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PROVA CON UNA POESIA, UNA FAVOLA, UN BRANO......


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301 risposte a questa discussione

#91 lella77

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Inviato 20 ottobre 2006 - 20:24:32

Negazione

I sensi di chi capisce hanno visto
fiumi di parole
gli occhi del mio cuore
domani,oggi:tempi uguali
nel vuoto,nel vento,mi muovo
scenari diversi
importante è capire
urlare di rabbia
e poi ridere,ridere ancora
macchie di vita e giochi
giochi nel vento
silenzio
poi passa
io penso
io guardo e gioco
gioco nel vento
vince lo sguardo
è questo il momento
di giochi
giochi nel vento.

Lella

#92 lella77

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Inviato 22 ottobre 2006 - 14:57:39

Ciao,
scusatemi se ho scritto una poesia così lunga e triste,ma per me è molto importante condividerla con voi, perchè rispecchia la mia vita.
Ogni volta che la leggo mi commuovo perchè sembra che sia stata scritta per me.
:tn_257[1]:

Fin dall'infanzia non fui mai
simile agli altri,mai vidi le cose
come gli altri le vedevano,nè seppi
la mia passione trarre da una comune fonte,
dalla stessa sorgente non presi il mio dolore,
sulle stesse tonalità non ho potuto
risvegliare alla gioia il mio cuore,
e tutto quello che ho amato,da solo io l'ho amato,
allora,nell'infanzia,agli albori
d'un esistenza in tempesta,dal fondo
d'ogni bene e d'ogni male fu attinto
il mistero che ancora mi lega,
dal torrente o dalla fontana,
dal pendio rosso del monte,
dal sole che mi girava e rigirava attorno
nel suo autunno d'oro tinto,
dal lampo del cielo
che in volo mi passava e ripassava accanto,
dal tuono e dalla tempesta
e dalla nube che
(azzurro era il resto del cielo)
in demone
si trasformò ai miei occhi.


Edgard Allan Poe
Lella

#93 Marco

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Inviato 23 ottobre 2006 - 11:34:00

Non ti devi scusare Lella.

Scrivi, scrivi pure tutto quello che vuoi...... in questo spazio ognuno è libero di scrivere quello che vuole (purchè non sia volgare e offensivo naturalmente).


:tn_257[1]:

#94 lella77

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Inviato 27 ottobre 2006 - 01:40:12

Cammino nello smarrimento del mare
cammino nello smarrimento del cielo
non so chi sono nè dove vado
cammino nel vento
pensando a cose passate
a cose mai avute
a cose sognate
cammino e la luce mi acceca
un onda mi sfiora
e i miei passi scompaiono dietro di me.


Romano Battaglia

Ciao :)
Lella

#95 Marco

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Inviato 29 ottobre 2006 - 15:38:00

RISPONDERE SI' ALLA CHIAMATA, SEMPRE

Essere chiamato. Lì per lì non si riesce a capire subito ma se in quel momento il nostro cuore è aperto – direi per pura combinazione oppure perché è Lui che vuole che sia aperto? – e riconosciamo il suono di quel campanello allora sappiamo di essere chiamati.
Chiamati si, ma certamente Lui non pretende che sia una chiamata per grandi eventi. Piano piano Lui lavora come il vasaio se lo lasciamo fare e il vaso prende una bella forma. A quel punto tutto sembra diverso o almeno a me così è sembrato; poi a pensarci bene ciò che era fuori di me non era cambiato affatto. Ciò che aveva subito una drastico cambiamento era il mio essere. Non l’essere che si affannava e si dannava per fare di qua e di là, per correre, per guadagnare, per essere ciò che mi sforzavo di essere.
Solo di una cosa mi sono accorto subito: Lui mi amava; e più tardi compresi che io non ero altro che un suo strumento per diffondere amore. Così tutti mi “guardavano strano” e non riuscivano a capire cosa mi fosse successo. Il viso gioioso, un comportamento simpatico, una voce suadente che parlava e trasmetteva pace e serenità. Quando mi sono reso consapevole di questo grande dono allora compresi anche che le mie misere spoglie viventi erano diventate scrigno prezioso del suo Spirito.
Un giorno scesi a fare una passeggiata su per i colli e mi vennero in mente le parole che dovevano essere per una poesia che poi si è trasformata in preghiera.



