Commenti e considerazioni sulla discussione:
#1
Inviato 11 febbraio 2007 - 17:30:19
che trovate qui: http://www.cfsitalia...&st=0#entry8168
traduzione in italiano sull'autore e relativi articoli
http://translate.goo...l=i...l=it&sa=G
Oscar Wilde
#2
Inviato 11 febbraio 2007 - 22:43:15
Iosto'conChiara
Quando le voci in te parlano di fine;
quando la mente dice che hai perduto;
quando credi che sia impossibile;
eppure prosegui,ti sollevi sulla tua Spada;
e fai ancora un altro passo;
Lì è dove termina l'Uomo;
Lì è dove comincia Dio.
Mentre si aspettano future ricerche è importante per prima cosa non
nuocere.
Non è vero che i giorni di pioggia sono i più brutti, sono gli unici in cui puoi camminare a testa alta anche se stai piangendo.
"Nessun Medico può dire che una malattia é Incurabile.
Affermarlo é come offendere Dio, la Natura e disprezzare il Creato.
Non esiste malattia, per quanto terribile possa essere,
per la quale Dio non abbia una cura corrispondente".
Paracelso
“Questa realtà è solo un sogno di cui siamo convinti!”
Mio collegamento
Per quanto riguarda l'ipotesi che la CFS possa essere una forma di Depressione Mentale,tutti gli studi hanno contraddetto tale approccio.Per citare un solo ma importante rilievo clinico:i livelli di Cortisolo sono molto bassi nella CFS,al contrario di quelli alterati verso l'alto della Sindrome Depressiva.
Allora, se capiamo che siamo responsabili di ciò che viviamo, già questo cambia del tutto la visione delle cose.
Livello anormalmente alto o basso di cAMP causa difetti di apprendimento e di capacità di memoria,in generale.
Sul cAMP ci sarebbero molte cose da dire al fine di una buona memoria e cognitività,forse lo faro' un giorno sul mio topic,tempo permettendo,ora voglio solo ripetere una verità a cui sono arrivato da qualche anno,aumentare il cAmp nei giovani comporta un miglior apprendimento e memoria,accade l'inverso nelle persone adulte o anziane.Quindi il cervello dei giovani si comporta all'opposto dei cervelli dei vecchi ed anziani questo avviene anche negli animali da laboratorio,questo spiega anche tutta la diatriba sulla Cannabis terapeutica..........negativa nei giovani un toccasana negli anziani,perchè comporta una diminuzione,appunto,del cAmp e quindi potenzia la comunicazione tra neuroni e quindi la memoria,apprendimento e cognitività,mal ridotti nella CFS/ME,fibromialgia,MCS,MBS,ed altre......
https://www.youtube....h?v=ICjFAa2ZbIY
#3
Inviato 11 febbraio 2007 - 23:56:32
non riesco a spiegarmi...
ho postato questo proprio perchè sapevo che tu sapevi..
ma non tutti sanno,e qui spiega concentrandosi sullo stress ossidativo ,
è una sintesi ...chiara e semplice ,nulla di più
Ali segue il percorso del rispetto degli ecostemi del nostro corpo ,non usando farmaci chimici....parla di enzimi ecc... (che sonc ontenuti nel prdotto di cui abbiamo parlato)
Perchè non entri nel suo sito che ho postato ..per capire meglio di lui ..
della sua storia ..del perchè ha scelto la medicina integrata..
bé caro Romy per ora riposati la mente e abbi cura di tè che ne hai bisogno con quel che hai passato..ma non arrenderti,accetta ma nello stesso tempo spera ..
un abbraccio NEVE
Oscar Wilde
#4
Inviato 14 marzo 2007 - 11:51:01
I miei neuroni non sono riusciti ad elaborarlo bene…. Forse è interessante..( lo ho tenuto e lo posto per questo e lo leggo pezzo per pezzo, cercando di capire).
Sono riuscita ad andare e tornare dl mio viaggio. Tutto bene.
Mi ha accompagnato il mio con-sorte, da sola non so dove sarei.
NUOVA BIOLOGIA OLISTICA
di Orazio Valenti
per Edicolaweb
Il punto di svolta della Biologia accademica riduzionista che cede il posto ad un più vero paradigma della vita attraverso la "nuova biologia olistica".
Lo scienziato, Professor L.Voeikov, docente di Chimica Bio-organica, alla Facoltà di Biologia dell'Università Statale Lomonosov di Mosca, molto impegnato nella rilevazione luminosa dei tessuti viventi (vedi articolo: "Sangue e Luce"), ha presentato, alla conferenza internazionale "La nuova Scienza della Coscienza" a Lubiana, Slovenia, 17-19 ottobre 2000, una nuova revisione del valore che Acqua, Ossigeno e Fotoni hanno come architetti della Vita.
Egli ha considerate le preziose proprietà dell'ossigeno e delle reazioni con la partecipazione di specie di ossigeno reattivo (ROS). Le vie molteplici della generazione e della utilizzazione delle ROS sono inquadrate nell'ottica evidente della loro assoluta necessità per la normale attività vitale.
Molte difficoltà, per la conoscenza del vero ruolo delle ROS nell'attività vitale, sono causate dalla loro semplice collocazione come sostanze chimiche, mentre esse dovrebbero essere considerate innanzitutto come partecipanti primari di flussi continui di processi non fortemente lineari in cui emergono specie di elettroni eccitati. Questi processi giocano un ruolo significativo nei flussi di energia e di informazione in tutti i sistemi viventi. Egli suggerisce che i meccanismi dell'azione biologica delle ROS sono determinate da uno schema strutturale (con ampiezze di frequenza di elettroni allo stato eccitato ed allo stato normale) dei processi con la partecipazione delle ROS che si osservano in ambienti acquosi. L'energia rilasciata in tali reazioni è usata come energia di attivazione per processi biochimici specifici (per il continuo "pompare" dello stato di non-equilibrio di componenti strutturali inter-cellulari ed intra-cellulari), mentre gli schemi strutturali delle reazioni di ROS determinano attività biochimiche e fisiologiche ritmate.
Il ruolo particolare dell'acqua in tutti questi fenomeni viene discusso da un punto di vista più ampio; i processi con la partecipazione dei ROS prodotti in ambiente acquoso precedono e sono la condizione necessaria per l'origine e l'evoluzione delle forme organiche viventi sulla Terra.
Ecco come ha risposto i professor Voeikov ad alcune domande:

