La medicina ufficiale propone per la fibromialgia:
Sindrome fibromialgica: efficacia del trattamento con farmaci antidepressivi
E’ stata compiuta una revisione sistematica dell’efficacia del trattamento della sindrome da fibromialgia con i farmaci antidepressivi.
Sono stati individuati 26 studi.
L’Amitriptilina ( Laroxyl ), studiata in 13 studi randomizzati e controllati, è risultata efficace nel ridurre il dolore con un moderato grado di beneficio ( riduzione del dolore in media del 26%, miglioramento della qualità di vita del 30% ).
Gli inibitori selettivi del riassorbimento della serotonina ( SSRI ) sono stati studiati in 12 studi randomizzati e controllati, che hanno mostrato risultati positivi, ad eccezione di 2 studi con Citalopram ( Seropram ) ed 1 con Paroxetina ( Seroxat ).
Tre studi, randomizzati e controllati, che hanno riguardato gli inibitori del riassorbimento della serotonina e della noradrenalina ( SNRI ), la Duloxetina ( Cymbalta ) e Milnacipran ( Ixel, Savella ), e 1 di 2 studi randomizzati e controllati che hanno utilizzato l’inibitore MAO, Moclobemide ( Aurorix ), hanno riportato un risultato positivo.
In conclusione, l’Amitriptilina 25-50 mg/die riduce il dolore, la fatigue ( senso di spossatezza ) e la depressione nei pazienti con sindrome fibromialgica e migliora il sonno e la qualità di vita.
Anche la maggior parte dei farmaci SSRI e SNRI sono probabilmente efficaci.
Do queste notizie,da prendere con le molle,perchè tra il dire e il fare in mezzo ci sono sempre gli effetti collaterali degli antidepressivi.
Voi sapete come la penso in merito,ma è solo un mio pensiero.............La medicina ufficiale si è venuta a trovare davanti un bel problema,ve lo pongo,ognuno ne tragga la personale considerazione:
Pazienti pediatrici e adulti
FLUOXETINA, SERTRALINA,
PAROXETINA, FLUVOXAMINA,
CITALOPRAM, ESCITALOPRAM,
BUPROPIONE,
VENLEFAXINA, NEFAZODONE,
MIRTAZAPINA
Evento: peggioramento della depressione
e comportamenti suicidi.
Mediante un Public Health Advisory
del 22 marzo 2004, rivolto sia agli
operatori sanitari che ai pazienti,
l’FDA raccomanda di monitorare
attentamente i soggetti, siano essi
adulti, bambini o adolescenti, in
trattamento antidepressivo, in
merito al rischio di peggioramento
della depressione e di
comportamenti volti al suicidio,
soprattutto all’inizio della terapia
oppure quando la dose del farmaco
viene modificata. I principi attivi
coinvolti, per le cui specialità medicinali
l’ente regolatorio statunitense
ha richiesto alle ditte produttrici la
modifica dei foglietti illustrativi, sono
fluoxetina, sertralina, paroxetina,
fluvoxamina, citalopram,
escitalopram, bupropione, venlefaxina,
nefazodone (in Italia revocato
nel 2003), e mirtazapina.
Sulla base delle evidenze disponibili
l’FDA non è in grado di stabilire se
è la terapia farmacologica a causare
il peggioramento del disturbo depressivo
e l’ideazione al suicidio oppure se l’aumento dei sintomi sia da
ricondurre alla patologia stessa. Sia
nella popolazione adulta che in
quella pediatrica sono stati, infatti,
riportati ansia, agitazione, insonnia,
irritabilità, attacchi di panico, acatisia,
mania e ipomania. I pazienti che
hanno manifestato uno o più di
questi sintomi, potrebbero essere
maggiormente a rischio di aggravamento
della depressione e di comportamenti
potenzialmente suicidi.
Particolare cautela, inoltre deve essere
rivolta ai pazienti con disordine
bipolare poiché gli antidepressivi
potrebbero causare episodi di
mania nei soggetti con questo tipo
di disturbo.
Viene infine ricordato che, nel caso
si manifestino i sintomi sopra menzionati
e il quadro depressivo peggiori,
il trattamento farmacologico
non deve essere interrotto bruscamente
per il rischio di insorgenza
della sindrome da sospensione, propria
di alcuni di questi agenti.
