PROVA CON UNA POESIA, UNA FAVOLA, UN BRANO......
#151
Inviato 27 gennaio 2007 - 10:37:17
per la tua libertà bastano le mie ali.
Dalla mia bocca arriverà fino al cielo
ciò che stava sopito sulla tua anima.
E' in te l'illusione di ogni giorno.
Giungi come la rugiada sulle corolle.
Scavi l'orizzonte con la tua assenza.
Eternamente in fuga come l'onda.
Ho detto che cantavi nel vento
come i pini e come gli alberi maestri delle navi.
Come quelli sei alta e taciturna.
E di colpo ti rattristi, come un viaggio.
Accogliente come una vecchia strada.
Ti popolano echi e voci nostalgiche.
Io mi sono svegliato e a volte migrano e fuggono
gli uccelli che dormivano nella tua anima.
Neruda
#152
Inviato 28 gennaio 2007 - 11:54:15
Si chiama amore ogni superiorità, ogni capacità di comprensione,
ogni capacità di sorridere nel dolore.
Amore per noi stessi e per il nostro destino, affettuosa adesione
a ciò che l'Imperscrutabile vuole fare di noi anche quando
non siamo ancora in grado di vederlo e di comprenderlo -
questo è ciò a cui tendiamo.
Herman Hesse
#153
Inviato 29 gennaio 2007 - 10:14:06
Capo Tecumseh
(1768 - 1813)
Nazione Shawnee
#154
Inviato 29 gennaio 2007 - 12:45:56
Un vecchio rabbino domando' una volta ai suoi allievi da che cosa si potesse riconoscere il momento preciso in cui finiva la notte e cominciava il giorno.
"Forse da quando si puo' distinguere con facilita' un cane da una pecora?".
"No", disse il rabbino.
"Quando si distingue un albero di datteri da un albero di fichi?".
"No", ripete' il rabbino.
"Ma quand'e', allora?", domandarono gli allievi.
Il rabbino rispose: "E' quando guardando il volto di una persona qualunque, tu riconosci un fratello o una sorella. Fino a quel punto e' ancora notte nel tuo cuore!".
(Bruno Ferrero: Il Canto del Grillo)
#155
Inviato 30 gennaio 2007 - 10:41:17
Ogni volta in cui, crescendo, avrai voglia di cambiare le cose sbagliate in cose giuste, ricordati che la prima rivoluzione da fare è quella dentro se stessi, la prima e la più importante.
Lottare per un'idea senza avere un'idea di sé è una delle cose più pericolose che si possano fare.
Ogni volta che ti sentirai smarrita, confusa, pensa agli alberi, ricordati del loro modo di crescere.
Ricordati che un albero con molta chioma e poche radici viene sradicato al primo colpo di vento, mentre in un albero con molte radici e poca chioma la linfa scorre a stento.
Radici e chioma devono crescere in egual misura, devi stare nelle cose e starci sopra, solo così potrai offrire ombra e riparo, solo così alla stagione giusta potrai coprirti di fiori e di frutti.
E quando poi davanti a te si apriranno tante strade e non saprai quale prendere, non imboccarne una a caso, ma siediti e aspetta.
Respira con la profondità fiduciosa con cui hai respirato il giorno in cui sei venuta al mondo, senza farti distrarre da nulla, aspetta e aspetta ancora. Stai ferma, in silenzio, e ascolta il tuo cuore.
Quando poi ti parla, alzati e va' dove lui ti porta.
