Vorrei chiarire un concetto per me molto importante,io faccio parte di quella schiera di persone,nel mio caso,molto nel piccolo s'intende,che ritengono l'organismo umano dotato di facoltà tali da mettere in campo auto-sistemi a ripetizione per autoguarirsi di continuo ed in ogni sua parte organica.La stessa selezione della razza umana,dalla notte dei tempi è stata favorita da tale facoltà d'intelligenza insita nell'organismo stesso,alcuni parlano di Epigenetica,ma di una cosa sono convinto,l'organismo umano ha in se stesso la voglia ed i mezzi per difendersi dai vari insulti di ogni tipo,spessissimo ci riesce,che nemmeno ci s'immagina di quando e di quanto cio' avviene.Quando cio' non avviene più,anche servendosi di varie terapie,ecc.ecc.,allora si è davanti al vero capolinea della vita,ma il nostro organismo è molto forte,duro a morire e non si arrende facilmente,di questo ne sono più che sicuro.Romy
La mutazione che protegge dalle ischemie
Individuata una variante genetica che riesce a ridurre i livelli di trigligeridi nel sangue il 40% in meno, prevenendo possibili cardiopatie ischemiche.
Identificata la mutazione genetica che protegge dalla cardiopatia ischemica. La scoperta, pubblicata sul "New England Journal of Medicine", è frutto del lavoro di un Consorzio internazionale di ricerca coordinato dall'Università di Harvard di cui fa parte l'Università di Verona. Il gruppo è quello della Cattedra di Medicina Interna B di Oliviero Olivieri del dipartimento di Medicina diretto da Antonio Lupo e composto da Domenico Girelli e Nicola Martinelli.
Secondo lo studio i soggetti portatori di queste varianti genetiche hanno un livello di trigliceridi nel sangue pari al 40% in meno dei non-portatori e un corrispondente 40% di rischio in meno di sviluppare patologie cardiache. Una caratteristica genetica che appartiene a una persona ogni 150. L'importanza della ricerca è stata messa in risalto anche dal New York Times con un articolo pubblicato il 4 luglio.
Dallo studio è emerso che solo una specifica frazione dei trigliceridi è pericolosa, quella costituita dalla proteina chiamata apolipoproteina C3 (Apo C3) che sta sulla superficie delle micelle lipidiche e che impedisce ad un enzima "spazzino" di ripulire il siero dalle micelle lipidiche stesse.
Infatti, quando ognuno di noi mangia, dopo il pasto dall'intestino arriva al sangue una grande quantità di lipidi che devono essere eliminati dal circolo, captati dal fegato e rielaborati. Questo avviene nel giro di circa due ore grazie all'azione dello spazzino il cui nome scientifico è Lipoprotein-lipasi (LPL). Tuttavia vi sono dei sistemi di freno e di stimolo della macchina LPL. Apo C3 ha la funzione di "freno" e quando è elevata inibisce la funzione dello spazzino, mentre quando ve ne è geneticamente poca, come nei portatori delle varianti identificate nello studio, lo spazzino lavora al massimo e i livelli di trigliceridi si riducono significativamente.
Questo lavoro conferma, inoltre, il ruolo causale dei trigliceridi nella malattia vascolare arteriosclerotica. I risultati della ricerca rispondono infatti ai dubbi di molti studiosi che, negli ultimi anni, hanno contestato questo ruolo in quanto spesso alti livelli di trigliceridi si accompagnano a bassi valori di colesterolo "buono" (o HDL) e ad alti valori di colesterolo "cattivo" (o LDL).
La ricerca apre nuove prospettive terapeutiche della malattia coronarica. Finora la base fondante di tale terapia è rappresentata dalle Statine, farmaci in grado di abbassare drasticamente il colesterolo e in particolare il colesterolo LDL. Benché esse siano farmaci efficaci nel ridurre gli attacchi cardiaci, molti loro utilizzatori mantengono elevati livelli di trigliceridi e vanno incontro comunque alla coronaropatia. Lo studio identifica così un nuovo bersaglio terapeutico, i trigliceridi ricchi di apoliproteina C3 che possono essere considerati un killer alla stregua del colesterolo LDL. Potrebbero essere definiti anche "l'altro colesterolo" in quanto sono micelle che rimangono più a lungo in circolo favorendo così il danno allo stesso modo del colesterolo. Farmaci innovativi, come oligonucleotidi anti-senso anti-Apo C3, sono già stati sperimentati sugli animali e su volontari sani con risultati incoraggianti per il prossimo futuro. L'abbattimento dei valori di Apo C3 porterebbe a simulare la stessa condizione genetica osservata nei portatori delle varianti genetiche dello studio, ampliando quindi il numero di soggetti protetti dalla cardiopatia ischemica.
Redazione MolecularLab.it (14/07/2014 17:00:29)
Pubblicato in Genetica, Biologia Molecolare e Microbiologia
Mia Nota
Praticamente,l'uomo spia l'organismo nel modo di auto-difendersi,ne capisce il meccanismo e si adopera per mettere in campo sistemi e terapie per imitarlo.Il discorso è valido,specialmente se porta i suoi frutti sperati?.
Messaggio modificato da romy, 08 settembre 2014 - 21:25:27
Iosto'conChiara
Quando le voci in te parlano di fine;
quando la mente dice che hai perduto;
quando credi che sia impossibile;
eppure prosegui,ti sollevi sulla tua Spada;
e fai ancora un altro passo;
Lì è dove termina l'Uomo;
Lì è dove comincia Dio.
Mentre si aspettano future ricerche è importante per prima cosa non
nuocere.
Non è vero che i giorni di pioggia sono i più brutti, sono gli unici in cui puoi camminare a testa alta anche se stai piangendo.
"Nessun Medico può dire che una malattia é Incurabile.
Affermarlo é come offendere Dio, la Natura e disprezzare il Creato.
Non esiste malattia, per quanto terribile possa essere,
per la quale Dio non abbia una cura corrispondente".
Paracelso
“Questa realtà è solo un sogno di cui siamo convinti!”
Mio collegamento
Per quanto riguarda l'ipotesi che la CFS possa essere una forma di Depressione Mentale,tutti gli studi hanno contraddetto tale approccio.Per citare un solo ma importante rilievo clinico:i livelli di Cortisolo sono molto bassi nella CFS,al contrario di quelli alterati verso l'alto della Sindrome Depressiva.
Allora, se capiamo che siamo responsabili di ciò che viviamo, già questo cambia del tutto la visione delle cose.
Livello anormalmente alto o basso di cAMP causa difetti di apprendimento e di capacità di memoria,in generale.
Sul cAMP ci sarebbero molte cose da dire al fine di una buona memoria e cognitività,forse lo faro' un giorno sul mio topic,tempo permettendo,ora voglio solo ripetere una verità a cui sono arrivato da qualche anno,aumentare il cAmp nei giovani comporta un miglior apprendimento e memoria,accade l'inverso nelle persone adulte o anziane.Quindi il cervello dei giovani si comporta all'opposto dei cervelli dei vecchi ed anziani questo avviene anche negli animali da laboratorio,questo spiega anche tutta la diatriba sulla Cannabis terapeutica..........negativa nei giovani un toccasana negli anziani,perchè comporta una diminuzione,appunto,del cAmp e quindi potenzia la comunicazione tra neuroni e quindi la memoria,apprendimento e cognitività,mal ridotti nella CFS/ME,fibromialgia,MCS,MBS,ed altre......
https://www.youtube....h?v=ICjFAa2ZbIY