La tempestiva azione da parte dell’FDA
fa seguito alla valutazione del
profilo rischio/beneficio di questi
farmaci da parte di due comitati
consultivi (Psychopharmacological
Drugs Advisory Committee-PDAC e
Pediatric Subcommittee of the Anti-
Infective Drugs Advisory Committe-
Peds AC) dell’Agenzia americana riunitisi
il 2 febbraio scorso, come annunciato
nell’ottobre 2003 (DsF
6/2003, pag. 320). Un’ulteriore revisione
dei dati disponibili provenienti
da clinical trial sui pazienti
pediatrici è tuttora in corso e i risultati
sono attesi per questa estate.
Nel frattempo in Gran Bretagna il
Committee on Safety of Medicines
(CSM) ha nominato un gruppo di
esperti che stanno effettuando una
revisione del profilo di efficacia e sicurezza
degli antidepressivi nella
popolazione adulta, i cui risultati
dovrebbero essere pubblicati nella prossima primavera.
A tale proposito,
il CSM si avvarrà di uno studio
di coorte il cui protocollo è stato
pubblicato il 5 gennaio 2004: verrà
analizzata l'incidenza di comportamenti
deliberatamente autolesionisti
e dei suicidi in pazienti esposti
agli SSRI e ai triciclici dal gennaio
1995 al dicembre 2001.
- Medwatch – March 2004 Safety
Sono dati un po' vecchiotti,e col passar del tempo tutto viene smorzato,ma su questo forum,convinciamoci di una cosa,la salute è del paziente,e non di chi,con molta superficialità,prescrive farmaci.Deve essere il paziente a valutare se quel farmaco gli conviene oppure no,dopo aver valutato i messaggi del proprio corpo,in relazione al farmaco ingerito.Romy
Edited by romy, 05 May 2009 - 13:09:05.
Iosto'conChiara
Quando le voci in te parlano di fine;
quando la mente dice che hai perduto;
quando credi che sia impossibile;
eppure prosegui,ti sollevi sulla tua Spada;
e fai ancora un altro passo;
Lì è dove termina l'Uomo;
Lì è dove comincia Dio.
Mentre si aspettano future ricerche è importante per prima cosa non
nuocere.
Non è vero che i giorni di pioggia sono i più brutti, sono gli unici in cui puoi camminare a testa alta anche se stai piangendo.
"Nessun Medico può dire che una malattia é Incurabile.
Affermarlo é come offendere Dio, la Natura e disprezzare il Creato.
Non esiste malattia, per quanto terribile possa essere,
per la quale Dio non abbia una cura corrispondente".
Paracelso
“Questa realtà è solo un sogno di cui siamo convinti!”
Mio collegamento
Per quanto riguarda l'ipotesi che la CFS possa essere una forma di Depressione Mentale,tutti gli studi hanno contraddetto tale approccio.Per citare un solo ma importante rilievo clinico:i livelli di Cortisolo sono molto bassi nella CFS,al contrario di quelli alterati verso l'alto della Sindrome Depressiva.
Allora, se capiamo che siamo responsabili di ciò che viviamo, già questo cambia del tutto la visione delle cose.
Livello anormalmente alto o basso di cAMP causa difetti di apprendimento e di capacità di memoria,in generale.
Sul cAMP ci sarebbero molte cose da dire al fine di una buona memoria e cognitività,forse lo faro' un giorno sul mio topic,tempo permettendo,ora voglio solo ripetere una verità a cui sono arrivato da qualche anno,aumentare il cAmp nei giovani comporta un miglior apprendimento e memoria,accade l'inverso nelle persone adulte o anziane.Quindi il cervello dei giovani si comporta all'opposto dei cervelli dei vecchi ed anziani questo avviene anche negli animali da laboratorio,questo spiega anche tutta la diatriba sulla Cannabis terapeutica..........negativa nei giovani un toccasana negli anziani,perchè comporta una diminuzione,appunto,del cAmp e quindi potenzia la comunicazione tra neuroni e quindi la memoria,apprendimento e cognitività,mal ridotti nella CFS/ME,fibromialgia,MCS,MBS,ed altre......
https://www.youtube....h?v=ICjFAa2ZbIY