Susanna Tamaro
#156
Inviato 31 gennaio 2007 - 10:42:51
Mi svegliai in preda ad un terrore folle: avevo perso la mia anima, qualcuno o qualcosa, non saprei dirlo, me l'aveva rubata. Improvvisamente mi trovai completamente solo ad affrontare il giorno nascente, per la prima volta mi sentivo veramente abbandonato. Aprii gli occhi, ma non vidi niente e nessuno. Accesi una luce, ma la luce non c'era, o non la vedevo. Che cosa è successo, mi chiesi. Che cosa faccio ora continuai a domandarmi, la luce non c'è se ne andata insieme alla mia anima. Provai a chiamare gli amici, ma neanche loro risposero. Passò del tempo, ma non saprei dire quanto perché non c'era più il giorno, solo notte buia intorno a me. Ero senza forze e pensai di non poterne più venir fuori e che ormai la vita, se così si può chiamare senza l'anima, fosse giunta alla fine: non c'era più una via di uscita. Piansi lacrime amare, ma ad un tratto, tra le lacrime, mi sembrò di scorgere una luce. Si era una fioca luce appena visibile tra la nebbia del dolore, ma c'era, seppur lontanissima: ma c'era. Inizia a camminare verso di essa, mi sembrava che più camminassi e più essa si allontanasse. Passarono ore, poi giorni, poi settimane ma alla fine giunsi di fronte a quella luce. Altro non era che una piccola candela posata su di un foglio di carta con su scritto: SPERANZA.
Maurizio
#157
Inviato 31 gennaio 2007 - 17:02:28
ho incontrato il mare,
l'ho visto,
odorato,
assaporato con le labbra, la pelle, le ossa,
sinche' si e' trasformato in un'onda che dal cuore si e' propagata al cervello
e si e' insediata fra il presente e il ricordo.
ho riscoperto cosi' di essere pesce di questo mare,
foglia di questo lentischio,
granello di questa sabbia.
Le mie molecole sono legate insieme da questi odori,
sono nate in questa luce,
io sono della stessa sostanza millenaria di questo calcare,
sono risultato di una evoluzione che ha qui il suo significato.
Avrei sussurato di gioia,
ho riso di tenerezza,
vorrei penetrare in questa terra e dormire nella sua aridita'.
Il rimpianto ha accolto la gioia ed insieme hanno nutrito ancora la nostalgia.
"tu cerchi la risposta, ma non devi cercare fuori la risposta, la risposta è dentro di te, e però è sbagliata!" Quelo
#158
Inviato 01 febbraio 2007 - 09:42:26
Il silenzio della solitudine mette a nudo il loro essere, ed essi vorrebbero fuggirlo.
E vi sono quelli che, senza consapevolezza o prudenza, parlano di verità che non comprendono.
E quelli invece che hanno dentro di sé la verità, ma non la esprimono in parole.
Nel loro petto lo spirito dimora in armonico silenzio.
Khalil Gibran
#159
Inviato 02 febbraio 2007 - 12:30:51
Molti anni or sono, un pellegrino calcando continuamente i sentieri della verità, in un momento di profonda mortificazione incontrò un saggio eremita, ed in quel frangente, a lui si rivolse come in uno sfogo dell’anima con queste parole: perdonatemi signore, ho smarrito la strada, come posso salvarmi? Sono un essere vile!
Il vecchio saggio, conosceva profondamente l’animo umano e avendo scrutato nel profondo del cuore il suo interlocutore, a lui così si rivolse: vai, cerca, trova e portami qualcosa ancor più vile di te!
Il pellegrino partì, si mise a cercare a destra e a manca ma, nulla valsero le sue ricerche, non trovò nulla che fosse pari o superiore alla sua viltà ma, un giorno, notando i propri escrementi, si fece strada nella sua mente che, finalmente avesse trovato un qualcosa peggiore di se stesso.
Con umiltà, si apprestò alla raccolta per portarli al vecchio saggio ma, all’improvviso, chinandosi verso di essi, sentì una voce che a lui così si rivolse: Non mi toccare tu sei un contaminato! Mentre un tempo io fui uno squisito fagiano preparato con miele, latte e dolci mandorle, degno di essere presentato agli altari sacri, quale offerta al Divino. Purtroppo il destino, ha permesso che il mio contatto con te mi riducesse quale ora io sono per cui ora la gente vedendomi fugge tappandosi il naso e questo per una volta sola! Per cui ora ti chiedo: Non toccarmi una seconda, non so cosa potrebbe succedermi!Il Pellegrino capì allora quale fosse la vera umiltà e, poté allora proseguire il suo cammino con la certezza di poter finalmente raggiungere un altro grado di perfezione.
