Qualcuno conosce il dottor Paolo Carrer ricercatore di Medicina del Lavoro all'ospedale Sacco di Milano? è specializzato in MCS.
grazie

Rispondo con una comunicazione formale richiesta appositamente:
Non siamo informati di medici operanti in Italia che diagnosticano MCS secondo l' UNICO protocollo diagnostico validato e riconosciuto internazionalmente (Consenso Internazionale 1999).Lo stesso dicasi per la ME per il Consenso Canadese ME tradotto da alcuni del Forum CFSITALIA noti o per altre malattie ambientali sovrapponibili come EHS e GWS.
Quello che otterrete da Istituzioni pubbliche (e molti medici privati che "hanno cambiato idea" dall' estate 2005) è una diagnosi, se va "bene", di IEI. Leggete nel ns. sito alla sezione MCS
A livello terapeutico la situazione è identica e peggiore. Il "nuovo" che avanza in Italia dalla Università La Sapienza si chiama PNEI (una versione gentile e vendibile di psicosomatica?) che non ha riscontro in NESSUNO dei vari consulenti internazionali che conosciamo tra i quali anche Professori di Psicologia americani o della pratica clinica ambientale.
Pare che alcuni pazienti che hanno ottenuto l' appoggio di un noto "specialista" italiano (a noi non risulta nessuno suo studio pubblicato in materia) siano stati poi "folgorati" dalla PNEI poi supportandola essi stessi tra gli altri malati.
Due associazioni italiane (SOS UTENTI e AMICA) indicano tra i loro riferimenti medici PNEI. Tale teoria PNEI risulterebbe appoggiata indirettamnete da settori dell'ISS visto che un noto esperto pubblico è stato consulente del GRUPPO DI STUDIO presso l' ISS.
SOS UTENTI ha nominato uno dei massimi propugnatori PNEI come suo Presidente di recente.
Il giudizio finale non ci spetta ma ci teniamo a differenziarci nel rispetto della libertà di ciascuna associazione ad assumere la posizione che ritiene corretta, così come la ns. libertà di esprimere critiche e porre domande contiamo non venga sanzionata con qualche azione per zittirci definitivamente.
Non a caso da talune realtà ci dissociammo anni fa passando pure per quelli che "dividono" grazie a una opera diffamatoria capillare operata da ignoti come riportato nel ns. comunicato in HOME PAGE.
Noi crediamo che la strada maestra per la gestione delle malattie ambientali sia quella contenuta nella attuale bozza degli OBIETTIVI CNR-MCS nella sezione CAMPAGNA del ns. sito e documentata nella AREA MEDICI.
Nella sotto sezione PROTOCOLLI TERAPEUTICI della ns. AREA MEDICI
CNR-MCS trovate tutti i documenti utili che, da subito, potrebbero migliorare la Vs. condizione di malati ambientali se attuati sinergicamente insieme e sotto controllo medico per la parte farmacologica. Ciascuno deve valutare ovviamente a livello personale. Non è un consiglio medico. Riportiamo l' esperienza diretta di persone a noi vicine e di malati esteri.
In questi anni ci siamo documentati e abbiamo investito tante risorse economiche personali per arrivare a pubblicare quanto è riportato nel ns. sito (CONTIAMO SUL VS SUPPORTO ECONOMICO ANCHE SE SIMBOLICO), Dopo essere anche noi caduti in certi luoghi comuni e disinformazione creata ad arte in Italia non solo da Istituzioni pubbliche o taluni medici. Abbiamo operato una selezione precisa e puntuale di quanto è pubblico e disponibile gratuitamente grazie anche alle consulenze internazionali prestigiose di cui ci avvalliamo. Notiamo purtroppo che diversi pazienti ambientali italiani, spesso non conoscendo l' inglese, seguono di volta in volta l' "esperto" ("e vuole aiutare i malati") che loro viene proposto da un bene collaudato sistema di mistificazione e disinformazione. Risultato, soldi spesi e attese deluse, intanto però passano anni preziosi E UTILI AL "SISTEMA", le persone peggiorano nella loro condizione clinica in modo sempre più irreversibile, una parte ci lascia per sempre. Non so cosa hanno detto a voi delle malattie ambientali sovrapponibili (MCS, EHS, ME, GWS, Autismo, etc), noi sappiamo per certo (sperimentazione personale) che è una delle malattie cronico degenerative più gravi e disabilitanti. Non siamo noi a dirlo. Vedi anche la posizione del gruppo di studio presso l'Istituto Koch per conto del governo tedesco nel 2003.