Voglio gioire all’alba.
Nella tua nascita, ogni giorno, splende il nuovo.
Hai spazzato via tutte le oscurità.
Nuove meraviglie hai preparato per me
lungo una nuova via, per una nuova vita.

Vedo una terra ornata di doni,
vedo un mare senza abissi,
vedo un cielo senza tenebre.

Sento, oh Dio, aleggiare i tuoi pensieri sopra il mio cielo.
Sento, oh Dio, l’alito della tua presenza dentro il mio spirito.
Sento, oh Dio, il calore del tuo amore, entrare nella mia anima.

Entra, oh Dio, col tuo grande IO nel mio piccolo io.
Solo così, oh Dio, emerge pian piano,
l’unica vera via, dove la vera vita
diventa l’eterna vita.


:675:

Buona e Santa domenica a tutti :huh:

#96 Marco

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Inviato 05 novembre 2006 - 13:04:22

UN SORRISO ALL'AURORA
(una toccante testimonianza di Raoul Follereau)


Si trovava in un lebbrosario in un'isola del Pacifico. Un incubo di orrore. Solo cadaveri ambulanti, disperazione, rabbia, piaghe e mutilazioni orrende. Eppure, in mezzo a tanta devastazione, un anziano malato conservava occhi sorprendentemente luminosi e sorridenti. Soffriva nel corpo, come i suoi infelici compagni, ma dimostrava attaccamento alla vita, non disperazione, e dolcezza nel trattare gli altri.

Incuriosito da quel miracolo di vita, nell'inferno del lebbrosario, Follereau volle cercarne la spiegazione: che cosa mai poteva dare tanta forza di vivere a quel vecchio così colpito dal male? Lo pedinò, discretamente. Scoprì che, immancabilmente, allo spuntar dell'alba, il vecchietto si trascinava al recinto che circondava il lebbrosario, e raggiungeva un posto ben preciso. Si metteva a sedere e aspettava.Non era il sorgere del sole che aspettava. Né lo spettacolo dell'aurora del Pacifico. Aspettava fino a quando, dall'altra parte del recinto, spuntava una donna, anziana anche lei, con il volto coperto di rughe finissime, gli occhi pieni di dolcezza. La donna non parlava. Lanciava solo un messaggio silenzioso e discreto: UN SORRISO. Ma l'uomo si illuminava a quel sorriso e rispondeva con un altro sorriso.

Il muto colloquio durava pochi istanti, poi il vecchietto si rialzava e trotterellava verso le baracche. Tutte le mattine. Una specie di comunione quotidiana. Il lebbroso, alimentato e fortificato da quel sorriso, poteva sopportare una nuova giornata e resistere fino al nuovo appuntamento con il sorriso di quel volto femminile.

Quando Follereau glielo chiese, il lebbroso gli disse: "E' mia moglie!". E dopo un attimo di silenzio: "Prima che venissi qui, mi ha curato in segreto, con tutto ciò che riusciva a trovare: uno stregone le aveva dato una pomata. Lei tutti i giorni me ne spalmava la faccia, salvo una piccola parte, sufficiente per apporvi le sue labbra per un bacio....Ma tutto è stato inutile. Allora mi hanno preso, mi hanno portato qui. Ma lei mi ha seguito: E quando ogni giorno la rivedo, solo da lei so che sono ancora vivo, solo per lei mi piace ancora vivere".


Certamente qualcuno ti ha sorriso stamattina,
anche se tu non te ne sei accorto.
Certamente qualcuno aspetta il tuo sorriso,
oggi, stasera e anche domani.


:blink:

#97 lella77

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Inviato 05 novembre 2006 - 17:14:53

Questa poesia mi ha fatto riflettere molto....Immagine inserita

La guerra che verrà
non è la prima.Prima
ci sono state altre guerre.
Alla fine dell'ultima
c'erano vincltori e vinti.
Fra i vinti la povera gente
faceva la fame.Fra i vincitori
faceva la fame la povera gente eugualmente.