Il progresso, la verità, si manifesta alle persone di spirito semplice, alla semplicità dell’anima ogni cosa si rivela ma, facciamo attenzione, cerchiamo di essere persone pie, non idiote. Molti fanno esibizione di umiltà dicendo:non sono che un essere strisciante nella polvere ma, dicendo questo si finisce per diventare deboli di spirito quanto l’essere strisciante stesso.
Non lasciamo mai entrare lo scoraggiamento nel nostro cuore né la disperazione sul nostro cammino, esse sono i maggiori ostacoli al nostro camminare.
Ciò che l’essere umano pensa, spesso lo diviene
#160
Inviato 02 febbraio 2007 - 13:29:36
Un bambino voleva conoscere Dio.
Sapeva che era un lungo viaggio arrivare dove abita Dio,
ed è per questo che un giorno mise dentro al suo cestino dei dolci,
marmellata e bibite e cominciò la sua ricerca.
Dopo aver camminato per trecento metri circa,
vide una anziana seduta su una panchina nel parco.
Era sola e stava osservando alcune colombe.
Il bambino gli si sedette vicino ed aprì il suo cestino.
Stava per bere la sua bibita quando gli sembrò che la vecchietta avesse
fame,
ed allora le offrì uno dei suoi dolci.
La vecchietta riconoscente accettò e sorrise al bambino.
Il suo sorriso era molto bello,
tanto bello che il bambino gli offrì un altro dolce per vedere di nuovo il
suo sorriso.
Il bambino era incantato!
Si fermò molto tempo mangiando e sorridendo.
Al tramonto il bambino, stanco, si alzò per andarsene,
però prima si volse indietro, corse verso la vecchietta e la abbracciò.
Ella, dopo averlo abbracciato,
dette il più bel sorriso della sua vita.
Quando il bambino arrivò a casa sua ed aprì la porta, la sua mamma
fu sorpresa nel vedere la sua faccia piena di felicità e gli chiese:
"Figlio, cosa hai fatto che sei tanto felice?"
Il bambino rispose: "Oggi ho fatto merenda con Dio!".
E prima che sua mamma gli dicesse qualche cosa aggiunse:
"E sai? Ha il sorriso più bello che ho mai visto!".
Anche la vecchietta arrivò a casa raggiante di felicità.
Suo figlio restò sorpreso per l'espressione di pace stampata sul suo volto
e le domandò:
"Mamma, cosa hai fatto oggi che ti ha reso tanto felice?".
La vecchietta rispose: "Oggi ho fatto merenda con Dio, nel parco!".
E prima che suo figlio rispondesse, aggiunse:
"E sai? È più giovane di quel che pensavo!".
#161
Inviato 03 febbraio 2007 - 10:26:43
I bambini imparano ciò che vivono.
Se un bambino vive nella critica impara a condannare.
Se un bambino vive nell'ostilità impara ad aggredire.
Se un bambino vive nell'ironia impara ad essere timido.
Se un bambino vive nella vergogna impara a sentirsi colpevole.
Se un bambino vive nella tolleranza impara ad essere paziente.
Se un bambino vive nell'incoraggiamento impara ad avere fiducia.
Se un bambino vive nella lealtà impara la giustizia.
Se un bambino vive nella disponibilità impara ad avere una fede.
Se un bambino vive nell'approvazione impara ad accettarsi.
Se un bambino vive nell'accettazione e nell'amicizia impara a trovare l'amore nel mondo.
Doret's Law Nolte
#162
Inviato 04 febbraio 2007 - 10:27:54
non è di essere inadeguati.
La nostra paura più profonda,
è di essere potenti oltre ogni limite.
E' la nostra luce, non la nostra ombra,
a spaventarci di più.
Ci domandiamo: " Chi sono io per essere brillante, pieno di talento, favoloso? "
In realtà chi sei tu per NON esserlo?
Siamo figli di Dio.
Il nostro giocare in piccolo,
non serve al mondo.
