Metto quì l'ultima parte in lettura del film,ognuno ci troverà una sua emozione o reazione personale,a me quella parte del film mi dette le vertigini ed una grande commozione,uno dei dialoghi più carico di verità,al mondo.Romy
La Leggenda del Pianista sull ‘0ceano
….tutta quella città…
Non si riusciva a vederne la fine…la fine; per cortesia….si potrebbe vedere la fine?
Era tutto molto bello su quella scaletta ed io ero grande, con quel bel cappotto, facevo il mio figurone e non avevo dubbi…che sarei sceso….non c’era problema.
Non è quello che vidi che mi fermò Max…
È quello che non vidi….
…..puoi capirlo?
….quello che non vidi….
In tutta quella sterminata città c’era tutto tranne la fine.
C’era tutto….ma non c’era una fine..
Quello che non vidi, è dove finiva tutto quello…
…la fine del mondo.
Tu pensa un pianoforte, mmh, i tasti iniziano, i tasti finiscono, tu lo sai che sono ottantotto e su questo nessuno può fregarti, non sono infiniti loro…tu sei infinito; e dentro quegli ottantotto tasti la musica che puoi fare è infinita.
Questo a me piace.
In questo posso vivere.
Ma se io salgo su quella scaletta e davanti a me si srotola una tastiera di milioni di tasti, milioni e miliardi di tasti, che non finiscono mai, e questa è la verita, che non finiscono mai…quella tastiera è infinita…mmh..ma se quella tastiera è infinita allora su quella tastiera non c’è musica che puoi suonare……
…..e sei seduto sul seggiolino sbagliato…..
…quello è il pianoforte su cui suona Dio..
Cristo!! ma le vedevi le strade, anche soltanto le strade ce ne erano a migliaia…
..ma dimmelo come fate voi altri laggiù a sceglierne una…
…a scegliere una donna…
…una casa…
…una terra che sia la vostra…
…un paesaggio da guardare…
…un modo di morire…….
Tutto quel mondo addosso che nemmeno sai dove finisce e quanto ce ne è…
Ma non avete paura voi di finire in mille pezzi solo a pensarla quell’enormità..
…solo a pensarla….
..a viverla..
Io ci sono nato su questa nave…e vedi anche qui il mondo passava….ma a non più di duemila persone per volta.
…..e di desideri ce ne erano…
…ma non più di quelli che ci potevano stare su una nave, tra una prua e una poppa…
..suonavi la tua felicita su una tastiera che non era infinita…
Io ho imparato a vivere in questo modo..
La terra è una nave troppo grande per me…
….è..è una donna troppo bella…
…è un viaggio troppo lungo…
…è un profumo troppo forte..
… è una musica che non so suonare…
…..Non scenderò dalla nave.
Al massimo… posso scendera dalla mia vita….
In fin dei conti,è come se non fossi mai nato…
…sei tu l’eccezione Max..
…solo tu sai che sono qui…
…e sei una minoranza, non ti resta che adeguarti…
…perdonami amico mio….ma io non scenderò.
..sembrava che il mare ci cullasse,e mantre volteggiavamo fra i tavoli,sfiorando lampadari e poltrone,capii che in quel momento…quello che stavamo veramente facendo,era danzare con l’oceano…noi e Lui,ballerini pazzi e perfetti,stretti in un torbido valzer sul dorato parquet della notte….oh yeahh….
…suonavamo perché l’oceano è grande e fa paura..suonavamo perché la gente non sentisse passare il tempo e si dimenticasse dov’era e chi era..suonavamo per farli ballare..perchè se balli non puoi morire, e ti senti Dio.. e suonavamo il Ragtime, perché è la musica su cui Dio balla, quando nessuno lo vede…se Dio è negro
https://www.youtube.com/watch?v=zf-5XQmQW9c
Edited by romy, 07 February 2015 - 21:09:58.