Bertol Brecht
Lella

#98 lella77

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Inviato 17 novembre 2006 - 15:34:39

IL VOLO
Il piccione storpio
si leva agile in volo...
vorremmo anche noi
alzarci liberi
nonostante le nostre ali spezzate
.

Immagine inserita
Lella

#99 Marco

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Inviato 18 novembre 2006 - 02:40:17

LA FEDE

I campi erano arsi e screpolati dalla mancanza di pioggia. Le foglie pallide e ingiallite pendevano penosamente dai rami. L'erba era sparita dai prati. La gente era tesa e nervosa, mentre scrutava il cielo di cristallo blu cobalto.

Le settimane si succedevano sempre più infuocate. Da mesi non cadeva una vera pioggia. Il parroco del paese organizzò un'ora speciale di preghiera nella piazza davanti alla chiesa per implorare la grazia della pioggia.

All'ora stabilita la piazza era gremita di gente ansiosa, ma piena di speranza. Molti avevano portato oggetti che testimoniavano la loro fede. Il parroco guardava ammirato le Bibbie, le croci, i rosari. Ma non riusciva a distogliere gli occhi da una bambina seduta compostamente in prima fila. Sulle ginocchia aveva un ombrello rosso.


Pregare è chiedere la pioggia, credere è portare l'ombrello.


:399:

#100 Marco

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Inviato 20 novembre 2006 - 19:29:32

LA RADICE IN DIALOGO

Carissime foglie, sono la vostra radice. Mi rivolgo a voi che garrite al vento e col vostro tremolio fate lunghi discorsi a chiunque vi guardi e voglia imparare il vostro alfabeto. Voi non sapete cosa dite; ma se vi lasciate muovere dal vento direte cose importanti. Anche il profeta non sa cosa dice; basta che parli e segua le ispirazioni del Vento.

Concepite nel freddo dell'inverno, siete sbocciate a primavera. Passate presto da un umile e delicato verde-giallo, ad un verde intenso e sicuro, che esalta tutta la vitalità dell'albero. L'estate vi vede ferme, silenziose. L'immobilità del caldo estivo fa cantare solo le cicale, il cui canto sembra sottolineare il respiro affannoso della calura. Poi arriva l'autunno. E' il periodo della maturazione ,della saggezza, della raccolta. Stagione ricca di frutti che voi avete accompagnato nella crescita e protetto dal sole eccessivo. In autunno componete una tavolozza di colori, offrite uno spettacolo incantevole nei giardini, in campagna, nei boschi.

Per chi, nel suo autunno, teme la morte, voi sottolineate che invece l'autunno è la stagione in cui perfino le foglie diventano fiori. Infine, l'inverno. Quanti mesi bisogna aspettare per arrivare a godere l'intenso colore del rosso e la delicata soavità del giallo. Rosso e giallo che preludono alla fine del vostro servizio sull'albero. Il gelido inverno vi fa la grazia di staccarvi dai rami e volare, volare; portate dal vento ammirate dall'alto fiumi e pianure. Godete la piena libertà nel seguire quel vento che finora vi ha fatto vibrare e a cui finalmente vi abbandonate per una breve e intensa visita al cielo. Quasi un grazie per il lungo servizio fatto all'albero e a chiunque sotto l'albero ha cercato refrigerio nella torrida estate.

Non è vero che cadete quando vi staccate dal ramo; è più vero che, ammucchiandovi ai piedi dell'albero, correte a ringraziare me, la vostra radice, che amate tanto da donarmi il vostro calore trasformandovi alla fine in humus per me. Così per il dono della vostra vita posso ridonare altra vita al tronco ed altri frutti ai rami nelle successive stagioni.

Mi si chiede sempre perché vivo sola, amara e nella notte fonda. A voi, foglie, come a tutti, rispondo: “la mia solitudine è per la fecondità dell'albero a cui dono la vita. Sono amara al palato perché tutti possano gustare il sapore e dolcezza dei frutti. Vivo la mia notte nell'oscurità perché ognuno goda le luci, i riflessi e i colori offerti dall'albero. E' da qui che incomincia il canto della riconoscenza.