Non c'è nulla di illuminato
nello sminuire se stessi cosicchè gli altri
non si sentano insicuri intorno a noi.
Siamo tutti nati per risplendere,
come fanno i bambini.
Siamo nati per rendere manifesta
la gloria di Dio che è dentro di noi.
Non solo in alcuni di noi:
è in ognuno di noi.
E quando permettiamo alla nostra luce
di risplendere, inconsapevolmente diamo
agli altri la possibilità di fare lo stesso.
E quando ci liberiamo dalle nostre paure,
la nostra presenza
automaticamente libera gli altri.
Nelson Mandela
#163
Inviato 05 febbraio 2007 - 13:20:30
Se fai il bene, ti attribuiranno
secondi fini egoistici
non importa, fa' il bene.
Se realizzi i tuoi obiettivi,
troverai falsi amici e veri nemici
non importa realizzali.
Il bene che fai verrà domani
dimenticato.
Non importa fa' il bene
L'onestà e la sincerità ti
rendono vulnerabile
non importa, sii franco
e onesto.
Dà al mondo il meglio di te, e ti
prenderanno a calci.
Non importa, dà il meglio di te
Madre Teresa di Calcutta
#164
Inviato 06 febbraio 2007 - 13:47:07
E crescendo impari che la felicità non e' quella delle grandi cose.
Non e' quella che si insegue a vent'anni, quando, come gladiatori si combatte il mondo per uscirne vittoriosi...
La felicità non e' quella che affanosamente si insegue credendo che l'amore sia tutto o niente,...
non e' quella delle emozioni forti che fanno il "botto" e che esplodono fuori con tuoni spettacolari...,
la felicità non e' quella di grattacieli da scalare, di sfide da vincere mettendosi continuamente alla prova.
Crescendo impari che la felicità e' fatta di cose piccole ma preziose....
...e impari che il profumo del caffe' al mattino e' un piccolo rituale di felicità, che bastano le note di una canzone, le sensazioni di un libro dai colori che scaldano il cuore, che bastano gli aromi di una cucina, la poesia dei pittori della felicità, che basta il muso del tuo gatto o del tuo cane per sentire una felicità lieve.
E impari che la felicità e' fatta di emozioni in punta di piedi, di piccole esplosioni che in sordina allargano il cuore, che le stelle ti possono commuovere e il sole far brillare gli occhi,
e impari che un campo di girasoli sa illuminarti il volto, che il profumo della primavera ti sveglia dall'inverno, e che sederti a leggere all'ombra di un albero rilassa e libera i pensieri.
E impari che l'amore e' fatto di sensazioni delicate, di piccole scintille allo stomaco, di presenze vicine anche se lontane, e impari che il tempo si dilata e che quei 5 minuti sono preziosi e lunghi più di tante ore,
e impari che basta chiudere gli occhi, accendere i sensi, sfornellare in cucina, leggere una poesia, scrivere su un libro o guardare una foto per annullare il tempo e le distanze ed essere con chi ami.
E impari che sentire una voce al telefono, ricevere un messaggio inaspettato, sono piccolo attimi felici.
E impari ad avere, nel cassetto e nel cuore, sogni piccoli ma preziosi.
E impari che tenere in braccio un bimbo e' una deliziosa felicità.
E impari che i regali più grandi sono quelli che parlano delle persone che ami...
E impari che c'e' felicità anche in quella urgenza di scrivere su un foglio i tuoi pensieri, che c'e' qualcosa di amaramente felice anche nella malinconia.
E impari che nonostante le tue difese,
nonostante il tuo volere o il tuo destino,
in ogni gabbiano che vola c'e' nel cuore un piccolo-grande
Jonathan Livingston.
E impari quanto sia bella e grandiosa la semplicità.
#165
Inviato 07 febbraio 2007 - 08:00:38
Aspetta!
Un raggio di sole
in mezzo ai fiori, che
il giorno riempiono,
braccia larghe per il domani,
ora sul sentiero di casa.