Per quale scopo si è posto questo problema?

Ci sono molte lacune che indicano la situazione critica nella biologia odierna. Alcuni biologi sagaci, la paragonano con la grande crisi della fisica che si presentò cento anni fa.

Prima di Einstein?

Ancor prima, alla fine del 19° secolo, la fisica ha rivelato i propri limiti teorici, mentre fisica quantica e relatività hanno ampliato i loro confini. Sfortunatamente la biologia non si è mai basata su nessuna teoria stabile. La cosiddetta teoria della evoluzione, che si origina dal principio darwiniano della sopravvivenza del più forte, manca dell'elemento essenziale: una teoria scientifica genuina. Eppure la biologia conserva la collezione incommensurabile di dati empirici raccolti in un periodo più che bicentenario. Molte generalizzazioni di questi fatti sono certamente teorie scientifiche vere e proprie, ma confinate in aree piuttosto ristrette. Quando sono estese oltre i confini della loro applicazione e sono suggerite come base scientifica per pratiche mediche agricole, ecologiche, vi sono conseguenze inaspettate.
Tra i tanti esempi, vi è quando il danno globale, causato da certe raccomandazioni scientifiche, oltrepassa di molto i vantaggi iniziali a breve termine. Questo certamente accadrà con la teoria del determinismo genetico che reclama come il codice della vita sia semplicemente scritto nelle sequenze del DNA. Questo verrebbe selezionato dal Caso nel corso della lotta evolutiva per la vita, irrimediabilmente elogiata in questi giorni come paradigma della vita. La corrente della biologia odierna manca di fondamento teorico e si basa sui principi della fisica e chimica classica della fine del 19° secolo. Un organismo vivente è considerato più o meno come un insieme di particelle materiali stabili. Le loro interazioni locali sono considerate come somma delle funzioni specifiche del loro lavoro.

Fa parte degli assiomi della scienza tradizionale.

La maggior parte dei biologi sono così fiduciosi nella fisica e chimica ristretta, che si studia all'Università, che evitano perfino di discutere dell'esistenza di altre leggi naturali che i sistemi viventi possono impiegare per raggiungere un obiettivo maggiore, per mantenere lo stato vivente di un individuo, di una specie, di una biocenosi, di una biosfera, ecc... In questi tempi, comunque, molte indicazioni suggeriscono che la biologia stia raggiungendo il punto di svolta che potrebbe essere maggiormente significativo della antica sostituzione del sistema Tolemaico con quello Copernicano. Il fulcro di questo punto di svolta della biologia è preparato da sforzi di molti eccellenti biologi del passato, che basavano i loro pensieri e teorie, su principi olistici piuttosto che riduzionistici. Mi si consenta di nominare solo i più rilevanti per la tematica della discussione così: Ervin Bauer, Alexander Gurwitsch, Albert Szen-Gyorgyi.

Forse non sono ben conosciuti in occidente.