Rammentiamo che il 50% della cura è rappresentato dalle cure di mantenimento e cambiamento stile di vita, alimentare, etc secondo i protocolli validati clinicamente in molti decenni da molti centri specializzati nel mondo. Le persone purtroppo inseguono il mito della medicina foraggiata da BIG PHARMA, una malattia, una terapia o "pillola" che cura.
In qualsiasi malattia cronico degenerativa, da sempre, è un insieme di terapie e strategie quotidiane (alcune solo per la fase acuta nei primi anni, come stretto evitamento nel ns. caso) che portano il risultato del ritorno parziale o totale alla fase iniziale. Da nessuna malattia cronico degenerativa si guarisce mai completamete in senso compiuto una volta che il DNA sia stato danneggiato (NAT2, MTHFR, CYP2D6, PON1, PON2, in MCS). Tuttavia, un ritorno alla vita sociale, lavorativa, magari con un alcuni limiti e disabilità contentute, con protezioniapposite, è possibile e questo lo dimostrano i malati che direttamente abbiamo conosciuto all' estero.
QUANTO PRIMA SI INTERVIENE TANTO PIU' SI TONERA' INDIETRO. PURTROPPO IN ITALIA LA PREVENZIONE PRIMARIA E' SEPOLTA DA DECENNI ESSENDO STATA SOSTITUITA DA: LA MORTE PER "MALORE" O PER "STRESS" A FATTO COMPIUTO.
Le ultime novità dalla SCUOLA PSICHIATRICA WESSLEY (consulenti per assicurazioni e governi compiacenti) di Londra parlano della "mente" che sarebbe in grado di modificare il DNA. Se capita in senso peggiorativo realmente potremmo allora pensare "positivo" e trasformare il ns. corpo a piacimento (magari volare...) come in un qualsiasi film MATRIX di serie B.
Per contenere le "spese" sanitarie, invalidità, pensioni, gli Stati meno "attenti" ai diritti del cittadino scelgono la via psichiatrica insieme a quella psicosomatica ed eventualmente (noi crediamo) della PNEI. E' quanto si appresta a fare l' Italia entro tempi molto stretti con la definizione IIAAC SCM e che comunque per quanto riguarda la gestione psichiatrica delle malattie ambientali ciascuno di Voi si è reso conto, almeno nella maggior parte dei casi, a livello personale accedendo in un ospedale italiano. Spesso non ve lo dicono direttamente in faccia per non incorrere in questioni legali e di risarcimento danni.
Poniamo una semplice domanda sul discorso spesa pubblica. Primo, il cittadino ha pagato le tasse per ottenere cure e assistenza qualificate ed efficaci prima di ammalarsi ed èe suo diritto costituzionale essere assitito sennò tanto vale tornare all' epoca dei Comuni mediovali, Secondo, un malato che torna al lavoro contribuirà ancora al benessere sociale e ricchezza della comunità tutta e non di m meno, la sua professionalità e conoscenza non verrà perduta..
Ci sono forse altre motivazioni di fronte a certe "sviste" e l' arresto del Dr. Martini dell' AIFA e metà consiglio direttivo di qualche mese fa è solo la punta dell' iceberg di una gestione della cosa pubblica molto influenzata da lobby note. Potremmo portare l' esempio delle dosi del tale pesticida per frutteti che sono imposti a dose doppia rispetto alla Germania. Parliamo di una multinazionale che produce sia pesticidi che farmaci.