Guardo,
petali rosa creano
impronte
idee…
via via sul campo dimenticate
nel vento,
disperse…
di questo tempo
di un nulla contenente.
Un raggio di sole,
un'idea luminosa
fantastica
nasce… allo sbocciare di te
mio piccolo fiore,
dentro me,
nel mio cuore!
#166
Inviato 15 febbraio 2007 - 10:34:37
C'era un'isola dove tutti i sentimenti hanno vissuto Felicità, Tristezza, Conoscenza ed altri, compreso l'Amore.
Un giorno fu annunciato a tutti un pericolo imminente e tutti furono invitati a lasciare subito l'isola, così iniziarono a preparare le barche...
Quando l'isola iniziò ad affondare, l'Amore, che era da solo, decise di chiedere aiuto alle barche che passavano.
Passò la Ricchezza, e l'Amore gli chiese: "Ricchezza, mi puoi prendere con te?"... ed ella rispose: "No non posso,ho oro e gioielli con me... per te posto non ce n'e'
Di li a poco passò la Vanità... ed anche ad ella l'Amore chiese aiuto... Ma la Vanità rispose: "Non posso aiutarti Amore, sei tutto bagnato e potresti rovinare la mia barca"...
La barca successiva era quella della Tristezza... e l'Amore chiese aiuto anche ad essa... Ma ella rispose: "Sono cosi' triste che preferisco andare da solo...".
E subito la Felicità passò così veloce che nemmeno si accorse dell'Amore che chiedeva aiuto...
Ma ecco che improvvisamente una voce disse: "Vieni Amore, ti prenderò io con me sulla mia barca".
Era una persona anziana, e tale era la concitazione che l 'Amore dimenticò di chiederle chi fosse.
Giunti su un altra isola, l'Amore chiese dunque il suo nome...e scoprì che era il Tempo. L'Amore chiese allora perché lo aveva aiutato... e il tempo rispose...
Solo il tempo e' capace di comprendere quanto grande e' l'AMORE....
#167
Inviato 16 febbraio 2007 - 09:24:27
Nella valigia sistemano
con attenta cura
il necessario per la partenza.
Ordinatamente ripongono
vestiti, oggetti,
uno sfondo di mare e natura
nella foto e loro due gioiosi,
documenti che parlano di sé,
di giorni trascorsi
da ognuno dei due;
delle emozioni, dolori
che hanno meravigliato,
illuminato, scurito,
incoraggiato il loro animo
prima del fatale incontro
e dopo che si è acceso
il fuoco dell’innamoramento.
Ora
tra le pieghe di camicie,
fazzoletti, fanno spazio
ed accomodano anche
tutte le tenerezze
che hanno condiviso,
qualche temporale seguito
da un’azzurra schiarita,
un forte bene che li lega,
la volontà d’essere pazienti
l’un con l’altro,
d’intendersi nelle difficoltà.
Ecco,
non dimenticano di portare con sé
la capacità di soffrire insieme
nelle tempeste che s’alzeranno,
talvolta poderose,
fiduciosi che, quando i turbini
scroscianti e strepitanti
si placheranno,
si mostrerà
benevolo e luminoso
un sole corroborante.
Adesso,
son pronti ad andare,
la valigia è preparata:
si parte.
I prossimi capitoli di vita
si scriveranno più uniti
e l’uno potrà essere
la forza dell’altro.
Massimo
#168
Inviato 16 febbraio 2007 - 18:24:06
questa mi è arrivata ieri... ed è veramente troppo carina.....
La condivido con voi.
LOVE
Importante:
installate subito questo nuovo programma
Assistenza tecnica (A): "Sì, in cosa posso aiutarti?"
Cliente ©: "...dopo varie considerazioni, ho deciso di installare il programma Love. Puoi aiutarmi nel processo?"
(A): "Sì, certo. Sei pronto?"
©: "Non sono un bravo tecnico, ma credo di essere pronto. Cosa devo fare?"
(A): "II primo passo è aprire il tuo Cuore. Sai dove è?""