Immagine inserita

:454:

#101 vivolenta

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Inviato 02 dicembre 2006 - 17:13:04

Arance e limoni,
gialli,
campagne estive,
gialle,
covoni di fieno,
gialli,
ma quanti toni ha il giallo?

Estate bionda e oro,
una città sul fondo,
e il sole,
sole che cala,
fratello sole.

E amore?

Non sono mica la Regina io,
e neppure Napoleone
(anche se non mi sarebbe dispiaiuto
né l'uno né l'altro ruolo)
sono impiegato alla posta
e tu sei pazzo.


........Tratto da due colori esistono al mondo il verde è il secondo-
di sergio atzeni
Meglio cinghiale che pecora

#102 lella77

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Inviato 03 dicembre 2006 - 16:04:23

Prendi un sorriso
regalalo a chi non l'ha mai avuto.
Prendi un raggio di sole,
fallo volare là dove regna la notte.
Scopri una sorgente
fa bagnare chi vive nel fango.
Prendi una lacrima
posala sul volto di chi non ha mai pianto.
Prendi il coraggio
mettilo nell'animo di chi non sa lottare.
Scopri la vita
raccontala a chi non sa capirla.
Prendi la speranza
e vivi nella sua luce.
Prendi la bontà
e donala a chi non sa donare.
Scopri l'amore
e fallo conoscere al mondo
.

Mahatma GhandiImmagine inserita
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#103 lella77

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Inviato 05 dicembre 2006 - 16:15:54

Immagine inseritaCiao amici,vorrei condividere con voi questa meravigliosa poesia di Primo Levi.
Quando la leggo mi regala una grande sensazione di pace.


Felice l'uomo che ha raggiunto il porto,
che lascia dietro di sè mari e tempeste,
i cui sogni sono morti o mai nati,
e siede a bere all'osteria di Brema,
presso il camino,ed ha buona pace.
Felice l'uomo come una fiamma spenta,
felice l'uomo come sabbia d'estuario,
che ha deposto il carico e si è tersa la fronte,
e riposa al margine del cammino.
Non teme né spera né aspetta,
ma guarda il sole che tramonta.


Primo Levi
Lella

#104 Marco

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Inviato 10 dicembre 2006 - 00:49:56

I GESSETTI COLORATI

Nessuno sapeva quando quell'uomo fosse arrivato in città. Sembrava sempre stato là, sul marciapiede della via più affollata, quella dei negozi, dei ristoranti, dei cinema eleganti, del passeggio serale, degli incontri degli innamorati.

Ginocchioni per terra, con dei gessetti colorati, dipingeva angeli e paesaggi meravigliosi, pieni di sole, bambini felici, fiori che sbocciavano e sogni di libertà.

Da tanto tempo, la gente della città si era abituata all'uomo. Qualcuno gettava una moneta sul disegno. Qualche volta si fermavano e gli parlavano. Gli parlavano delle loro preoccupazioni, delle loro speranze; gli parlavano dei loro bambini: del più piccolo che voleva ancora dormire nel lettone e del più grande che non sapeva che facoltà scegliere, perché il futuro è difficile da decifrare... L'uomo ascoltava. Ascoltava molto e parlava poco.

Un giorno, l'uomo cominciò a raccogliere le sue cose per andarsene. Si riunirono tutti intorno a lui e lo guardavano. Lo guardavano ed aspettavano. "Lasciaci qualcosa. Per ricordare" - dicevano. L'uomo mostrava le sue mani vuote: che cosa poteva donare? Ma la gente lo circondava e aspettava.

Allora l'uomo estrasse dallo zainetto i suoi gessetti di tutti i colori, quelli che gli erano serviti per dipingere angeli, fiori e sogni, e li distribuì alla gente. Un pezzo di gessetto colorato ciascuno, poi senza dire una parola se ne andò.

Che cosa fece la gente dei gessetti colorati? Qualcuno lo inquadrò, qualcuno lo portò al museo civico di arte moderna, qualcuno lo mise in un cassetto, la maggioranza se ne dimenticò.