Sulla EHS (ricordiamolo, sempre compresente con MCS, FM ed ME più malattie correlate degenerative che subentrano nella progressione) segnaliamo l' ultimo studio prodotto dal Prof Olle Johansson del Karolinska Institute che gentilmente egli ci ha segnalato di recente in una comunicazione privata:
Johansson O,
”The functional impairment electrohypersensitivity
and health effects of modern-life electromagnetic fields: A
neuroscientist’s views”,
In: Proceedings of the First Hellenic Congress
on the Effects of Non-Ionizing Radiation, with International Participation
(eds. LH Margaritis, SA Zinelis), Thessalonica, Greece, 2008, pp 13-18
LINK STUDIO JOHANSSON
Consigliamo come sempre di leggere almeno le decine di documenti base dal ns. sito e di non interpellare direttamente gli autori internazionali poichè quasi sicuramente le risposte che cercate sono nei documenti disponibili. In ogni caso le risposte pratiche le trovate presso i medici ambientali clinici (sopratutto del Nord America) con esperienza almento decennale e che operino secondo i protocolli diagnosti di cui sopra. Qualsiasi altro criterio diagnostico sopracitato non ha validità in sede medico-legale internazionale per quanto attiene al riconoscimento dei propri diritti, quindi risorse per contenere l' avanzamento e uscire dalla fase cronico degenrativa e invalidante. Il fatto che in Italia si riesca a far passare quello che è stato già affossato, quanto meno confinato, negli altri Paesi non significa che otterrete quanto stanno promettendo a malati ambientali "reclutati" negli attuali centri diagnosi italiani con la promessa di cure ma che in realtà farete parte di uno studio IEI statale.
L' ELENCO MEDICI CHE DIAGNOSTICAVANO MCS (pubblicato in questo Forum) FU DA NOI REALIZZATO A FINE 2004 (manca la fonte, tra le altre cose)
NON E' PIU' VALIDO DA MOLTO TEMPO PER CUI NE CHIEDIAMO LA RIMOZIONE UFFICIALMENTE AGLI AMMINISTRATORI DEL SITO.
Non forniamo nomi di medici italiani che comunque si interassano onestamente alle malattie ambientali (che comunque non dispongono di centri ed esperienza per gli stadi degenerativi se guardaimo oltre confine) per proteggerli dalle ritorsioni professionali e mediatiche dei soliti soggetti a Voi ben noti, Per favore non scriveteci più richiedendo questa informazione. Le energie non ci permettono di dare risposte scontate e ripetute varie volte. Il consiglio principe è sempre quello, siate attori della Vs guarigione insieme al necessario supporto dei Vs. famigliari, imparate l' inglese, create dei gruppi auto mutuo aiuto LOCALI slegati da qualsiasi associazione nazionale, sostenete anche economicamnte le persone che operano nei gruppi di ricerca e scambio dati internazionali.
I medici, pubblici e privati, che si occupavano di MCS e altre nel passato, sono stati ""ricollocati" (es. da Allergologia a Cardiologia) oppure hanno "cambiato idea" (da eziologia immunologica e ambientale a IEI, idiopatica, di origine sconosciuta).
Ci vengono segnalati continuamente casi di intimidazione, isolamento, "consigli", a medici, avvocati, famigliari o conoscenti che supportano con senso civico e del dovere i malati ambientali.
L' informazione mediatica al 99%, quando se ne occupa, segue le solite parole d' ordine di certi settori pubblici e non: "non c' è cura", "bisogna studiare", "bisogna fare uno studio epidemiologico" (la MCS è diagnosticata nel mondo dal 1945, la EHS è riconosciuta in Svezia da anni, etc.), "non si conosce l' origine" (845 studi...).
Il Canada nel 2003 valutò in 15 miliardi di dollari il costo dei malati ambientali. Nei Rapporti CHRC pubblicati nella sezione didattica del ns. sito trovate l' ultima posizione che in Ontario è stata messa in pratica ufficialmente da gennaio scorso con misure restrittive a tutela dei malati ambientali e PREVENZIONE di TUTTE LE MALATTIE CRONICO DEGENRATIVE, una per tutte, divieto di uso pesticidi e cosmetici in tutti i luoghi e trasporti pubblici. Basterebbe copiare ma in Italia si inventerebbero una commissione anche per questo prendendo ulteriore tempo.
Grazie per l' attenzione e in bocca al lupo a tutti
CNR-MCS