©: "Sì, ma ci sono diversi altri programmi caricati, ora. Si può installare Love mentre questi stanno lavorando?"
(A): "Che programmi sono?"
©: "Lasciami guardare...ho Rabbia e Vecchie Ferite, Bassa Autostima, Invidia e Risentimento, in questo momento."
(A): "Nessun problema, Love cancellerà gradualmente Rabbia dal sistema operativo. Potrà rimanere nella memoria permanente ma non darà fastidio agli altri programmi. Love poi coprirà Bassa Autostima con un modulo proprio, chiamato Alta Autostima. Piuttosto chiudi perfettamente Invidia e Risentimento. Quei programmi impediscono a Love di essere installati correttamente. Puoi farlo?"
©: "Non so come. Me lo spieghi?"
(A): "Con piacere. Vai nel Menu Start e clicca su Perdono. Fallo tante volte quanto necessario a cancellare completamente Invidia e Risentimento."
©: "Ok, fatto! Love si sta autoinstallando. È normale?"
(A): "Sì. Ma ricorda che hai solo il programma base. Per cominciare hai bisogno di connetterti a Cuore e caricare l'aggiornamento. Ricordati di farlo ogni giorno!!!"
©: "Oops! È comparso un messaggio di errore. Dice: 'Error – Program not run on external components.' Cosa devo fare?"
(A): "Non preoccuparti. Significa che Love è settato per girare su Cuori Interni ma non è ancora stato configurato per il tuo Cuore, non lo riconosce. In termini meno tecnici, significa che devi amare te stesso prima che tu possa amare gli altri."
©: "E quindi?"
(A): "Scegli 'Autoaccettazione', poi clicca su 'Perdonare sé stessi', 'Riconoscere il proprio valore' e infine 'Riconoscere i propri limiti'."
©: "Fatto."
(A): "Ora copiali nella cartella "Mio Cuore". Il sistema farà un overwrite (scriverà sopra) ai files in conflitto e utilizzerà una patch (programmino interno) per eventuali errori di programmazione. Inoltre ricorda di cancellare "Autocritica Prolissa" da ogni cartella e di vuotare il "Cestino" per essere sicuro di non poterli recuperare più."
©: "Ehi! Il Mio Cuore si sta riempiendo di nuovi files. Sul monitor c'è un Sorriso, mentre Pace e Soddisfazione si stanno autocopiando ovunque. È corretto, questo?"
(A): "A volte. Per alcuni ci vuole un po', ma ogni cosa richiede il suo tempo. Così Love ora è installato e funziona. Ancora una cosa prima di lasciarci. Love è freeware (non costa nulla). Assicurati di distribuirlo in tutti i suoi moduli a chiunque incontrerai, che a sua volta lo condividerà con altre persone riproponendolo anche a te rinnovato."
©: "Grazie infinite, Dio."
#169
Inviato 16 febbraio 2007 - 18:47:48
la condividerò con altri
grazie marco
Oscar Wilde
#170
Inviato 17 febbraio 2007 - 09:59:31
Non insegnate ai bambini
non insegnate la vostra morale
è così stanca e malata
potrebbe far male
forse una grave imprudenza
è lasciarli in balia di una falsa coscienza.
Non elogiate il pensiero
che è sempre più raro
non indicate per loro
una via conosciuta
ma se proprio volete
insegnate soltanto la magia della vita.
Giro giro tondo cambia il mondo.
Non insegnate ai bambini
non divulgate illusioni sociali
non gli riempite il futuro
di vecchi ideali
l'unica cosa sicura è tenerli lontano
dalla nostra cultura.
Non esaltate il talento
che è sempre più spento
non li avviate al bel canto, al teatro
alla danza
ma se proprio volete
raccontategli il sogno di
un'antica speranza.
Non insegnate ai bambini
ma coltivate voi stessi il cuore e la mente
stategli sempre vicini
date fiducia all'amore il resto è niente.