Bauer accentuò la caratteristica essenziale dello stato vivente con un sistema di principi in interconnessione. Il maggiore di questi è il principio del non-equilibrio stabile: Nessun sistema vivente è mai a riposo. Incessantemente svolge lavoro contro l'equilibrio richiesto dalle leggi fisiche e chimiche appropriate per le condizioni esterne presenti. Questa è l'indicazione più diretta sulla primarietà della caratteristica del movimento perpetuo per i costituenti corporei dello stato vivente. Funzione che ha a disposizione gli strumenti per la rappresentazione della sinfonia della vita.
Gurwisch fu il primo a verificare sperimentalmente i principi di Bauer. Tra le diverse intuizioni e scoperte, la maggiore è stata quella del ruolo cardinale della "luce vivente" (biofotoni) per la esecuzione delle maggiori funzioni vitali. Egli definì i flussi e lampi dei fotoni come "radiazione mitogenetica", e provò che l'evento centrale della vita (la "moltiplicazione cellulare") non poteva avvenire senza l'acquisizione di un "fotone mitogenico". Scoprì anche il ruolo vitale dell'ossigeno per la nascita della "luce vivente".
Tutti i processi vitali avvengono in un ambiente acquoso. Come è stato sottolineato più di 40 anni fa da A.S. Gyorgyi, l'acqua (la sostanza più abbondante eppure la più enigmatica), può essere considerata il partecipante attivo, se non una culla che sollecita i processi vitali, piuttosto che semplicemente un solvente per biomolecole. Egli è stato anche il primo a dimostrare l'importanza dell'ossigeno disciolto in acqua per le proprietà specifiche dei processi relativi alla eccitazione degli elettroni che avvengono in essa. Egli suggeriva che la Biologia non poteva capire le funzioni viventi basilari perché concentrava la propria attenzione sulle "sostanze" come forme di particelle indipendenti dalle due matrici: l'acqua ed i campi elettromagnetici.
Il ruolo cardinale di tutte queste entità (ossigeno, acqua, luce), è grossolanamente delineato dalla attuale biologia accademica. Comunque si accumulano sempre maggiori conferme scientifiche nel ruolo basilare dei tre "elementi" antichi: aria (ossigeno), luce ed acqua, per l'architettura della vita.

Di seguito riportiamo le espressioni scientifiche, da "addetti ai lavori" che il professor Voeikov ha esposto a conferma di quanto sopra.

L'OSSIGENO
L'ossigeno è una sostanza importante e vitale per la vita sulla Terra. Alcuni minuti senza ossigeno sono fatali per l'essere umano. Perché? Al primo sguardo la risposta è ovvia. Come altri animali aerobici, noi acquistiamo la maggior parte della energia dalla ossidazione di differenti sostanze. I tessuti nervosi ed il cervello in particolare sono decisamente dipendenti dall'ossigeno. Il cervello umano non eccede il 2% del peso corporeo ed utilizza più del 20% dell'ossigeno totale consumato. Qui però c'è un paradosso: considerando alcuni libri di testo della biochimica, il maggiore utilizzo di ossigeno avviene nei mitocondri, dove, parlando figurativamente, l'ossigeno è usato come un recipiente di rifiuto degli elettroni che hanno distribuito la loro energia potenziale per la produzione di ATP. Ma le cellule cerebrali contengono molto meno mitocondri dei muscoli del fegato. Se non usa questa via, quale è l'alternativa di utilizzare l'ossigeno a cui potrebbe riferirsi il cervello e senza il quale si collassa immediatamente? Per rispondere a questa domanda dobbiamo considerare alcune proprietà fisiche e chimiche dell'ossigeno, che sono spesso tralasciate dai libri di testo di biochimica.
La molecola di O2 è unica fra tutte le altre del nostro ambiente:

Essa presenta 2 elettroni non accoppiati a spin paralleli nei due orbitali di valenza molecolare. Le molecole in questo stato possiedono un eccesso di energia. L'ossigeno è un magazzino immenso di energia capace di liberare più di 180 Kcal/mole per la sua riduzione con formazione di due molecole d'acqua dopo aver acquisito 4 elettroni O2 + 4H 2H2O.
Quando, uno dopo l'altro, gli elettroni sono catturati dall'ossigeno, si formano, come prodotti intermedi, alcune specie di ossigeno reattivo (ROS). Alcune di queste sono radicali liberi, cioè specie chimiche che a differenza delle molecole comuni possiedono un numero di elettroni non accoppiati nel loro guscio elettronico di valenza. Per il desiderio di accoppiare i singoli elettroni, i radicali liberi interagiscono avidamente con i donatori vicini di elettroni, che sono normalmente rappresentati dalle molecole. Un radicale libero acquista un elettrone e si trasforma in una molecola stabile, mentre la specie chimica donatrice di elettroni si trasforma in un radicale libero e comincia a cercare un altro donatore di elettrone. Così i radicali liberi possono iniziare una reazione a catena in soluzioni contenenti molecole biorganiche come lipidi, proteine, acidi nucleici e carboidrati. Le molecole di ossigeno sono stimolatori di reazioni radicaliche. Quando un ossigeno guadagna un elettrone, si trasforma in radicale anione superossido, O2. L'aggiunta di un secondo elettrone (insieme con due protoni) trasforma quest'ultimo in perossido di idrogeno, H2O2. Il perossido non è un radicale ma guadagna facilmente un altro elettrone dando spazio ad un radicale idrossilico HO, che è una particella chimica molto attiva che inizia facilmente reazioni a catena incontrollabili.
Le reazioni a catena dei radicali danneggiano importanti molecole biologiche in vitro, e i ROS sono considerati tradizionalmente in biochimica come particelle ad elevata pericolosità. Esse sono accusate di essere la maggiore fonte di molte malattie, disfunzioni, la maggiore causa dell'invecchiamento. Comunque molti dati più o meno recenti portano a ritenere che i ROS sono assolutamente necessari per la normale attività vitale.
In primo luogo ci sono molte spiegazioni per la ragionevole riduzione di un elettrone di ossigeno in ogni microrganismo. L'enzima NADP-H ossidasi, che produce ROS come un'arma che uccide virus e microbi in particolari cellule, finì per essere trovato dappertutto. È espresso in molte altre cellule e tessuti, non avendo nulla a che fare con le funzioni di difesa immunitaria. Superossidi ed altri ROS sono generati nel corso di alcune reazioni non enzimatiche che continuamente vanno in entrambe le aree, intra-cellulari ed extra-cellulari. Secondo alcune stime, il 10-15% di ossigeno consumato da un animale a riposo è indirizzato verso una strada di riduzione monovalente lungo la quale i ROS sono generati. Sotto condizioni di stress, quando la attività di enzimi generanti ROS è ampliata, il consumo di ossigeno totale cresce fino a circa il 20% e si suppone che tutto questo eccesso sia ridotto in modo monovalente. Pertanto il ROS dovrebbe giocare un ruolo molto importante nella fisiologia umana.