E' venuto un Uomo ed ha lasciato anche a te la possibilità
di colorare il mondo. Tu che hai fatto dei tuoi gessetti?
[/color]

:P

#105 Marco

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Inviato 14 dicembre 2006 - 11:59:11

L’ESEMPIO

Un eremita vide una volta, in un bosco, uno sparviero. Lo sparviero portava al suo nido un pezzo di carne: lacerò quella carne in tanti piccoli pezzi, e si mise a imbeccare anche una piccola cornacchia ferita.

L'eremita si meravigliò che uno sparviero imbeccasse così una piccola cornacchia, e penso: "Dio mi ha mandato un segno. Neppure una piccola cornacchia ferita viene abbandonata da Lui. Dio ha insegnato addirittura ad un feroce sparviero a nutrire una creaturina d'altra razza, rimasta orfana al mondo. Si vede proprio che Dio dà il necessario a tutte le creature: e noi, invece, stiamo sempre in pensiero per noi stessi. Voglio smetterla di preoccuparmi di me stesso! Dio mi ha fatto vedere che cosa devo fare. Non mi procurerà più da mangiare! Dio non abbandona nessuna delle sue creature: non abbandonerà neanche me".

E così fece: si mise a sedere in quel bosco e non si mosse più di là: pregava, pregava, e nient'altro. Per tre giorni e per tre notti rimase così, senza bere un sorso d'acqua e senza mangiare un boccone. Dopo tre giorni, l'eremita s'era tanto indebolito, che non era più capace d'alzare la mano.

Dalla gran debolezza, s'addormentò. Ed ecco apparirgli in sogno un angelo. L'angelo lo guardò accigliato e gli disse: "Il segno era per te, certo. Ma perché tu imparassi ad imitare lo sparviero!".

:171:


#106 lella77

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Inviato 14 dicembre 2006 - 21:28:08

"Vedi cara" di Francesco Guccini
da "Due anni dopo" - 1970

Vedi cara, è difficile spiegare, è difficile parlare dei fantasmi di una mente.
Vedi cara, tutto quel che posso dire è che cambio un po' ogni giorno e che sono differente.
Vedi cara, certe volte sono in cielo come un aquilone al vento che poi a terra ricadrà.
Vedi cara, è difficile spiegare, è difficile capire se non hai capito già.
Vedi cara, certe crisi son soltanto segno di qualcosa dentro che sta urlando per uscire.
Vedi cara, certi giorni sono un anno, certe frasi sono un niente che non serve più sentire.
Vedi cara, le stagioni ed i sorrisi son denari che van spesi con dovuta proprietà.
Vedi cara, è difficile spiegare, è difficile capire se non hai capito già.
Non capisci quando cerco in una sera un mistero d'atmosfera che è difficile afferrare.
Quando rido senza muovere il mio viso, quando piango senza un grido, quando invece vorrei urlare.
Quando sogno dietro a frasi di canzoni, dietro a libri e ad aquiloni, dietro a ciò che non sarà.
Vedi cara, è difficile spiegare, è difficile capire se non hai capito già.
Non rimpiango tutto quello che mi hai dato, che son io che l'ho creato e potrei rifarlo ora.
Anche se tutto il mio tempo con te non dimentico perché questo tempo dura ancora.
Non cercare in un viso la ragione, in un nome la passione che lontano ora mi fa.
Vedi cara, è difficile spiegare, è difficile capire se non hai capito già.
Tu sei molto anche non sei abbastanza e non vedi la distanza che è fra i miei pensieri e i tuoi.
Tu sei tutto, ma quel tutto è ancora poco, tu sei paga del tuo gioco ed hai già quello che vuoi.
Io cerco ancora, e così non spaventarti quando senti allontanarmi: fugge il sogno, io resto qua.
Sii contenta della parte che tu hai, ti do quello che mi dai, chi ha la colpa non si sa.
Cerca dentro per capir quello che sento, per sentir che ciò che cerco non è il nuovo, libertà!
Vedi cara è difficile spiegare, è difficile capire se non hai capito già
.