GIORGIO GABER
#171
Inviato 21 febbraio 2007 - 15:54:57
L'immagine tua bella sul quadro del mio cuore;
il mio corpo è cornice in cui è racchiusa,
Prospettica, eccellente arte pittorica,
Ché attraverso il pittore devi vederne l'arte
Per trovar dove sia la tua autentica immagine dipinta,
Custodita nella bottega del mio seno,
Che ha gli occhi tuoi per vetri alle finestre.
Vedi ora come gli occhi si aiutino a vicenda:
I miei hanno tracciato la tua figura e i tuoi
Son finestre al mio seno, per cui il Sole
Gode affacciarsi ad ammirare te.
Però all'arte dell'occhio manca la miglior grazia:
Ritrae quello che vede, ma non conosce il cuore
William Shakespeare
#172
Inviato 28 febbraio 2007 - 19:16:34
Un'anziana donna cinese aveva due grandi vasi, ciascuno sospeso all'estremita' di un palo che lei portava sulle spalle. Uno dei vasi aveva una crepa, mentre l'altro era perfetto ed era sempre pieno d'acqua alla fine della lunga camminata dal ruscello a casa, mentre quello crepato arrivava mezzo vuoto.
Per due anni interi ando' avanti così, con la donna che portava a casa solo un vaso e mezzo d'acqua. Naturalmente, il vaso perfetto era orgoglioso dei propri risultati. Ma il povero vaso crepato si vergognava del proprio difetto, ed era avvilito di saper fare solo la meta' di cio' per cui era stato fatto.
Dopo due anni che si rendeva conto del proprio amaro fallimento, un giorno parlo' alla donna lungo il cammino:
- Mi vergogno di me stesso, perche' questa crepa nel mio fianco fa si' che l'acqua fuoriesca lungo tutta la strada verso la vostra casa.
La vecchia sorrise:
- Ti sei accorto che ci sono dei fiori dalla tua parte del sentiero, ma non dalla parte dell'altro vaso? E' perche' io ho sempre saputo del tuo difetto, percio' ho piantato semi di fiori dal tuo lato del sentiero ed ogni giorno, mentre tornavamo, tu li innaffiavi. Per due anni ho potuto raccogliere quei bei fiori per decorare la tavola. Se tu non fossi stato come sei, non avrei avuto quelle bellezze per ingentilire la mia casa.
Ognuno di noi ha il proprio specifico difetto. Ma sono la crepa e il difetto che ognuno ha a far si' che la nostra convivenza sia interessante e gratificante. Bisogna prendere ciascuno per quello che e', e vedere cio' che c'e' di buono in lui.
#173
Inviato 03 marzo 2007 - 10:49:40
Sono stato invitato da un sacerdote a parlare nella sua parrocchia sulla fiducia in Dio. La chiesa era affollata di adulti, molto attenti. In prima fila, seduto sulle ginocchia della nonna, c'era un bambino che giocava con un pezzo di carta in mano. La sua presenza mi ha ispirato un paragone che mi ha aiutato ad esprimermi. Questo bambino, come del resto tutti noi, ha paura del medico e dei suoi interventi spesso dolorosi. Mi aspettavo che dicesse: io del medico ho paura; ed ero pronto a incoraggiarlo.
Allora rivolgendomi a lui ho chiesto:
- Come ti chiami? – Enrico
- Quanti anni hai? – Quattro e mezzo.
- È vero che tu hai paura del medico? – No! Io non ho paura del medico.
- Non hai paura del medico quando ti prescrive le medicine amare, quando ti fa la puntura...insomma quando ti fa male? Non hai paura del medico?
- Io non ho paura del medico.
Nel frattempo osservavo la nonna che si preoccupava per le eventuali repliche del nipotino. Ho cercato per l'ultima volta di suggerire al piccolo una risposta secondo il ragionamento che io avevo preparato, aggiungendo che tutti i presenti, me compreso, hanno paura del medico.
- Ma io non ho paura del medico...
- Senti, Enrico. Saresti contento di venire qui al microfono e dire a me e a tutta questa gente, perché tu non hai paura del medico?