Uno schema di reazione a catena iniziata da un radicale libero A (in cui la freccia simbolizza un elettrone spaiato). I triangoli rappresentano radicali con un numero dispari di elettroni ed i rettangoli molecole con un numero pari di elettroni. Se i dispari si combinano solo con i pari, la catena non terminerebbe mai.

Si considerava tradizionalmente che in reazioni fisiologiche particolari, in cellule viventi, fossero coinvolte molecole specifiche: ormoni, neurotrasmettitori, citochine.
Ciò porta al fatto che i ROS partecipano in molte se non in tutte le reazioni cellulari determinate da stimoli esterni. Le reazioni particolari di date cellule, non dipende solo dall'interazione di segnali particolari specifici con recettori specializzati, ma anche dal contesto, cioè dalla storia precedente della cellula, dal suo stato attuale ed anche dal livello di formazione e di composizione del ROS. I ROS stessi possono imitare l'azione di molti segnali biomolecolari su funzioni cellulari che includono la regolazione di attività geniche. Così i ROS dovrebbero essere considerati come agenti di informazione universale a livello cellulare ma il meccanismo della loro azione rimane confinato nei limiti del paradigma biochimico convenzionale. Benché ci siano molti processi che generano ROS nell'organismo, gli animali per la loro sopravvivenza necessitano di procurarsene regolarmente nell'ambiente.
Alexander Chizhevsky ha dimostrato negli anni '20 che se l'aria ordinaria è ricca di ioni negativi, topi e ratti muoiono per soffocamento nel giro di alcuni giorni e che arricchire l'aria con ioni negativi fa regredire tutti i sintomi patologici. Questi risultati sono stati decisamente confermati. Inoltre è stato provato che gli "ioni negativi dell'aria" sono radicali superossidi O2—. È importante sottolineare che l'aria fresca comune contenga almeno 500 particelle di O2— per cm3, mentre i contenuti di ossigeno in esso sono 1016 volte più alti. Per capire questa differenza dobbiamo immaginare un lago di 10 metri di profondità, 30 Km di diametro pieno di acqua "cattiva" (aria priva di superossido). Aggiungete a questa una quantità di superossido, e ritorna ad essere fresca.
L'aria arricchita con O2— fino a 104 particelle/cm2, è impiegata per la pressione arteriosa e la normalizzazione della circolazione sanguigna; esso supporta la ossigenazione del tessuto, facilita le condizioni di stress, aumenta l'adattamento generale di un organismo a fattori avversi. Altri ROS, ozono O3 e perossido di idrogeno, sono stati anche usati nelle prime decadi del 20° secolo per trattamenti di molte malattie dalla tubercolosi alla disabilità nervosa. Oggi la medicina ufficiale li evita a causa della paura per la loro alta tossicità. Eppure, la ozono terapia comincia ad essere rivalutata in questi ultimi anni. Per esempio, l'ozono è insufflato in un campione di sangue prelevato, poi ridato al paziente. Questo forte ossidante, che genera facilmente radicali liberi, non danneggia le componenti sane nell'intero sistema sanguigno, le proteine del plasma, i globuli bianchi e rossi, che invece distrugge in vitro.
Anche se solo una piccola porzione di sangue del paziente è trattato con ozono, gli eritrociti nel loro complesso accettano e donano molto più facilmente ossigeno ed i leucociti diventano più attivi. Simili azioni terapeutiche sono osservate se il sangue prelevato è trattato con bassa concentrazione di H2O2 e restituito al paziente, o quando le soluzioni di perossido diluito sono infuse per endovena. Nell'ultimo caso gli effetti terapeutici sembrano particolarmente misteriosi. La dose singola comune è 200 ml di soluzione fisiologica al 0,03% di perossido di idrogeno. La catalasi nel sangue converte immediatamente l'infuso in acqua ed ossigeno. Ma la quantità totale di ossigeno emanato è equivalente a 100 ml di aria (una piccola frazione di respiro) e non aggiunge praticamente nulla al contenuto di ossigeno nel sangue. Eppure, dopo soluzioni endovenose di H2O2, la saturazione di ossigeno nel sangue dei tessuti aumenta, ed altri parametri fisiologici del sangue e di altri tessuti si normalizzano.
Con questo esempio possiamo concludere che alcuni, se non tutti i ROS in dosi appropriate, esercitano un'azione multipla e benefica sulle varie funzioni biologiche, dal livello cellulare ad un livello che coinvolge tutto l'organismo.
Ma come possono queste particelle che hanno un alto valore di specificità chimica, così distruttive in vitro, esercitare specifiche azioni bioregolatrici in vivo?