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#107 yoga 80

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Inviato 15 dicembre 2006 - 18:40:34


GRAZIE LELLA PER AVEMI FATTO RICORDARE QUESTA BELLISSIMA CANZONE..... ;) :blink: :o :) :)


#108 Marco

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Inviato 16 dicembre 2006 - 19:03:50

IO SO CHE COSA E’ L’AMORE

Io amo Dio:
Lui manda le belle giornate quando sono triste
e così non posso sentire tristezza in tanta meraviglia;
la nitida trasparenza dei suoi azzurri e dei suoi verdi
gli alberi sulla cima di un colle...le sue mani sulla terra.

Io amo Dio:
Lui fa i miei bambini capricciosi e impertinenti
e li fa litigare...
e poi li fa ridere e li riempie di gioia serena
rendendosi visibile nei loro occhi.
Sono così belli, allora, così stranamente simili agli angeli,
che mi strappano le lacrime con il loro candore e con la loro dolcezza.

Io amo Dio:
Lui ha dato alla perfezione forma di foglie
e alla meraviglia forma di uccelli.
Lui fa spuntare nei boschi
le tenere buffe pianticine che tanto mi commuovono.
Lui solleva le tremende, grandiose tempeste
che travolgono urlando le sue creazioni...
le querce e i fiumi... e l'uomo.
E tutto per dirci che non possiamo fare a meno di Lui...
che Lui è il Signore.

Io amo Dio:
si prende cura di me come del piccolo mollusco
che trascina la sua complicata conchiglia
su una piatta distesa di sabbia.
Così piccolo, tanto piccolo,
Dio deve averlo amato molto per farlo così com'è.

Mi piace credere che ha amato me altrettanto
quando mi ha creato.
Mi ha dato tanti sentimenti, tanto grandi e divini
che non riesco a consumarli tutti
anche se penso che proprio questo lui vuole...

Mi ha fatto innamorare di un uomo
che l'anima splende negli occhi
e quando dorme, in volto.

E per questo io amo Dio.

Mi ha regalato, il sorriso, perché io lo regali a mia volta
e la felicità traboccante perché la distribuisca intorno a me.
E me ne ha insegnato il valore regalandomi la paura e lo spavento
e la malattia per rendermi forte.

Mi tiene per mano
e io so che cosa è l'Amore.


;) :blink: :o

#109 lella77

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Inviato 16 dicembre 2006 - 19:16:27

Ciao Yoga,
anche a te piace Guccini?Che bello!Non trovo mai nessuno che apprezza le sue meravigliose canzoni,tutti mi dicono che sono deprimenti. ;)
Quando mi sento un pò triste metto un suo cd e canto così mi sento meglio e la tristezza se ne va. :blink:
Ciao
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#110 yoga 80

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Inviato 17 dicembre 2006 - 17:47:36

[COLOR=purple][SIZE=7][FONT=Impact]
CIAO LELLA, NON LO CONOSCO BENISSIMO MA LE POCHE CHE CONOSCO SONO VERAMENTE BELLE HANNO QUALCOSA DI SPECIALE TOCCANO VERAMENTE IL PROFONDO.....LA MUSICA FA BENE ALL'ANIMA DI QUALSIASI TIPO SIA...A PRESTO :111: :528: :527: :tn_282[1]:

#111 lella77

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Inviato 17 dicembre 2006 - 22:21:26