Enrico scende dalle ginocchia della nonna e di corsa viene da me, prende il microfono e ad alta voce dice: - Io non ho paura del medico perché il medico è mio papà.
Una sonora e gioiosa sorpresa da parte dei presenti accoglie l’inattesa risposta. E la nonna rasserenata mi conferma: - Si, si. Suo papà fa il medico.
A me non è rimasto che ribadire la conclusione del piccolo Enrico: quando il medico è tuo papà, non puoi aver paura. Quando sappiamo che tutti gli interventi più o meno dolorosi della vita sono voluti o permessi da Dio che ci è papà, non possono farci paura perché sono segni sensibili del suo amore, come le medicine del papà.
Buon week-end a tutti.
#174
Inviato 05 marzo 2007 - 14:31:45
Non ti turbare, non ti allarmare; ogni cosa si sistemerà».
Questa è la Via della legge naturale.
Quando i saggi nutrono il loro spirito, utilizzano con
delicatezza la loro energia e procedono sulla Via.
In questo modo seguono l'evoluzione di tutte le cose
e rispondono ai cambiamenti di tutti gli avvenimenti.
Lao-Tzu
#175
Inviato 08 marzo 2007 - 12:36:29
Non è da qui che cominceresti a cercare:
dove le cose grandi si sono assottigliate
per infilarsi in piccole vite portate
lontano da dove penseresti di cercare,
ma è qui che porta la tua ricerca. E' qui che
gli avvenimenti sono venuti a nascondersi; a rompersi,
come luce, in quelle particelle di polvere che volteggiano
e si depositano a strati su ciò che hanno illuminato.
Patrick McGuinness
#176
Inviato 10 marzo 2007 - 10:54:34
È cosi breve il nostro cammino
Nel sogno dell'amore!
Il mondo di una rosa!
Ma noi lo rendiamo
Immenso con soste
Di lunghi baci
Sulle foglie aperte.
Juan Ramon Jimenez
#177
Inviato 11 marzo 2007 - 15:22:51
Non so dove i gabbiani abbiano il nido,
ove trovino pace.
Io son come loro,
in perpetuo volo.
La vita la sfioro
com’essi l’acqua ad acciuffare il cibo.
E come forse anch’essi amo la quiete,
la gran quiete marina,
ma il mio destino è vivere
balenando in burrasca.
Vincenzo Cardarelli
#178
Inviato 12 marzo 2007 - 09:27:36
Proprio ho sperato che volasse via,
E non cantasse sempre davanti a casa mia;
Gli ho battuto le mani dal limitare
Quando non l'ho potuto più sopportare.
Mio in parte il torto dev'essere stato.
L'uccelletto non era stonato.
E qualcosa non va, qualcosa manca
In chi vuol far tacere uno che canta.
Robert Frost
#179
Inviato 13 marzo 2007 - 13:27:14
Un uomo saggio camminava per un sentiero di campagna,
quando sul margine di esso, tra l'erba, scorse qualcosa,
forse un sasso, dalla forma strana.
«È un serpente», pensò.
TI serpente si srotolò, scattò e lo morse a morte.
Un altro uomo saggio camminava per quel sentiero,
anche lui scorse il sasso dalla forma strana.
«È un uccello», pensò.
In un frullo d'ali, l'uccello volò via.
Ti piaccia o no, sono i tuoi pensieri a tracciare la rotta del viaggio che si chiama vita.
Se hai in mente la depressione e il fallimento, è lì che ti troverai.
Se pensi di essere goffo e sgradevole, così ti comporterai.
Se pensi di potercela fare ce la farai...
#180
Inviato 14 marzo 2007 - 10:02:51
Il cuore è pieno di farfalle d’oro
che volano e scintillano.
Cento campanellini squillano
dentro di me con lieve
ritmo argentino.
I pensieri compaiono, scompaiono,
giocano a rimpiattino,
fanno a palle di neve...
E il verso brontola...
Sono stanco delle parole consuete.
Ho sete
di cantarti, o cuore,
liberamente
saltando ridendo piangendo d’amore.
Nino Oxilia
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