LA LUCE
Teoricamente, l'unico modo perché si interrompano le pericolose reazioni a catena iniziate dai radicali liberi, è la ricombinazione di un radicale con un altro. Ma in un sistema dove la concentrazione di radicali è bassa e la concentrazione di molecole è alta, le probabilità di incontro di due radicali è molto bassa. L'O2 da cui si originano i radicali liberi, è la sola sostanza che può far terminare queste reazioni.
Come un radicale doppio, esso può provvedere alla moltiplicazione di radicali ed aumentare la probabilità della loro ricombinazione. Se un radicale R reagisce con O2, si forma un radicale perossido ROO. Esso può estrarre un atomo di idrogeno da una molecola appropriata R'H facendola diventare un radicale R' e trasformando se stesso in una molecola di perossido ROOH. Il legame O-O nei perossidi è abbastanza debole e sotto certe condizioni può rompersi in due nuovi radicali liberi, RO e HO in aggiunta al radicare R'. Questo evento è definito come una parte di catena ritardata. Nuovi radicali possono ricombinarsi con altri radicali presenti nel sistema e fermare la catena alla quale essi conducono. Inoltre le reazioni di ricombinazioni radicaliche hanno una proprietà importante: i quanti di energia rilasciata in alcune reazioni possono essere equivalenti alla energia dei fotoni della luce visibile o UV.
Nel 1930 Gurwisch dimostrò che in un ambiente con sufficiente contenuto di ossigeno, si forma una radiazione mitogenetica in un ambiente acquoso dove le reazioni a catene radicaliche possono proseguire. Abbiamo studiato l'emissione fotonica in regioni blu-verde dello spettro da soluzioni acquose di amminoacidi ed amminoacidi insieme con zuccheri, ed abbiamo confermato che si osservano reazioni a catena seguite da emissione di elettroni eccitati (EES). Ancora più rilevante è stata la nostra recente osservazione di oscillazione nella emissione di fotoni che spontaneamente sono stati emessi da soluzioni acquose di semplici zuccheri o di altri composti carbonilici o di amminoacidi.
La figura è l'esempio di un andamento oscillatorio multimodale di chemioluminescenza che accompagna la reazione tra il metilgliossale e la glicina (simili reazioni si osservano nelle cellule e in matrici intercellulari).

Nel grafico sinistro c'è una curva cinetica per il calcolo medio ogni 10 minuti; in quello di destra vi sono i dettagli cinetici, ogni 10 secondi, per un frammento circolare del pannello sinistro.