IL PARADISO DEI CANI
Io credo in un Paradiso, ma non quello in cui credono comunemente gli uomini. Questo è completamente diverso. E' un posto dove, fuori del cancello, non c'è scritto che vi entreranno i buoni, i credenti che hanno vissuto una vita improntata al bene e nemmeno c'è scritto che spetta ai veri fedeli, quelli che a dio hanno donato l'esistenza e la vita stessa. Non ci sono santi, angeli o cherubini ad attenderli e nemmeno le huri, le vergini che allietano l'eternità agli eroi.
In realtà, non c'è nemmeno un cancello, un recinto, o un muro di cinta. E' solo un infinito spazio libero con tanti alberi, prati sempre verdi e ruscelli d'acqua fresca. Se ci fosse un cartello, servirebbe a far sapere a tutti che lì non esistono catene, cinghie, guinzagli o museruole.
E' un posto dove non si sa nemmeno cosa siano.
Sto parlando del Paradiso dei cani, un luogo dove non si pretende nulla per avere il diritto di entrarci e promette non beatitudine ma libertà e l'aria profuma di quell'amore che solo i cani sanno dare. Una ricca fragranza che appaga il cuore e chi ha avuto un cane per amico sa riconoscere certamente.
Qui ci sono tutti i cani, quelli amati, quelli abbandonati, che hanno vissuto alla catena, che sono stati sfruttati, mandati a morte nei laboratori e fatti scannare l'uno contro l'altro, e ogni cane della Terra ha il posto assicurato.
Ci troveremo i nostri amici, quelli che ci hanno fatto compagnia fino all'ultimo, amato e difeso, che hanno trascorso la vita attendendo da noi anche una sola carezza e in cambio a molti hanno riempito la vita.
E' un Paradiso particolare, molto più modesto dei paradisi proposti dalle religioni, un paradiso senza pretese, come senza pretese sono i suoi ospiti.
Un Paradiso così dovrebbero averlo anche i cuccioli dell'Uomo, quelli che sono stati violati, sfruttati, abbandonati e uccisi. Un posto dove giocare per sempre senza subire mai più la crudeltà degli uomini.
Forse questo paradiso esiste, ma se non ci fosse, sono certo che i cuccioli dell'Uomo troverebbero accoglienza nell'altro, quello che credo esista per i cani. Allora sì che sarebbe veramente completo, perché su quell'erba sempre verde, sotto le fronde degli alberi, si sentirebbero i suoni più belli: le grida e l'abbaiare di un cucciolo d'uomo col suo cane che giocano assieme.

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#112 lella77

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Inviato 18 dicembre 2006 - 17:21:05

"A mio padre"
Caro babbo
Inutile discutere
D’accordo non saremo mai
Che cosa c’è di strano in ciò
Trent’anni ci separano
O forse
C’è il timore in te
Di non trovare più la forza
D’essere al mio fianco
Se gli ostacoli mi fermano.
Non preoccuparti, ascoltami
Avrò problemi
Affronto infami ma
Niente mi spaventerà
Niente mi corromperà
Niente al mondo
Mi farà scordare che
Posso vincere
E voglio farcela da me.
E voglio farcela da me.
So bene che per te è difficile
Giustificare
Questa smania di combattere
Osare l’impossibile…lo so
Ti sembrerà incredibile
Ma più ci penso più
m’accorgo che
Assomiglio proprio a te
E non sai come vorrei
Che la forza non ti abbandonasse mai
Per averti qui
E non arrendermi
Mai

Andrea Bocelli

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#113 lella77

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Inviato 19 dicembre 2006 - 10:13:59

E ti diranno parole
rosse come il sangue, nere come la notte;
ma non è vero, ragazzo,
che la ragione sta sempre col più forte; io conosco poeti
che spostano i fiumi con il pensiero,
e naviganti infiniti
che sanno parlare con il cielo.
Chiudi gli occhi, ragazzo,
e credi solo a quel che vedi dentro;
stringi i pugni, ragazzo,
non lasciargliela vinta neanche un momento;
copri l'amore, ragazzo,
ma non nasconderlo sotto il mantello;
a volte passa qualcuno,
a volte c'è qualcuno che deve vederlo.


Roberto VecchioniImmagine inserita
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#114 lella77

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Inviato 20 dicembre 2006 - 10:28:48

La mia felicità consiste nel sapere che provengo dal principio,
nel contemplare lo yin e lo yang,
nell'osservare il succedersi delle stagioni,
l'alternarsi del giorno e della notte,
e nel sapere che al principio farò ritorno


Chuang-tzu
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#115 lella77

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Inviato 21 dicembre 2006 - 16:24:33

Un essere umano è parte di un intero chiamato Universo.
Egli sperimenta i suoi pensieri e i suoi sentimenti come qualcosa di separato dal resto: una specie di illusione ottica della coscienza.
Questa illusione è una specie di prigione.
Il nostro compito deve essere quello di liberare noi stessi da questa prigione attraverso l'allargamento del nostro circolo di conoscenza e di comprensione, sino a includere tutte le creature viventi e l'interezza della natura nella sua bellezza.

