oggi è primavera e io non posso vederla".
"E' proprio la possibilità di realizzare un sogno che rende la vita interessante"
(Paulo Coelho)
#264
Posted 30 January 2008 - 12:27:31
Uno psicologo mi ha detto: " Ci sono molte persone sensibili che soffrono atrocemente nella vita.Una parola cattiva, un pettegolezzo, un contrattempo, una qualsiasi avversità, le feriscono.
Vorrebbero soffrire meno, accettare gli eventi con distacco, non crogiolarsi nel loro tormento, ma non ci riescono. E' come se avessero nell'animo un orecchio acutissimo, che avverte perfino i sospiri.
Si dolgono di questo, ma anche se ne compiacciono. Infatti, è meglio avere un buon orecchio, piuttosto che essere sordi".
Ecco un'osservazione importante: o si "sente" la vita o si è sordi".
Nel primo caso si soffre (si gode) con la massima intensità; nel secondo si passa attraverso gli anni attoniti, come persone senza orecchie in una folla urlante. Ma poiché la vita è breve, eppur sempre interessante, vale la pena di "sentirla".
A me è piaciuto molto; un abbraccio
Barbara
Edited by barby, 30 January 2008 - 12:29:13.
#265
Posted 16 February 2008 - 13:29:32
(Michel Quoist)
Il muratore posava il mattone sul letto di cemento.
Con gesto preciso della sua cazzuola vi gettava una copertura,
e senza chiedergli il parere posava su un nuovo mattone.
A vista d'occhio le fondamenta salivano,
la casa poteva elevarsi alta e solida per ospitare uomini.
Ho pensato, Signore, a quel povero mattone interrato
nella notte alla base del grande edificio:
nessuno lo vede ma lui fa il suo lavoro
e gli altri hanno bisogno di lui.
Signore, non conta che io sia in cima alla casa
o nelle fondamenta, purché io sia fedele,
al mio posto, nella Tua Costruzione.
#266
Posted 24 February 2008 - 01:56:50
Vi dispiace molto se ve le propongo? poi ditemi se vi piacciono o no !
La prima si intitola .
Il sogno.
Bambina,
correvo a braccia spalancate
su di un prato d'erba verde
profumato.
Il vento d'Aprile
carezzava i miei capelli dorati
avvolti dalla tiepida luce
di un sole primaverile.
Margherite
viole ed asfodeli
mi condussero lungo un sentiero
sino a un bosco incantato.
esili fatine
mi preser per mano
danzammo
tra mille profumi e lievi battiti d'ali.
questa poesia è riferita a un sogno che feci alcuni mesi fa,la cosa straordinaria è che sentivo devvero i profumi circostanti e soprattutto il calore del sole.
Se nn mi prendete a uova in faccia ne proporrò altre,grazie a tutti
Raffaella
(Proverbio turco)
#267
Posted 25 February 2008 - 13:33:28
LE NOSTRE PAROLE
Misura le tue parole con il metro della cortesia, del sentimento e della gratitudine.
Meno cose diciamo e di meno dovremo pentirci. La natura sapeva ciò che faceva quando ci diede due orecchie e una lingua sola.
L'interesse, parlando, nasce se riusciamo a far sentire importante il nostro interlocutore. Ciò è possibile dicendo meno cose e chiedendone di più.
Una lingua incontrollata, anche una sola parola sbagliata, possono distruggere la felicità di una intera vita.
Per prevenire l'atteggiamento critico, sarcastico o ironico:
invita critiche e pareri, dai i meritati riconoscimenti.
riconosci subito i tuoi errori e non esitare mai a dire: "Mi dispiace".
trova un accordo il più presto possibile, ogni momento di ritardo non farà che aggiungere legna al fuoco della discordia.
Per concludere ecco una serie di regole per una buona conversazione:
Guarda in faccia il tuo interlocutore.
Sii un buon ascoltatore.
Non interrompere.
Sii comprensivo.
Modula il tono di voce.
Evita sgradevoli riferimenti al passato.
Dai consigli solo quando ti sono richiesti.
Applaudi ciò che gradisci ed ignora ciò che non ti piace.
Custodisci le tue parole e le tue parole custodiranno te.
S. L. Katzoff
#268
Posted 25 February 2008 - 21:17:03
(Proverbio turco)
#269
Posted 25 February 2008 - 22:41:04
Raffa se ci dispiace? Scrivi scrivi, condividere anche queste cose lo trovo molto bello, a noi può farci solo piacere Grazieeeee
P.S. fantastico sognare a colori e sentire profumi! A me capita non molto spesso, però quando accade è una belissima sensazione che ricordo a lungo
Amministrazione CFSitalia
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"Il senso della vita
è dare senso alla vita”
(R.Steiner)
#270
Posted 01 March 2008 - 20:40:37
Non dite, “Ho trovato la verità”, ma piuttosto “Ho trovato una verità”
Non dite, “Ho trovato il sentiero dell’anima”, dite piuttosto, “Sul mio sentiero ho incontrato l’anima in cammino”.
Poiché l’anima cammina su tutti i sentieri,
L’anima non va su di una linea, e non cresce come una canna.
L’anima si svolge in mille petali come un fiore di loto.
Il vostro corpo è l’arpa della vostra anima,
E tocca a voi di trarne dolci armonie o confusi suoni.
Amministrazione CFSitalia
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"Il senso della vita
è dare senso alla vita”
(R.Steiner)
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