Abbiamo parlato delle reazioni radicaliche che avvengono in un ambiente organizzato in modo semplice. Si può vedere che perfino in queste condizioni essi tendono all'autorganizzazione probabilmente mediante processi regolatori a feed-back. Ci si può aspettare livelli più alti di organizzazione all'interno di un organismo.
Una parte sostanziale dell'ossigeno consumato è utilizzata attraverso il processo di riduzione per spostamento di un elettrone. Il livello di radicali liberi e di altri ROS in matrici cellulari e extracellulari sono comunemente molto bassi per la presenza di meccanismi multienzimatici e non, conosciuti come "difese antiossidanti". Alcuni elementi di queste difese agiscono molto velocemente. Il riciclo della attività degli enzimi ubiquitari superossidodismutasi (SOD) e catalasi eccedono 106 cicli/sec.
SOD catalizza la ricombinazione di due radicali O2— producendo H2O2 ed ossigeno singoletto. La catalasi riduce H2O2 in acqua e ossigeno tripletto.
La Biochimica attualmente presta attenzione solo al ruolo detossificante di questi enzimi ed agli antiossidanti a basso peso molecolare come l'acido ascorbico e il tocoferolo (Vit. E). Ma qual'è il senso di un alto livello di produzione radicalica, per esempio da parte della NADP-H ossidasi e la loro immediata eliminazione ad opera della SOD?
Riassumendo: in tutte le reazioni di ricombinazione radicalica e di decomposizione dei perossidi, siano essi avvenuti spontaneamente o sotto l'azione di catalizzatori, vengono generati elettroni eccitati. Nei casi della loro generazione enzimatica (SOD e Catalasi), la EES dovrebbe raggiungere frequenze dell'ordine dei megahertz. Gurvisch e S. Gyorgyi insistettero che nei sistemi organizzati dall'energia degli organismi viventi l'energia di eccitazione degli elettroni non può essere facilmente dissipata in calore, piuttosto può essere trasferita in macromolecole per mezzo di irradiazioni. I nostri risultati ed i risultati di altri autori confermano il loro punto di vista. Si può suggerire che questo carattere particolare delle reazioni di radicali liberi ossigeno-dipendenti con diramazioni ritardate, è utilizzato per la regolazione e coordinazione del lavoro di tutte le "macchine" molecolari cellulari. Pacchetti di energia equivalenti all'energia dei fotoni luminosi rilasciata nelle reazioni delle ricombinazioni radicaliche può servire ad indirizzare reazioni biochimiche, mentre il loro ritmico rilascio in certe condizioni può suggerire il loro ruolo di stimolatori di nuovi processi metabolici.
Infatti, appare sempre più evidente sottolineare l'importanza del carattere oscillatorio di molti processi regolatori ed esecutivi dell'organismo. Recentemente è stato provato che la frequenza piuttosto che l'ampiezza delle oscillazioni del calcio intercellulare (il calcio è uno dei principali messaggeri intracellulari) è il fattore informativo per la regolarizzazione di ulteriori reazioni intercellulari. Questa è una osservazione cruciale, perché lavora solo là dove l'ampiezza di un segnale è considerato importante per il richiamo di una certa risposta fisiologica, ed il ruolo delle modulazioni di frequenza delle concentrazioni di reagenti o di altri parametri fisiologici, non era stato considerato seriamente.
Tra le differenti sostanze bioregolatrici, i ROS sono i candidati migliori per essere implicati nei processi oscillatori, perché sono in costante movimento o, più precisamente, essi continuamente si originano e si trasformano, producendo EES.
Pertanto può essere suggerito che i meccanismi di azione regolatoria ROS sono specificati da schemi strutturali dei processi con partecipazione ROS piuttosto che dalle loro concentrazioni medie nelle cellule e nei tessuti. Per schema strutturale di un processo intendiamo frequenza ed ampiezza della generazione EES e del loro rilascio nel corso delle reazioni di ROS tra di loro o tra molecole singole.
L'energia rilasciata in queste reazioni è usata come energia di attivazione per specifici processi biochimici, per un continuo "pompaggio" di stati di non-equilibrio dei componenti strutturali inter-cellulari ed intra-cellulari, mentre gli schemi strutturali delle reazioni di ROS determinano modi ritmici biochimici e fisiologici.
La versatilità dei mezzi della generazione ROS nell'organismo e la molteplicità di "armi di difesa antiossidanti" provvede abbondanza di schemi strutturali dei processi di generazioni EES, e quest'ultimo in cambio spiega l'alta specificità dell'azione regolatoria dei ROS. Scorte regolari di ROS dall'ambiente (da aria ed acqua), sono necessarie per favorire i meccanismi interni della riduzione di ossigeno, perché le oscillazioni del metabolismo ROS tendono a decadere quando sono accumulati i sottoprodotti delle reazioni radicaliche, procedendo in ambienti ricchi di molecole organiche. Questi sottoprodotti infatti possono essere rappresentati da radicali liberi macromolecolari accumulati, dovuti a reazioni di catene radicaliche che procedono in condizioni di ipossia tissutale.
Il miglior modo per neutralizzarli è di intensificare i meccanismi di attivazione di ossigeno nell'organismo, a cui si potrebbe provvedere attraverso l'uso di terapia di ozono o di perossido di idrogeno. Questa è probabilmente la ragione per cui questi ROS sono così efficaci in trattamenti di malattie a largo spettro.

L'ACQUA
Se i ROS attuano queste funzioni fondamentali nell'organizzazione dei processi vitali, essi dovrebbero fare altrettanto durante l'intero processo dell'evoluzione della vita. Ma l'insegnamento corrente sulla evoluzione insiste che il periodo pre-fotosintetico della evoluzione fosse completamente anaerobico, e che l'ossigeno apparisse sulla Terra come prodotto della fotosintesi. Questa nozione è basata sull'ipotesi suggerita dal sostenitore dei famosi esperimenti di Miller, nei quali egli ha ottenuto sostanze organiche dalle inorganiche sotto azione dell'alta temperatura, irradiazioni intense di UV e scariche elettriche. È evidente che queste reazioni potevano essere realizzate solo in completa assenza di ossigeno libero.
Contrariamente a queste ipotesi, sempre più dati indicano che l'acqua, dove si svolgono i principali processi che coinvolgono le ROS, gioca un ruolo cruciale per la loro produzione ed organizzazione dei processi nei quali essi sono coinvolti. In particolare è provato che il perossido di idrogeno, l'ossigeno libero e l'idrogeno possono apparire nell'acqua in condizioni particolari (temperatura fredda, pH neutro, bassa concentrazione di sali comuni), sotto agitazione meccanica, illuminazione, sonorizzazione, congelamento-disgelo, condensazione di vapore acqueo, ecc...
Le molecole di H2O2 possono aumentare in acqua solo se le molecole d'acqua H-O-H sono dissociate in un atomo di idrogeno atomico H e un radicale idrossilico HO, e quando questi due ultimi radicali si ricombinano. L'unica condizione possibile che potrebbe provocare la dissociazione di un legame forte H-O è l'esistenza di una struttura "polimerica" dell'acqua. Del resto, alcuni polimeri possono funzionare come trasformatori da energia a "bassa intensità" in energia ad "alta intensità", quale, per esesempio, energia meccanica in energia di eccitazione elettronica. Così, se l'acqua può essere considerata un quasi-polimero, la sua dissociazione può essere indotta dai deboli fattori prima menzionati. E Szent Gyorgyi aveva ragione a suggerire che l'acqua forma un sistema singolo con i suoi elementi strutturali che rendono possibili certi EES, senza di cui non possono esistere.
Le proprietà dell'acqua sono importanti per comprendere il ruolo dell'ambiente acquoso in processi autorganizzati legati alle EES e al loro funzionamento nel metabolismo. Inoltre, è importante riconsiderare tutti i processi di evoluzione della vita sulla Terra, perché diventa altamente probabile che ci fosse produzione di ROS all'origene dello sviluppo della vita organica, e alla presenza di ossigeno molecolare. A riprova di ciò, c'è la recente scoperta dell'abbondanza di catene respiratorie nei meccanismi più antichi, gli archeobatteri.