Albert Einstein
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#116 lella77

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Inviato 22 dicembre 2006 - 09:46:28

Non è vero che l'uomo consumistico non ama gli animali. Invece li ama molto, specialmente se ben cucinati.
L'uomo moderno soffre della peggiore di tutte le malattie cardiache, l'incapacità di amare col cuore.
Molti pensano che amare col cuore, e amare anche gli animali, sia pura emotività e sentimentalismo. Si tratta invece di sanità morale e di razionalità più profonda di quella egoistica.

Giovanni Martinetti - "Il dolore è uguale per tutti", ediz. TempiStretti
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#117 lella77

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Inviato 23 dicembre 2006 - 10:04:39

Soltanto quando sarà ben penetrata nel popolo quella semplice ed indiscutibile verità che gli animali sono nella sostanza e nell'essenziale ciò che noi siamo, gli animali non saranno più senza diritti ed in balia del malumore e della crudeltà di qualunque rozzo mascalzone; e non sarà più lecito a qualsiasi medicastro di sperimentare, infliggendo i più atroci tormenti a innumerevoli animali, ogni strano capriccio della sua ignoranza, come avviene ai nostri giorni.
A. Schopenhauer
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#118 lella77

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Inviato 24 dicembre 2006 - 10:15:47

Colui che conosce gli altri è sapiente;
colui che conosce se stesso è illuminato.
Colui che vince un altro è potente;
colui che vince se stesso è superiore.


Lao-Tzû
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#119 VITTORIA

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Inviato 24 dicembre 2006 - 18:38:29

"Amico mio,
tu e io rimarremo estranei alla vita, e l'uno all'altro, e ognuno a se stesso,
fino al giorno in cui tu parlerai e io ascolterò,
ritenendo che la tua voce sia la mia voce,
e quando starò zitto dinanzi a te pensando di star ritto dinanzi a uno specchio."


Khalil Gibran
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#120 Marco

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Inviato 25 dicembre 2006 - 18:35:51

SE AMI..... DILLO

Se sei arrabbiato con qualcuno,
e nessuno dei due fa nulla per sistemare le cose... fallo tu.
Può darsi che oggi questa persona voglia ancora essere tua amica,
e se non fai qualcosa, forse domani potrebbe essere troppo tardi.

Se sei innamorato di qualcuno,
però questa persona non lo sa.... diglielo.
Magari oggi anche questa persona è innamorata di te
e, se non glielo dici oggi, può darsi che domani sia troppo tardi.

Se muori dalla voglia di dare un bacio a qualcuno...daglielo.
Forse anche questa persona vorrebbe avere un tuo bacio,
e se non glielo dai oggi, può darsi che domani sia troppo tardi.

Se ami ancora una persona che credi ti abbia dimenticato... diglielo.
Forse questa persona ha sempre continuato ad amarti,
e se non glielo dici oggi, forse domani sarà troppo tardi.

Se hai bisogno dell'abbraccio di un amico... chiediglielo.
Magari lui ne ha bisogno ancora più di te,
e se non glielo chiedi oggi, forse domani sarà troppo tardi.

Se hai degli amici che apprezzi veramente...dillo-loro.
Forse anche loro ti apprezzano, e se lasci che se ne vadano,
o che si allontanino da te, forse domani sarà troppo tardi.

Se vuoi bene ai tuoi genitori,
e non hai mai avuto l'opportunità di dimostrarlo...fallo subito.
Oggi sono lì con te, e puoi ancora dimostrarlo-loro,
ma se se ne andassero...domani potrebbe essere troppo tardi.

Fai così e vedrai quante persone ti vogliono bene
e magari tu non lo sapevi neppure...
Ma fallo oggi: forse domani potrebbe già essere troppo tardi.

Dio continuamente ti dice che ti vuole bene,
e lo fa con tutta la natura, oltre che con le persone
che ti ha messo al fianco.
Vai a riceverlo con cuore grato, perché se non lo fai oggi,
forse domani il tuo cuore sarà indurito e non ti permetterà più
di aprirti all'AMORE.


:) :227: :227:




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