LA VITA
Noi comprendiamo chiaramente come, l'analisi dei dati empirici sostenuti in diverse branche delle scienze naturali, possano essere in forte contrasto con alcune delle basi dominanti costituite attualmente dalla biologia e dalla biochimica, che servono da fondamento a vari aspetti della moderna biotecnologia, della pratica medica e agricola, nonché per risolvere problemi ecologico-ambientali. Eppure siamo sicuri che, anche se i dettagli del suddetto ragionamento potrebbero essere modificati, la conclusione che possiamo trarre è che sia corretto che:

1. I processi con la partecipazione dei ROS avvengono in sistemi acquosi e generano elettroni allo stato eccitato.
2. I ROS abbiano giocato e giocano ancora un ruolo fondamentale bioenergetico e bioinformativo nell'apparizione e nella realizzazione dei procesi vitali.

Come detto sopra, lo stato vivente è uno stato di non-equilibrio stabile sostenuto dal lavoro che un sistema vivente svolge contro lo scivolare verso l'equilibrio (E. Bauer). Un sistema vivente estrae attivamente materia ed energia dal proprio ambiente, spendendo le proprie risorse per ottenerle e per trasformare questa "energia materia" in più "costose" forme di energia di eccitazione delle proprie strutture.
Fondamentalmente, è la proprietà di tutti i sistemi, dove si presentano processi di catene ramificate basate sul consumo di ossigeno. L'essenza del processo delle catene ramificate è manifestato nelle sue dinamiche, piuttosto che nel suo bilancio complessivo. A livello della moltiplicazione di centri attivi e di catene ramificate, avviene una crescita spontanea di energia libera del sistema. Si presenta un ordine dinamico del sistema, accompagnato dalla concentrazione di energia potenziale significativa in alcune delle sue aree. È particolarmente interessante che tale sistema possa consumare ossigeno, attivamente, dal suo ambiente. Le reazioni radicaliche libere sono principalmente reazioni di trasferimento di un elettrone: mini-correnti elettriche e molecole di ossigeno, come una particella paramagnetica viene attirata dal campo elettrico. Più sono attive queste reazioni, maggiore ossigeno serve per la loro sussistenza, per cui più attivamente esse attraggono ossigeno.
Di conseguenza è interessante menzionare unico parametro quantitativo conosciuto, che definisce il progresso evolutivo delle specie viventi: il totale consumo dell'ossigeno, da parte di un rappresentante tipico di una certa specie, durante l'arco medio di vita, diviso per la sua massa media. Questo parametro fu chiamato "costante di Rubner" da E. Bauer.
Secondo i dati fisiologici, la costante di Rubner aumenta di alcune migliaia di volte in sequenza, dai primitivi Celenterati ai Primati.
Per l'Homo Sapiens questo parametro è almeno di un grado superiore rispetto ai primati. Come è stato notato, è il cervello umano che consuma ossigeno più avidamente rispetto ad altri sistemi viventi sulla Terra. È il maggior sistema in "non-equilibrio" e, se Bauer dice giusto: è sicuramente il sistema vivente più potenzialmente stabile, ovviamente solo se l'essere umano usa realmente tutta la sua energia per rimanere un sistema vivente. In riferimento alle risorse esterne, è più che sufficiente avere intorno ossigeno ed acqua per sostenere i suoi sforzi.
#5
Inviato 14 marzo 2007 - 17:31:33
questo è tanto affascinante quanto difficile ,forse se mi ci metto a studiare per un mese riesco a capire qualche cosa.
i processi con la partecipazione dei ROS prodotti in ambiente acquoso precedono e sono la condizione necessaria per l'origine e l'evoluzione delle forme organiche viventi sulla Terra.
Ecco come ha risposto i professor Voeikov ad alcune domande:

Per quale scopo si è posto questo problema?

Ci sono molte lacune che indicano la situazione critica nella biologia odierna. Alcuni biologi sagaci, la paragonano con la grande crisi della fisica che si presentò cento anni fa.

ad un certo punto parla dell'uso del perossido di idrogeno come terapia per le malattie.
vorrei essere uno scienziato per capire bene la relazione con:
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Alij Maid usa il perossido di idrogeno per curare la cfs ecc..e parla di:
DANNO DELL'HABITAT UMANO E DEFICIT DI ENERGIA CHE SI GUARISCE COL RIPRISTINO DELLA CHIMICA DEL CICLO DI KREBS
Il meccanismo centrale del deficit di energia è l'omeostasi interrotta dell'ossigeno.
http://www.cfsitalia...?showtopic=1533
ha fatto diversi studi sull'ossigeno e publicato libri es:
gli stralci sono le recensioni
Ossigeno ed invecchiamento
ISBN 1-879131-21-8
472 pagine commerciano il libro in brossura
“Questo libro presenta un'idea seminale: Il metabolismo disfunzionale dell'ossigeno è la singola minaccia più importante a salute umana… là è idee stantie e riciclate in questo libro.„
Ammiraglio posteriore coda di todo O. che smazza, USNR (ritorno.): Presidente del bordo, università capitale di medicina integrante, Washington, DC
Questo libro è circa un'idea semplice:
L'ossigeno è l'influenza d'organizzazione di biologia umana e governa il processo di invecchiamento.
l'De-ossigenazione della nostra aria, acqua e tessuti degli esseri viventi è una minaccia globale crescente.
Nel contesto di invecchiamento, l'ironia profonda del nostro tempo è questa: Intoxicated dalle promesse della stella fa la guerra la medicina, celebriamo ciecamente le possibilità del futuro mentre ignoriamo quel fatto che i nostri bambini sono prematuramente sickening ed invecchiamento prima dei nostri occhi dovuto sovraccarico dello zucchero, abuso degli antibiotici, avvelenamento dai prodotti chimici sintetici e gli ormoni e la rabbia che i risultati quando uno lo scopre è stato inevitabilmente la vittima del folly di altri.
“La teoria dell'ossigeno dell'Ali di invecchiamento è originale e costringere. Che freschezza delle idee! Ché senso trasformare in scienza dura folclore! Era il primo per avvertirlo che le terapie mediche di tecnologia e del gene di guerre della stella non estenderanno la durata umana a meno che imparassimo conservare il metabolismo umano dell'ossigeno.„
Il professor Alfred O. Fayemi,
Università capitale di medicina integrante, Washington, DC
“Majid Ali è un pioniere che sta cambiando la faccia della medicina con il suo innovatore e spirited il metodo. Le sue credenziali sono impeccabili. Le sue idee su salute e malattia sono emerso dalla sua vasta esperienza di medicina ortodossa ed il suoi riconoscimento e frustrazione delle limitazioni di questa metodo.„
Giornale complementare della medicina
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questo un'altro suo libro:
Il canarino e l'affaticamento cronico
ISBN 1-879131-04-8
582 pagine commerciano il libro in brossura
“Un libro il più notevole, da un medico il più notevole.„
Robert C. Atkins, M.D., autore vendente migliore, rivoluzione di salute
    I sufferers cronici di affaticamento sono Canarie umane--gente unica che tollera male i fattori di sforzo ossidativi biologici del ventesimo secolo tardo. Sono geneticamente predisposed alla ferita ed ai loro enzimi di disintossicazione e di energia dagli agenti nei loro ambienti interni ed esterni.
   Le loro difese molecolari sono danneggiate vicino undiagnosed e unmanaged le allergie, le sensibilità chimiche, le sostanze inquinanti ambientali, i microbi, i coasters del rullo dell'zucchero-insulina-adrenalina, lo sforzo e l'ostilità delle vite accelerate. Sotto la loro pelle, trasportano le tempeste ossidative--il quarto di chimica di luglio.
   Questo libro offre le informazioni ed il consiglio circa le terapie del nondrug che funzionano per il sufferer di affaticamento così come il professionista.
Avete letto il canarino e l'affaticamento cronico?
gradite commentare esso per altri?
E-mail noi
Rassegne
“Questo “manuale„ di affaticamento cronico deve essere letto semplicemente da tutto che soffra da affaticamento e da tutto che si occupi dei sufferers di affaticamento
Kendall Gerdes, M.D.,
Presidente The American Academy dell'allergia di Otolaryngic
“Un libro brillante… osa associare l'epidemia di affaticamento cronico con odierno
medico addicted dell'antibiotico e droga-orientato. “Â
Il medico ambientale
“Sono awestruck dalla semplicità elegante della teoria del Dott. Al. Con risultato clinico solido studia, mostra come la terapia della non-droga riesce a fare rivivere gli enzimi danneggiati di energia… che questo libro è un trionfo di motivo e del buonsenso nella medicina.„Â
Ralph Miranda, M.D., presidente, l'università americana per l'avanzamento nella medicina.
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e pi mi ricollego anche al celfood
visto che le ricerche sono ancora confuse ,questa potrebbe essere una strada nuova da percorrere...
quando ci arriveremo?
ciao NEVE
Oscar Wilde
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